Nei dintorni di Medjugorje, tra spiritualità e città antiche

Cosa vedere vicino a Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina: avventure nell'entroterra balcanico dove non mancano antiche città storiche e paesaggi naturali mozzafiato.

Pubblicato: 29 Settembre 2017 13:30

SiViaggia

Redazione

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Oltrepassato il confine croato e superata la frontiera con la Bosnia-Erzegovina, a pochi chilometri da Mostar si trova la cittadina di Medjugorje, conosciuta come meta di pellegrinaggio mariano che ogni anno richiama milioni di fedeli e viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Secondo la tradizione, nel giugno del 1981 sei giovani della parrocchia di Medjugorje assistettero sulla collina Crnica, nel luogo chiamato Podbrdo, all’apparizione della Madonna.

Da quel momento, anche se le apparizioni ad oggi non sono ancora state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica, la cittadina è diventata un luogo di pellegrinaggio per tanti devoti cattolici sia per motivi di fede sia per l’atmosfera di pace e spiritualità che si respira; la località si raggiunge dall’Italia in aereo, nave e bus, o in auto. La località conta circa 5.000 abitanti ed è situata tra le due colline di Krizevac ed il Podbrdo: tant’è che Medjugorje in lingua croata significa “fra i monti”. In questa guida scopriremo i luoghi di devozione del villaggio e soprattutto l’ambiente naturale che lo circonda.

Il primo luogo dove recarsi a Medjugorje è indubbiamente la chiesa di Jakov (san Giacomo), dove partecipare ad una celebrazione liturgica in diverse lingue e confessarsi all’interno dei 25 confessionali che si trovano intorno al santuario. All’interno della chiesa si trova la cappella dell’Adorazione, mentre all’esterno c’è una statua dedicata a Maria la Regina della Pace. Sempre negli spazi esterni c’è un altare dove vengono celebrate le messe all’aperto, specialmente nel periodo estivo per contenere il flusso di pellegrini che difficilmente starebbero all’interno della chiesa.

I devoti mariani non mancano poi di raggiungere la monumentale Croce bianca, costruita nel 1934 sulla cima del Monte Križevac, e il Podbrdo sul monte Crnica dove si trova la collina della apparizioni. Il percorso per arrivare in cima è molto faticoso, ma è possibile effettuare soste per ammirare le opere che fiancheggiano la strada: rilievi bronzei raffiguranti i misteri della gioia, del dolore, della gloria, opera dell’artista italiano Carmelo Puzzolo.

Concluso il viaggio religioso e spirituale a Madjugorje, chi è in auto ha la possibilità di avventurarsi nelle aree attorno alla cittadina, nell’entroterra della Bosnia-Erzegovina, dove non mancano testimonianze storiche, antichi villaggi, città memorabili e paesaggi naturali meravigliosi. In primis, le spettacolari cascate di Kravice (Kravica) circondate da rocce e piante che appaiono selvagge e meravigliose. Il loro limpido specchio d’acqua, ideale per tutti coloro che cercano relax e divertimento, è ottimo sia per appassionati di rafting che per fare un bagno rinfrescante durante la stagione estiva.

A circa 25 chilometri da Medjugorje, situata nella valle del fiume Neretva, si trova la bellissima città di Mostar con il suo centro storico punteggiato di palazzi e di botteghe artigiane, segnalata tra l’altro per il buon rapporto qualità-prezzo nell’ambito dell’offerta turistica. Famoso il ponte vecchio o Stari Most con le due torri (i mostari) che troneggiano sulle due rive. Innalzato nel 1565, rappresenta il simbolo della città ed è stato inserito nella lista dei siti dichiarati patrimonio dell’umanità Unesco nel 2004. Da vedere ci sono anche la Torre Tara, usata in passato come deposito di armi, la Casa Boscevica, una delle costruzioni meglio conservate del periodo turco, e lo storico quartiere Brankovac, con le dimore delle più antiche famiglie della città.

Sulla riva del fiume Neretva, a 20 minuti da Medjugorie, si trova Pocitelj, chiamata anche la “città di pietra” perché arroccata su una montagna. Un piccolo villaggio della Bosnia Erzegovina, che ha alle spalle una lunga storia come città fortificata e centro strategico nel Medioevo sotto il dominio ungherese e in seguito di quello ottomano. Si possono visitare le rovine di alcuni preziosi edifici pubblici del periodo turco parzialmente danneggiati durante la guerra degli anni Novanta del Novecento, tra cui le moschee, l’hammam, i bagni e le scuole (Makteb e madresa) e la torre dell’orologio.

Da visitare anche i vigneti che crescono intorno al paese di Citluk e l’antico villaggio turco-ottomano di Blagaj a soli 12 chilometri da Mostar. Situato presso la sorgente del Buna e fondato probabilmente dagli illiri, conserva opere di grande rilievo, tra i quali il suggestivo Blagaj Tekka, monastero derviscio di origine cinquecentesca incastrato fra le rocce presso la riva del fiume e l’antica fortezza di Stjepan Grad posta su una collina che domina la pianura sottostante.

Durante il pellegrinaggio a Medjugorie, si avrà la possibilità di assaporare la cucina tradizionale della Bosnia Erzegovina, un misto di sapori dovuti all’influenza austriaca con note esotiche provenienti dalla Grecia e dalla Turchia. Oltre alle ottime torte salate, tra le tante specialità locali suggeriamo la Begova, una minestra di pollo e verdure, o i Cevapchic, polpette di carne speziate, oppure il delizioso Cevaps con piccole salsicce e cipolle tritate, servite con un pane chiamato Somun.

Tra i dolci buonissimi a base di riso, ricotta e frutta, consigliamo il baklava tipico della cucina araba, con frutta secca e miele e il tufahijia, a base di mele e ripieno di noci. Il tutto accompagnato da un buon vino di produzione locale e un bicchiere di rakija liquore fruttato simile al brandy.

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