E’ possibile visitare Roma senza folla? E farlo durante il Giubileo? Iniziamo con il dire che viaggiare in qualunque città d’arte significa al giorno d’oggi fare i conti con l’overtourism, o sovraffollamento, quel genere di turismo eccessivo, caotico, che danneggia le destinazioni e i loro residenti ma anche gli stessi turisti, che non si godono certo il viaggio. L’overtourism è ormai un dato di fatto che interessa da anni le destinazioni turistiche in tutto il mondo e soprattutto in Italia (Venezia ci combatte da sempre, da qualche tempo anche Napoli), ma anche, nella declinazione più attuale, i luoghi fino a qualche tempo fa meno battuti e conosciuti.
Oggi infatti anche quelle che venivano considerate “chicche”, destinazioni tradizionalmente lontane dai circuiti del turismo di massa, grazie al tam tam dei social vengono ciclicamente presi d’assalto. Basti pensare ai campi di lavanda della Provenza o alle coste croate del Mediterraneo.
Quando parliamo di città grandi come Roma, il discorso è più facile e più difficile allo stesso tempo: da una parte i grandi spazi aiutano, dall’altra parliamo di flussi di turismo che, soprattutto durante un anno particolare come quello Giubilare, arrivano da tutto il mondo. Visitare Roma senza folla è una sorta di utopia: la mente corre subito alle immagini della pandemia, quando la Scalinata di Trinità dei Monti era tragicamente ma splendidamente deserta. Una situazione del genere speriamo di non vederla più: per evitare la folla però ci sono alcuni accorgimenti, tecnologici e non, che tutti i turisti, ma anche i romani, possono utilizzare.
Le app strategiche per evitare le folle
Proprio in occasione del Giubileo sono state lanciate diverse app per aiutare i pellegrini a districarsi nella città di Roma, fra accoglienza e appuntamenti sacri. Ne esiste però una che serve proprio a combattere l’overtourism: si chiama Unexpected Italy e inserendo alcuni parametri consiglia ai visitatori luoghi meno conosciuti e inediti, dalle antiche botteghe che offrono esperienze artigianali a locali di quartiere, chiese di periferia realizzate da grandi architetti, piccole gallerie d’arte dove visitare mostre raffinate e via dicendo.
Da segnalare inoltre anche Google Maps, che contiene al suo interno un semplice tool piuttosto attendibile che fotografa lo stato di affollamento di un luogo, che sia un ristorante, un museo o una piazza, in tempo reale. Il sistema funziona utilizzando dati aggregati e anonimizzati degli utenti che hanno attivato gli Spostamenti Google.
A Roma senza folla, qualche suggerimento
Il segreto per non finire nella calca è indubbiamente la programmazione: le uscite vanno organizzate di buon mattino, quando in giro non ci sono turisti ma solo i romani che vanno al lavoro. Vedere l’alba ai Fori Imperiali è una esperienza indimenticabile, che permette a chi si alza molto presto di fare un giro nel cuore storico della città senza le carovane di turisti da ogni parte del mondo. Il consiglio è di posizionarsi in zona Campidoglio.
L’alba è bellissima anche dal Pincio, dal Gianicolo e da ogni zona panoramica, ma c’è una piccola chicca per chi desidera immergersi non solo nella Roma senza folla ma anche in quella più autentica: a Parco di Monte Ciocci, una grande area verde tra il Vaticano e il quartiere di Monte Mario da cui si gode un panorama eccezionale su quasi tutta Roma, c’è una bellissima visuale all’alba e un muretto diventato “virale”. Il motivo? La scritta “Dimme quante volte hai visto il cielo sopra Roma e hai detto quant’è bello”, citazione di una canzone del gruppo Colle der Fomento, che funge da sfondo perfetto per una foto memorabile. Per ora la destinazione è ancora poco conosciuta, ma visitarla all’alba resta l’opzione migliore per evitare la folla.
Roma sotterranea, l’aspetto meno conosciuto della città
E’ risaputo che la città di Roma sia composta di diversi “strati”, che risalgono a diverse epoche storiche: alcuni di questi hanno conservato splendidamente le vestigia del passato e sono veri e propri siti archeologici visitabili.
