Cercatori d’oro: ecco i luoghi italiani in cui è possibile trovarlo in natura

Anche l'Italia ha la sua corsa all'oro, ma più lenta di quella californiana

Pubblicato: 3 Ottobre 2024 10:25

Virginia Leoni

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista pubblicista, classe 1981, attraverso lo schermo del suo pc viaggia in tutto il mondo... e poi lo racconta.

Come cercatori d’oro del passato, per vivere un’avventura incredibile, divertente e che permette di scoprire alcune zone di Italia. Perché sì, anche il nostro Paese ha luoghi in cui ancora oggi si possono trovare piccole quantità di metallo prezioso, da scovare con tanto impegno e dedizione, proprio come si faceva nel passato.

L’immagine che ci salta subito alla mente è quella della mitica corsa all’oro, un fenomeno che ha preso il via nel XIX secolo e che è avvenuto soprattutto negli Stati Uniti , in luoghi come la California, il Nevada, il Colorado, alcune aree del Montana, ma anche il Klondike e l’Alaska, ma non solo perché si è esteso in altri paesi del mondo come Russia e Australia.

E che ha coinvolto anche l’Italia dove, ancora oggi, è possibile provare l’esperienz,a ovviamente seguendo i regolamenti locali che, come riporta Money, sono emanati dalle Regioni: secondo il sito ve ne sono in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.

Quindi approfondite le regole prima di partire alla volta di una delle zone in cui, con un pizzico di fortuna e tanto impegno fatto di lavoro manuale, potrete trovare un piccolo tesoro.

Piemonte, cercare l’oro lungo i fiumi

Tra le regioni dove si possono cercare piccole pagliuzze d’oro lungo i fiumi, vi è il Piemonte: qui – chi è affascinato da questa pratica – può mettersi al lavoro e provare a trovare piccoli frammenti di metallo prezioso.

Non è solo necessario sapere dove andare, ma anche quando farlo: quindi l’ideale è fare un tentativo dopo un periodo di piogge, per provare a essere fortunati. Il vantaggio, comunque, è sempre quello di esplorare luoghi nuovi, conoscerli più a fondo e staccare dal mondo esterno per rifugiarsi qualche ora nel mezzo della natura.

Tra le mete predilette vi è il torrente Elvo, che scorre tra le province  di Biella e Vercelli, e che è una delle mete più amate dai cercatori d’oro. Ma ve ne sono anche altri: da tenere sotto controllo ci sono il Dora Baltea, ma anche il Chiusella e il Ticino, che pare essere ricco di piccole pagliuzze. Ci vuole un occhio attento, tanta pazienza, allenamento e un po’ di fortuna per trovare tra sabbia e pietre un frammento prezioso e portarsi a casa qualche tesoretto.

Tra i corsi d’acqua da segnare se si vuole tentare la sorte ci sono i torrenti Viona e Ribes, l’Orco, il Chiusella e la Bressa. Da non dimenticare poi, nella zona poco prima di Biella, il Cervo dove si possono scovare piccoli tesori.

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L’oro si può trovare lungo la Dora Baltea

Cercatori d’oro in Lombardia

Ci spostiamo in Lombardia, con lo stesso spirito di avventura e divertimento, animanti dalla voglia di scoprire, da tanta passione e pazienza. Anche in questa regione si può essere fortunati e trovare qualche scaglia o pagliuzza del prezioso metallo. Per tentare la sorte bisogna dirigersi verso la zona in cui scorre il Ticino che si dice sia scrigno di piccoli tesori.

Da non sottovalutare il fiume Po, dove si potrebbe trovare qualche scaglia d’oro, ma da non perdere il Lambo e Olona e alcuni corsi d’acqua che si trovano nella zona di Varese.

Occhi puntati – quindi – sui greti di fiumi e torrenti per vedere se l’impegno sarà ripagato e se la buona sorte sarà dalla vostra parte.

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Ticino, una delle mete di chi cerca l’oro

Le altre regioni

Fermo restando che in molti corsi d’acqua, che scorrono nel territorio del nord Italia, è possibile scovare tesori preziosi, ci sono però alcune zone che nel tempo gli appassionati di questa pratica hanno segnalato.

Ad esempio, sul quotidiano Il Gazzettino si leggono alcuni nomi di luoghi adatti per chi si vuole mettere alla prova. In Veneto ci si deve dirigere verso la valle del Mis oppure lungo il fiume Brenta. In Valle d’Aosta sono stati segnalati il torrente Marmore, la già citata Dora Baltea, oppure il Lys. In Trentino – anche se pare non essere una zona particolarmente ricca – c’è comunque chi fa dei tentativi sui greti di Fersina e Avisio. Le speranze di trovare qualcosa sono poche, ma resta comunque il fascino di aver sperimentato una pratica antica.

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