Un weekend a Tangeri, la città dei due mondi dove Atlantico e Mediterraneo si incontrano

Tradizione e slancio verso il futuro: Tangeri, alle porte dell'Africa, è un mix di culture e storie, e merita assolutamente una visita, anche solo per un fine settimana

Pubblicato: 26 Maggio 2024 19:34

Alfonsa Sabatino

Giornalista specializzata in Travel & Lifestyle

Sogna fin da bambina di "viaggiare per lavoro", cercando di unire al viaggio la sua passione per la scrittura e la fotografia.

Sono ancora pochi gli italiani che decidono di visitarla, eppure Tangeri, alle porte del Marocco e dell’Africa, è una destinazione perfetta e un ottimo punto di partenza per visitare un Paese in forte crescita. Tra Europa e Africa, Tangeri viene considerata la città dei due mondi, vivace, cosmopolita, autentica. Anche solo come meta per un weekend lungo, questa città riserva tantissime sorprese e anime inaspettate, in una zona ancora non troppo esplorata e turistica.

Tangeri, al di là degli stereotipi

Tangeri stupisce, supera ogni aspettativa e sradica quegli stereotipi erroneamente associati al Marocco. È una città molto verde, ad esempio, piena di parchi curati e verdi perché -chi l’avrebbe mai detto!- qui piove tanto. Come il famoso Giardino della Mendoubia in centro città, apprezzatissimo da chi ci vive, specialmente all’ora del tramonto. Alcuni dei quartieri nuovi e rinomati della città si sviluppano nella zona collinare, che ospita anche un giardino botanico (Donabo Gardens, con ingresso a pagamento) e una vera e propria foresta. Tangeri, la città marocchina più grande del Nord, è pulita, con una nuova Marina e un bellissimo lungomare che non hanno nulla da invidiare alle città europee. Da queste parti si parla spagnolo e inglese, più che francese, e la crescita del Paese è percepibile anche tra le sue strade. Merito, a quanto dicono, delle ultime amministrazioni di sindaci molto giovani e delle tante donne al governo che stanno rendendo le città più vive e vivibili su tutti i fronti.

Cosa vedere nel centro antico di Tangeri: la Kasbah, la Medina e il Souk

Un po’ come una Matrioska, la città vecchia di Tangeri è costruita dentro una fortezza muraria del medioevo, la Kasbah, all’interno della quale sorge la parte più antica e affascinante, la Medina, che include anche il Souk, il mercato. Questa è senza ombra di dubbio la parte da cui partire per visitare la città dei due mondi.

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Tangeri è una città ricca di aree verdi, parchi e giardini

Visitare la Kasbah di Tangeri

Con il nome di Kasbah si intende nell’architettura islamica e del Maghreb la cittadella fortificata all’interno delle cui mura si sviluppa la città antica. La Kasbah di Tangeri è immediatamente riconoscibile arrivando dal porto e proprio qui si trova il Centro di Interpretazione delle fortificazioni Dar Al-Baroud con uno spazio espositivo ad accesso libero che ricostruisce la storia dell’area del porto e dintorni. Le mura sono lunghe 5 km circa, chiudono la città su tre lati con 7 porte di accesso alla Medina. Nella parte più alta si trova il palazzo seicentesco del sultano Dar el-Makhzen, che fu anche residenza dei governatori europei in epoca coloniale, e che oggi ospita il Musée la Kasbah des cultures méditerranéennes. Questa zona è quella meno caotica della città antica e da una piccola apertura sul lato settentrionale si apre un panorama incredibile sullo Stretto di Gibilterra e la Spagna nel retro.

