“Il maresciallo Rocca” è la serie televisiva Rai che vede protagonista lo scomparso Gigi Proietti. Gli episodi della fiction sono ambientati a Viterbo – di cui Gigi era diventato cittadino onorario – e narra le indagini del maresciallo aiutante Giovanni Rocca alle prese con i più svariati crimini che assediano la città. Una città bellissima, non troppo turistica, finché non è arrivato il maresciallo.
Come spesso accade, infatti, la Tv è in grado di dare visibilità a luoghi meno noti. Nel caso delle fiction italiane sono nati veri e propri tour alla scoperta delle location delle serie più famose e, talvolta, valicano persino i confini nazionali, portando persino i turisti stranieri a scoprire le nostre bellezze artistiche e architettoniche.
Ma veniamo ai set del maresciallo più amato dagli italiani. Al centro dei 28 episodi della fiction ci sono soprattutto piazza San Lorenzo – o piazza del Duomo, come la chiamano i viterbesi – e la caserma dei Carabinieri, che in realtà è il seminario della curia. Poi c’è la farmacia più famosa di Viterbo (che nella realtà ospita una pizzeria), quella dove lavora Margherita (interpretata Stefania Sandrelli) che si trova nella zona di San Pellegrino, il quartiere medievale più grande d’Europa.
Ma ci sono anche tanti angolini sconosciuti di Viterbo e di fuori città. Come Santuario della Madonna della Quercia, che si trova nell’omonima località a un paio di chilometri da Viterbo, dove sono stati celebrati tutti i matrimoni della fiction, a partire dallo stesso tra il maresciallo Rocca e Margherita. La storia di questo santuario è incredibile: la sua storia inizia nel 1417 quando mastro Battista Luzzante fece dipingere l’immagine della Vergine Maria su una tegola a un pittore e l’appese a una quercia. Un cavaliere in fuga, inseguito dai nemici, si gettò ai piedi della quercia dove era appesa la sacra immagine diventando miracolosamente invisibile ai suoi inseguitori. È il più importante santuario di tutta la provincia.
Tra il 1996 e il 2005, il regista Giorgio Capitani scelse proprio questa città della Tuscia come location ideale per le avventure di Rocca. Innamorato di Viterbo, Capitani impiegherà la città come set stabile per tante altre serie Tv di successo, come “Papa Giovanni- Ioannes XXIII” nel 2002, “Rita da Cascia” nel 2004 ed “Enrico Mattei – L’uomo che guardava al futuro” nel 2009.
Il primo a individuare Viterbo come set perfetto dove ambientare una pellicola fu quel genio di Orson Welles negli Anni ’40, mentre era in Italia a girare il suo “Otello”. Il regista individuò nel meraviglioso Palazzo dei Papi il luogo ideale dove ambientare alcune scene, come le passeggiate di Otello e Desdemona lungo gli archi dell’attigua Loggia dei Papi con l’effetto speciale di un vascello che naviga solitario nel mare. E poi la Chiesa di Santa Maria della Salute. Dopo Welles furono tanti altri i registi che si susseguirono a Viterbo, meta perfetta per set naturali a cielo aperto e città super ospitale con le troupe cinematografiche.