La serie televisiva “Domina”, che vede protagonista Kasia Smutniak nei panni di Livia Drusilla della famiglia dei Claudi, racconta una pagina di storia poco conosciuta, ma di grandissima importanza. È la storia del regno di Augusto, la cui vicissitudini furono incredibilmente influenzate da una figura femminile, quella di Livia.
La trama della serie Tv segue il viaggio e l’ascesa di Livia che, da ragazza ingenua il cui mondo si sgretola sulla scia dell’assassinio di Giulio Cesare, fino a diventare l’imperatrice più potente e influente di Roma. Nella sua costante ricerca per restaurare la Repubblica, una promessa fatta al padre prima che morisse, Livia vive la propria vita, ricca di intrighi e di cospirazioni, in una sontuosa, a dir poco, Roma, ricostruita in toto negli studi di Cinecittà.
Gli stessi studi che negli anni passati hanno ospitato altre produzioni internazionali ambientate nell’antica Roma come quelle dei colossal “Ben-Hur” e “Cleopatra”. Qui, l’antica Roma riprende vita e si mostra in tutta la sua bellezza monumentale, elemento che, neppure le rovine originali tuttora visibili nella Capitale, è più possibile ammirare.
Negli studi cinematografici romani si può fare il tour “Cinecittà si mostra”, una mostra dedicata al cinema con alcuni degli spettacolari set permanenti che sono all’aperto. Tra i tre allestimenti visitabili se ne trova uno che è proprio la ricostruzione della Roma Antica, uno dei set più grandi di Cinecittà con i suoi quattro ettari di espansione.
Tra le poche scene ambientate fuori dagli studi di Cinecittà ci sono quelle in cui Livia e gli altri protagonisti si trovano fuori Roma, tra i boschi e sul lago. Queste scene sono state girate tra i vicini Monti Sabini, tra le province di Roma e di Rieti, ma che comprende anche una parte di Umbria e dell’Abruzzo, luoghi bellissimi e selvaggi, fatti di forre profonde, di vaste faggete, di una grande varietà di paesaggi e di luoghi panoramici.
La Sabina, dal punto di vista turistico, non è molto conosciuta in Italia, molti non sanno neppure bene dove collocarla. Invece, chi decide di trascorrere le proprie vacanze in Sabina, troverà un territorio ancora incontaminato e poco affollato.
Come suggerisce il nome, si tratta di quella parte di Centro Italia anticamente abitata dal popolo dei Sabini, racchiusa tra il Tevere e l’Appennino marchigiano. La storia dei Sabini e del rapporto con i Romani è solo una leggenda, che narra di uno scontro cruentissimo tra i due popoli, avvenuto in un momento immediatamente successivo alla fondazione di Roma. Si narra, infatti, che i rapporti si inasprirono per mano di Romolo che, dopo aver fondato la città, attuò il famoso Ratto delle Sabine: il rapimento delle donne Sabine, pianificato dai Romani per poter aumentare la popolazione sia dal punto di vista numerico sia militare di Roma.
La Sabina è una delle zone più belle per chi è appassionato di trekking. A piedi si possono raggiungere dei piccoli paradisi naturali, come l’immensa distesa della faggeta di Poggio Perugino o il Monte Tancia, il più alto (1.292 metri) della catena dei Monti Sabini. Chi ha la fortuna di arrivare fin lassù può godere, nelle giornate particolarmente limpide, di panorami sconfinati sulla Valle del Tevere, sul Monte Soratte fino al Mar Tirreno. Oppure, guardando sul versante opposto, si possono scorgere la Valle reatina, il Terminillo e le vette abruzzesi.