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Le mura della Kasbha di Tangeri

Medinare nella Tangeri antica

Con il suo intersecarsi di stradine animate, il modo migliore per visitare la Medina è perdersi senza meta: “andiamo a medinare”, dicono le guide coniando un verbo che rende perfettamente l’idea. Proprio per le vie, lasciandosi trasportare, si scopre la parte autentica della città, con le sue case aperte, i bar locali, i negozi alimentari e i laboratori artigianali (ci sarà sempre qualcuno pronto ad accompagnarvi per le vie, in cambio di denaro naturalmente!). In questo vagare curiosi all’interno della Medina, si arriva al mercato, il Souk (chiamato comunemente anche Socco, in spagnolo). Coperto, così stretto che si fa quasi fatica a passare e profumatissimo, il mercato è vario e ospita banchi di spezie, pasta e farine; verdure e formaggi locali; carne e pesce (da evitare per i più sensibili!); ma anche abbigliamento e prodotti di bellezza e per la casa. Sfuso è la parola d’ordine ed è un attimo che ci si ritrova con mille sacchetti di spezie coloratissime, datteri e Kajal in polvere! Il Souk non ha orari, ma è molto frequentato specialmente di mattina; mentre sono da evitare gli orari di preghiera.

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Perdersi tra le vie della Medina di Tangeri

La grande moschea

La Grande Moschea di Tangeri si trova nella Medina e ci si finisce sicuramente in questo andare casuale. Se non lo trovate, basta alzare lo sguardo e dirigersi verso il minareto o seguire la voce del muezzin quando, cinque volte al giorno, chiama a preghiera. La moschea ha avuto diverse vite, poiché pare nascesse come tempio romano dedicato a Ercole, per essere trasformata in chiesa dai portoghesi e divenuta moschea nel 1684, quando fu riconquistata dal sultanato marocchino, con ampliamento nel 1815. Nella moschea non si può entrare naturalmente, ma la sua architettura è bellissima da fuori ed è unico il via vai che si crea quando qui uomini e donne accorrono per la preghiera.

La piazza del Grande Socco: l’ombelico di Tangeri

Il vecchio Souk sbuca su piazza 9 aprile 1947, che è chiamata anche piazza del Grande Socco, dalla parola araba sūq che significa mercato. Punto di confine tra la vecchia Medina e la città moderna, questa piazza è da sempre un luogo di passaggio, scambio e un importante centro commerciale e sociale della città. È uno dei centri nevralgici di Tangeri, e proprio qui Mohammed V il 9 aprile 1947 tenne un discorso sul desiderio dell’indipendenza del Marocco.

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Piazza 9 aprile 1947 a Tangeri è il centro pulsante tra la città vecchia e nuova

Sulla piazza c’è una grande fontana in marmo, alcune panchine sotto l’ombra delle palme e l’ingresso allo storico Cinema Rif, oggi centro culturale molto frequentato da ragazzi e ragazze. La piazza è la porta di ingresso alla moschea Sidi Bou Abid, costruita nel 1917 e decorata con piastrelle multicolore. Un the in uno dei dehors di questa piazza è il modo migliore per osservare ed entrare nei ritmi della Tangeri di oggi.

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Il centro culturale dello storico Cinema Rif Tangeri

Una città accogliente, crocevia di culture

Un Paese in apertura e una città che da sempre è accogliente verso culture profondamente diverse. Questa sua multiculturalità si percepisce nel quotidiano e ne sono testimonianza alcuni luoghi e musei: oltre alle moschee, a Tangeri ci sono anche chiese e sinagoghe, e i quartieri delle comunità americana, francese, spagnola, italiana e ebraica. Una città dalle tante anime, che la rendono unica e davvero varia.

Il quartiere ebraico e la sinagoga

Il quartiere ebraico vive proprio all’interno della Medina, alle porte del Souk, e ospita diversi negozi di oro e argento. Con un pochino di fortuna, a seconda delle aperture e disponibilità del custode, è possibile visitare la più antica sinagoga di Tangeri, costruita nel 1878. Questa sinagoga mescola simboli dell’arte mudéjan con quelli islamici e del barocco spagnolo ed è una sorta di museo perché raccoglie gli oggetti di culto delle sinagoghe scomparse. Una curiosità? Pare che gli stucchi siano realizzati con la polvere del marmo di Carrara, arrivati dall’Italia in scambio di materie prime.

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La sinagoga nel quartiere ebraico di Tangeri

Il Museo della Légation américaine

Profondo anche il legame con gli Stati Uniti, tanto che nella Medina esiste ancora oggi la sede della Légation américaine (ingresso con biglietto), prima proprietà pubblica americana al di fuori degli Stati Uniti, una volta sede della missione diplomatica e che oggi ospita alcune collezioni e documenti, alcuni derivanti dal celebre Museo Forbes, oggi chiuso al pubblico.

