La spiaggia di Torre Guaceto, tra le più amate della Puglia

La Spiaggia di Torre Guaceto è una delle più amate della Puglia, una distesa di sabbia bianca e morbida in cui sembra di passeggiare in paradiso

Pubblicato: 7 Giugno 2023 16:37

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Una delle regioni più amate del nostro Paese per le vacanze estive è la Puglia. Situata nel “tacco” dello Stivale, è conosciuta in tutto il mondo per i borghi dal caratteristico intonaco bianco, per la campagna dal sapore antico, ma soprattutto per le sue paradisiache spiagge. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di portarvi a scoprire uno degli arenili più apprezzati della regione: la Spiaggia di Torre Guaceto.

Come si arriva alla Spiaggia di Torre Guaceto?

La meravigliosa spiaggia di Torre Guaceto si trova a Carovigno, in provincia di Brindisi, e più precisamente in Contrada Pennagrossa, all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto.

Arrivare è piuttosto semplice: basta percorrere la SS 379. Da questa strada si hanno poi due opzioni, ovvero uscire a Serranova e seguire le indicazioni stradali per Punta Penna Grossa, oppure scegliere la deviazione per Apani. In entrambi i casi, si raggiunge un grande parcheggio a pagamento da cui si può usufruisce del servizio navetta o del noleggio di biciclette. All’interno della riserva, come è possibile immaginare, non si possono utilizzare mezzi propri.

Caratteristiche

La Spiaggia di Torre Guaceto inevitabilmente vi farà innamorare: dalla forma stretta e lunga, è una morbida distesa di sabbia bianca e dorata. Sono presenti anche delle dune di sabbia che la separano dal resto del litorale. Il mare, turchese e cristallino, è una sorta di sogno a occhi aperti, mentre i suoi fondali sono un turbinio di flora e fauna colorata. A colpire il visitatore sono anche delle scogliere, alcune a pelo d’acqua, che creano un interessante contrasto per via del loro colore scuro.

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I colori della Riserva di Torre Guaceto

In questa bellissima striscia di sabbia è possibile di usufruire di ombrelloni e lettini, così come fare lunghe passeggiate e/o andare in bici. La Spiaggia di Torre Guaceto è anche attrezzata per le persone con disabilità in quanto è presente una pedana solarium che facilità gli spostamenti in carrozzina.

C’è da fare però un po’ di attenzione: data l’importanza naturalistica della zona, alcuni tratti non sono accessibili. Ne è un esempio la Spiaggia delle Conchiglie, così chiamata perché vi dimorano tantissime piccole conchiglie, in cui vige il divieto di balneazione. Questo particolare arenile si trova in quella che, all’interno della Riserva, viene chiamata zona A e dove è possibile fare escursioni subacquee soltanto dopo aver ricevuto un’autorizzazione.

Le spiagge accessibili al pubblico sono quelle della zona B, ovvero la parte che comprende il litorale della Spiaggia di Punta Penna Grossa, e la zona C nei pressi della Spiaggia di Apani.

Infine, sappiate che questa spiaggia è così chiamata per un preciso motivo: la torre aragonese che qui svetta e che veniva utilizzata per avvistare l’arrivo delle navi saracene nel XVI secolo.

Cos’altro visitare nella Riserva

La meravigliosa Riserva Naturale di Torre Guaceto è stata dichiarata Area Naturale Marina nel 1991 e si estende per circa 8 chilometri. Visitarla vuol dire ritrovarsi nel tipico, ma assolutamente affascinante, paesaggio della macchia mediterranea.

Tale riserva, inoltre, è suddivisa in due parti: quella marina in cui si fanno spazio ben 5 isolotti, e quella terrestre dove a dominare è senza ombra di dubbio una lussureggiante vegetazione.

Nella parte marina ci sono le tre zone, A B e C, di cui vi abbiamo parlato sopra. La prima, dove è possibile esclusivamente fare snorkeling, regala fondali ricchi di posidonia, alghe, pesci e crostacei. La seconda è invece balneabile e navigabile e si possono persino praticare corsi di vela e di immersione subacquea. La terza è destinata alla pesca ecosostenibile dei soli pescatori professionisti.

La zona della Riserva terrestre è invece l’habitat di tre ambienti naturali diversi. C’è la macchia mediterranea accanto alla quale prende vita una parte paludosa che si affaccia sull’area costiera in cui svettano dune alte fino a 10 metri. Qui si può fare un po’ di trekking attraversando percorsi stabiliti che conducono alla torre, passeggiare in bicicletta e persino fare un tour con il Trenino del Mare. Al contempo si può anche percorre la zona umida fino per giungere alla torre e alla sorgente del Gawsit.

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La bellissima torre aragonese

Visitare Carovigno

Se si passa da queste parti vale la pena fare un salto anche a Carovigno: il bel borgo dai profili completamente bianchi dista solo 5 chilometri dal mare. Il suggestivo centro cittadino sorge su una piana impreziosita da mandorli, frutteti e uliveti ed è ricco di interessanti monumenti, oltre a essere spesso animato da imperdibili eventi.

Il paese sembra sospeso tra passato e presente ed è caratterizzato da un insieme di stradine e piazze che gli donano un fascino altamente autentico. Tantissime sono le architetture religiose che incantano il viaggiatore, ma a lasciare senza parole è la Chiesa Madre del XIV secolo, intitolata a Maria Assunta.

Nel punto più alto del borgo si erge invece un maestoso castello composto di tre torrioni che possiedono una forma strutturale diversa. Chiamato Castello Dentice di Frasso, prende il nome dagli ultimi nobili che vi soggiornarono. Il forte possiede anche dei sotterranei in cui ci sono le “segrete”. Al suo interno, tra le altre cose, è possibile visitare il museo delle tradizioni popolari, così come le sue bellissime stanze tra cui le sale da pranzo, la biblioteca, l’ampio salone e il caminetto.

Accanto al maniero si trova la Chiesa di Sant’Anna che aveva la funzione di cappella per i feudatari del castello.

Leggermente più distante, e per essere precisi su un rilievo collinare a 100 metri di altezza, svetta il Santuario Madonna del Belvedere che regala pace e tranquillità. Da qui la vista è davvero eccezionale: spazia su una distesa di olivi secolari e arriva fino al mare limpido che lambisce la Puglia.

Al suo interno ci sono invece due cavità (cripta superiore e cripta inferiore), messe in relazione tra loro e con la navata del tempio dalla “scala santa” composta da 47 gradini. Altrettanto interessanti sono gli affreschi dove viene ritratta principalmente la Madonna del Belvedere.

Insomma, vale assolutamente la pena concedersi una giornata di relax presso la Spiaggia di Torre Guaceto per poi scoprire la vibrante natura della Riserva in cui si trova e terminare il viaggio tra la storia antica del bellissimo borgo di Carovigno.

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Il borgo di Carovigno

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