Sono molte le associazioni che organizzano visite guidate in compagnia di speleologi e archeologi: sicuramente non sarete soli, ma non sono certo luoghi dove si crea affollamento.
Fra le zone sotterranee più interessanti da visitare sicuramente il Vicus Caprarius o Città dell’Acqua, il Mitreo sotterraneo del Circo Massimo, i sotterranei di Trastevere, lo Stadio di Dominiziano sotto Piazza Navona e molti altri.
Luoghi poco conosciuti della Capitale
Per non trovarsi nella calca, soprattutto nell’anno Giubilare, è necessario allontanarsi dai percorsi più battuti, i classici monumenti che tutti vogliono dire di aver visto (e fotografato): Roma offre molta bellezza e tantissima storia anche fuori dai circuiti del turismo classico.
Un luogo “furbo” da visitare per chi non ama gli assembramenti è l‘Orto Botanico: uno splendido giardino di 12 ettari con oltre 3.000 specie vegetali, curato dall’Università La Sapienza, dove si può visitare un giardino giapponese e una serra tropicale, passeggiare sul viale delle Palme o visitare la Casa delle Farfalle. Piante officinali, alberi monumentali, serre storiche piene di piante grasse ed infine una splendida terrazza panoramica: l’Orto Botanico è troppo grande per essere affollato ma imperdibile da visitare.
Dalla luce al buio: se amate le atmosfere più dark, un luogo dove non c’è mai folla è la Cripta dei Cappuccini in via Vittorio Veneto, un luogo sicuramente suggestivo ma non adatto a stomaci delicati.
Situata sotto la Chiesa di Santa Maria della Concezione, in via Veneto, questa cripta ospita le ossa di circa 4.000 frati cappuccini, disposte in intricate decorazioni lungo le pareti e i soffitti. Ogni cappella è adornata con teschi, tibie e vertebre che creano motivi artistici unici, come lampadari e archi. La Cappella è un invito alla riflessione sulla fugacità della vita, enfatizzato dall’iscrizione “Ciò che voi siete, noi eravamo; ciò che noi siamo, voi sarete”. La cripta, visitabile insieme al Museo dei Cappuccini, racconta la storia dell’ordine monastico e il loro rapporto con la morte.
Roma nei suoi quartieri residenziali più belli
Per una passeggiata tranquilla senza folla si possono scegliere i quartieri residenziali, che in alcuni casi sono ricchi di storia e bellissimi da vedere: è il caso del quartiere Coppedè, situato tra il quartiere Parioli e la Nomentana e progettato dall’architetto Gino Coppedè nei primi del ‘900. Questo angolo di Roma sembra uscito da una fiaba, con palazzi decorati da elementi gotici, liberty e barocchi. Il cuore del quartiere è la Fontana delle Rane, famosa per essere stata il palcoscenico di un bagno improvvisato dei Beatles dopo un loro concerto.
Nel cuore di Roma esiste anche una “piccola Londra”, nel quartiere Flaminio: è una strada residenziale costruita a inizio ‘900 con case color pastello, portoni in ferro battuto e lampioni in stile vittoriano, che catapultano il visitatore a Notting Hill o Chelesea, rimanendo però nella Capitale.
Anche la periferia ha i suoi gioielli: quartieri come Tormarancia, Pigneto, Torpignattara, Ostiense e Testaccio si sono trasformati in gallerie a cielo aperto, ospitando sui muri di palazzi pubblici e privati opere di artisti di fama internazionale.
Roma by night, cosa vedere
Infine, un buon modo per visitare le bellezze più conosciute e generalmente affollate della Capitale è attendere il favore delle tenebre: alcune attrazioni restano aperte anche di notte ed organizzano piccoli gruppi di visitatori.
Ad esempio i Musei Vaticani, che organizzano tour notturni per massimo dieci visitatori per volta, con visita finale alla Cappella Sistina. Ma anche il Colosseo, per il quale vengono organizzati diversi tipi di visita notturna, compreso quello che prevede la visita dei sotterranei nei quali venivano tenuti gli animali che avrebbero poi combattuto nell’arena.