Tangeri, la Ville Nouvelle

La città moderna di Tangeri si affaccia sulla grande Avenida Mohammed V ed è un susseguirsi di palazzi alti, nuove costruzioni, negozi e magazzini per lo shopping. Questo è il quartiere alla moda, con hotel di lusso e locali. Andando verso la periferia collinare, i grandi viali nuovi arrivano a Place de France, cuore della città nuova, e alta abbastanza da offrire una splendida vista sulla Tangeri vecchia.

Tangeri, città di mare

Cultura e tradizione, ma Tangeri è anche una città di mare, con una Marina nuova, una spiaggia generosa negli spazi e un lungomare perfetto per una piacevole passeggiata.

La nuova Marina di Tangeri

La Marina di Tangeri è nuovissima, con alcuni cantieri in corso e un’impronta molto europea. È l’incarnazione dello slancio verso il futuro della città e sembra che da qui passi tutto il fermento per i Mondiali 2030, ospitati anche dal Marocco. Alla Marina si trovano locali alla moda, hotel di lusso e ristoranti che reinterpretano le specialità della tradizione, bevande alcoliche incluse.

La spiaggia e il lungomare

Lungo l’Avenida Mohammed VI, che costeggia il mare, è di recente costruzione un viale pedonale, per la passeggiata lungomare, ben illuminato e molto largo. La spiaggia rispecchia l’entusiasmo e la vitalità della Medina: ci sono famiglie con bambini in qualsiasi stagione, gli aquiloni, campi da calcio o beach volley, ma anche ragazzi che propongono passeggiate a cavallo. Una sosta in questa spiaggia cittadina completa il ritratto di una città dai colori di mare e dalla brezza costante.

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Passeggiate a cavallo sulla spiaggia di Tangeri

La Moschea del Porto

Nei pressi del porto, poco fuori dalle fortificazioni, c’è una moschea molto grande, la Moschea Lalla Abla, conosciuta anche come Moschea del Porto. Di recente costruzione, questa grande moschea è stata completata nel 2017 e dedicata al re Mohammed VI. I suoi porticati danno ombra in estate e i colori delle facciate esterne hanno sfumature e luci davvero affascinanti con il sole. Non è possibile entrare in moschea, ma merita una visita dall’esterno.

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Tangeri, una moschea vicino al porto

Fuori porta, l’incontro dei due mari a Cap Spartel

Sono tantissime le gite possibili da Tangeri per visitare la regione del Nord, ma una su tutte è perfetta anche per chi si ferma in visita solo un weekend. A 15 km dalla città, si trova Cap Spartel, con il suo promontorio panoramico e il faro da cui ammirare la linea di incontro tra Mare Mediterraneo (a destra) e Oceano Atlantico (a sinistra). Poco distante dal faro, richiama l’attenzione dei turisti la Grotta di Ercole: un vecchio frantoio berbero, utilizzato per la lavorazione della farina e dell’olio. La leggenda dice che in questa grotta si riposò Ercole dopo le sue 12 fatiche. Provate a guardare bene l’apertura verso il mare.. ha la forma dell’Africa capovolta!

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Il faro di Cap Spartel

Le specialità marocchine a tavola

Ma un viaggio in Marocco non può prescindere dall’enogastronomia e possiamo proprio dirlo: a Tangeri si mangia benissimo! Tra le specialità locali si trovano i Tajine, che prendono il nome dal piatto in cui viene lentamente cotto. Quelli tradizionali sono in terracotta e si compongono di un piatto con un coperchio conico. I Tajine possono essere di pollo, carne, verdure e a Tangeri sono molto comuni quelli di pesce. Non sono piccanti, ma speziati. Il Cous Cous è un piatto altrettanto tipico, ma attenzione perché si mangia solo il venerdì, quasi mai in altri giorni, se non in luoghi molto turistici. Ovunque si trovano olive e datteri sfusi. Diverse le caffetterie storiche, anche per un caffè in piedi; mentre all’uscita del Souk, all’interno della Medina, vedrete una lunga coda per l’acquisto del torrone al chiosco Nougat de Tanger, dal 1952. Da non perdere, dopo i pasti, anche lo scenografico servizio del the alla menta; ma non stupitevi se nei ristoranti e nei bar troverete anche birra e vino locali. Ultimo consiglio a tavola: anche se l’acqua in Marocco è potabile, meglio bere quella in bottiglia per evitare spiacevoli inconvenienti in viaggio.

