Cosa vedere a Larderello tra soffioni e lagoni

Il piccolo paese di Larderello in Toscana è molto affascinante: parti alla scoperta dei soffioni boraciferi e dei lagoni di Larderello

Pubblicato: 24 Settembre 2019 11:25

SiViaggia

Redazione

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Quando una persona decide di partire per una vacanza solitamente i primi nomi che balzano all’occhio sono quelli di città blasonate come Roma, Milano, New York, Parigi o ancora isole glamour come i Caraibi, ma se hai pianificato di andare in Toscana non può sfuggirti una gita nel piccolo paesino di Larderello, una frazione del paese di Pomarance, a pochi passi dalla splendida Pisa, conosciuta da tutti come la città dalla Torre Pendente.

Cosa rende Larderello così tanto attrattiva? Come mai dovresti includerla nella meta del tuo prossimo viaggio? Scopriamo insieme la storia, le attrattive e le curiosità che ruotano attorno alla “città elettrica” e alle incredibili bellezze naturali che la circondano.

Larderello: storia e curiosità di un paesino nato dal nulla

Larderello deve il suo nome a François Jacques de Larderel un industriale livornese di origine francese che intorno agli anni venti dell’800 sviluppò l’estrazione dell’acido borico dai fanghi dei lagoni. Lo stabilimento situato a Larderello si sviluppò talmente tanto da poter vantare di essere la prima industria al mondo a sfruttare l’energia geotermica per la produzione di energia elettrica.

Dal 1905, oltre ai lagoni si è cominciato a sfruttare l’energia dei gas prodotta dai soffioni, grazie anche all’intervento del principe Piero Ginori-Conti. Ad oggi sul territorio, sono dislocate oltre 30 centrali elettriche, alimentate dalla potenza del vapore prelevato dal sottosuolo.

Cosa fare e cosa vedere a Larderello

Crateri di acqua calda che ribolle all’impazzata, vapori bianchi che vanno e vengono continuamente, un panorama evocativo che ci ricorda l’inferno. Larderello è questo e molto di più. Larderello è un paese che ha saputo ispirare tanti poeti tra cui ricordiamo Dante Aligheri che proprio ammirando il paesaggio di Larderello si ispirò per narrare l’inferno nella celebre Divina Commedia. Proprio questa ispirazione dantesca ha dato il nome alla valle che racchiude Larderello che è stata rinominata la “Valle del Diavolo”.

Larderello si trova sulle colline metallifere a circa 390 metri di altezza e consta di poco meno di 1.000 abitanti e attualmente è in parte di proprietà dell’Enel. Grazie alla ricchezza dei suoi terreni, è in grado di produrre circa il 10% del fabbisogno dell’energia geotermica mondiale, illuminando milioni di case italiane. Larderello è però è un paesino che offre a chi lo visita, paesaggi mozzafiato e edifici dal grande valore storico e culturale. Vediamo insieme cosa non dovresti escludere nella tua visita in questo singolare paesino collinare.

I Soffioni boraciferi

I celebri soffioni boraciferi situati nel territorio di Larderello, sono fluidi che sgorgano incessantemente dal terreno sia grazie a spaccature naturali, sia grazie a spaccature create artificialmente. La loro composizione è costituita in prevalenza da vapore acqueo e da una piccola parte da anidride carbonica, idrogeno solforato, metano, mercurio e tante altre sostanze tra cui è compresa una piccola quantità di ammoniaca. Il fluido sgorga ad una pressione in grado di raggiungere una pressione compresa tra i 4 e le 14 atmosfere, con una emissione che va dalle 15 alle 350 tonnellate all’ora di vapore, ed una temperatura in grado di raggiungere la bellezza di 130-160 °C.

Il lagone

Il lagone è una manifestazione endogena del terreno tipica della zona di Larderello e dintorni. Consiste in un’emissione di fluido caldo dalla componente non molto diversa da quella dei soffioni boraciferi, con la differenza che include una presenza particolarmente elevata di Sali minerali, tra cui il sale di boro. Visivamente appare come un grande lago naturale.

Le Sorgenti Termali

Tra lagoni e soffioni boraciferi potevano mancare le sorgenti termali? Certo che no. Poco lontano da Larderello, nella località di Sasso Pisano, è possibile trovare le terme libere meno conosciute della Toscana. Meno blasonate rispetto alle località di Saturnia e Bagni San Filippo, la grande attrattiva delle sorgenti termali situate in questa zona, consiste in un’atmosfera naturale, intima e completamente isolata dal caos che solitamente ci si aspetterebbe di trovare in questo tipo di ambienti.

Degne di nota sono le recenti scoperte di antiche terme di origine etrusco-romana denominate “Bagnore”. Questa antica struttura è articolata in vari settori con elementi che vanno dal II a.c. per arrivare al IV secolo d.c. Oltre alle terme naturali è possibile immergersi nell’acqua calda termale presso i Lavatoi del Cimitero, tra i quali ne possiamo trovare uno recentemente restaurato.

Fumarole o Putizze?

C’è una sottile differenza tra la fumarola e la putizza, così viene chiamata nelle zone toscane dove sorge Larderello. Più precisamente la fumarola è uno scorcio del terreno, dal quale fuoriesce gas a temperature elevate. Se nel gas tuttavia è contenuta un’alta quantità di acido solfidrico, questa manifestazione geotermica prende il nome da putizza.

A causa dell’elevata temperatura del gas che fuoriesce dal terreno, l’area è priva di vegetazione che però aumenta se ci si scosta di qualche chilometro pur essendo poco variegata.

I musei di Larderello e dintorni

Oltre alla natura sconfinata e ai numerosi fenomeni geotermici affascinanti di cui questa zona abbonda, è possibile visitare numerosi musei che ti permetteranno di scoprire ancora di più questo territorio tra cui segnaliamo il museo della Geotermia di Larderello che raccoglie numerose foto, macchinari e tanto altro ancora. Se invece vuoi continuare ad immergerti nella natura, il Parco Tematico delle Fumarole di Sasso Pisano e il Parco Naturalistico delle Biancane di Monterotondo a due passi da Larderello, possono essere ciò che fa per te.

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