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Uno dei piatti tradizionali è il Tajine di carne

Tre esperienze autentiche a Tangeri

Oltre ai giri più classici, ci sono tre esperienze autentiche per conoscere Tangeri “senza filtri”.

1. Tramonto in place de France

Place de France è il cuore della zona nuova della città, andando verso i quartieri verdi residenziali, e con i suoi bar e hotel lussuosi emana un fascino anni ’30. “È la piazza dei pigri” spiegano le guide, perché dalla sua terrazza ci si siete ad ammirare la città dall’alto, specialmente all’ora del tramonto. Non dimenticate di passare di qui al calar del sole.

2. Il venerdì di preghiera

Il venerdì per i musulmani è il giorno Santo e di preghiera collettiva e, oltre a mangiare il Cous Cous, si ritrovano per un picnic vicino alle tombe nei cimiteri, chiamati anche “i giardini dei silenziosi”. In modo rispettoso e poco invasivo, una passeggiata può avvicinarci alla loro cultura.

3. Il rito dell’hammam

La cura del corpo è molto sentita in Marocco ed esistono un rito e un luogo che ne sono emblema. Gli Hammam sono i bagni pubblici, dove donne e uomini – separatamente – vanno a lavarsi. Ce ne sono tantissimi, ma per evitare quelli turistici, che sono più Spa che veri e propri Hammam, conviene chiedere alle persone anziane e farsi portare. Prima di andare? Passare dal Souk a comprare il guanto per il peeling e un po’ di sapone nero rigorosamente sfuso!

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Sapone nero per Hammam

Info pratiche

Come arrivare a Tangeri

Per arrivare a Tangeri dall’Italia ci sono aerei diretti da Bergamo e Roma. In alternativa, specialmente per chi viaggia con auto o camper a seguito per un viaggio più lungo, c’è la possibilità di arrivare in nave da Genova, con sosta a Barcellona (circa 3 giorni di viaggio). Arrivando dalla costa spagnola, il traghetto da Gibilterra o da Tarifa dura meno di un’ora. Dall’aeroporto per arrivare in città ci sono diversi taxi (contrattare sempre prima per la tratta!); mentre la città si visita tranquillamente a piedi. Per chi viaggia con bambini: le stradine della Medina e del Souk potrebbero essere un po’ scomode con il passeggino; meglio portare i bimbi per mano o in marsupio se sono molto piccoli.

Quando andare a Tangeri

L’ideale per visitare Tangeri e il Nord del Marocco sono i mesi di primavera e autunno, quando il caldo non è ancora troppo. Meglio evitare il Ramadan, durante il quale la maggior parte delle attività sono chiuse. A settembre è in programma tutti gli anni il festival Tanjazz di musica jazz; la festa del Mulud  celebra la nascita del profeta Maometto ed è momento di grande folclore (la data varia a seconda del calendario lunare); mentre nel mese di novembre ha luogo il Tangier Film Festival.

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Dormire in un Riad a Tangeri

Dove dormire a Tangeri

È indescrivibile il fascino e l’atmosfera dei Riad dentro la Medina. Le strutture antiche sono state ristrutturate elegantemente e con grande cura dei dettagli. La Medina è chiusa alle auto, ma non ci sarà nessun problema per organizzarsi con la struttura per il trasporto dei bagagli. Gli hotel più alla moda e internazionali sono lungo la Marina e fronte spiaggia o nella città nuova. Per chi prevede spostamenti nei dintorni in treno può trovare comodo alloggiare nei pressi della piazza della stazione, che è comunque vicina alla spiaggia e comoda per raggiungere la Medina, anche a piedi.

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Uno dei negozi di artigianato tra le vie della Medina di Tangeri

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