Il cammino dei Cinque laghi d’Ivrea

Cinque (più uno) meravigliosi specchi d'acqua molto diversi tra loro che meritano un viaggio

Pubblicato: 17 Gennaio 2020 13:09

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Quando arriva la primavera viene voglia di stare un po’ all’aperto. Tra le escursioni più interessanti e meno note che si possono fare ce n’è una nella zona del Canavese, in Piemonte, che è perfetta per chi cerca il contatto con la natura.

È il giro dei Cinque laghi di Ivrea, meravigliosi specchi d’acqua uno diverso dall’altro. Lago Sirio, Lago San Michele, Lago Pistono, Lago di Cascinette e Lago Nero hanno tutti un’origine glaciale. Si sono formati per il ritiro del ghiacciaio Balteo e, data la loro importanza rientrano tra i Siti di importanza comunitaria (Sic). Un tempo ne esisteva anche un sesto, il Lago Coniglio. Scoprite qui in cosa si è trasformato.

Interessanti sia dal punto di vista geologico sia da quello naturalistico, meritano una visita. Sono attraversati da diversi sentieri che collegano tutti e cinque i laghi, l’ideale per fare attività all’aperto immersi nella natura e godere anche di panorami straordinari. Durante l’anno diventano protagonisti anche di manifestazioni sportive come la Corsa dei cinque laghi, Tri@Lake e il Triathlon di Baldassarre. Da qui passa anche la corsa Ivrea-Mombarone.

Lago Sirio

Il Lago Sirio è il più grande dei Cinque laghi d’Ivrea. D’estate si possono noleggiare canoe, barche a remi, mentre dall’autunno fino alla primavera i sentieri delle colline che lo circondano offrono la possibilità di fare bellissime passeggiate o di praticare sport all’aperto. Per chi ama scoprire la cucina locale, ci sono posticini intorno al lago che offrono la possibilità di gustare piatti tradizionali sia nella versione classica sia in quella più innovativa.

Il Lago Sirio @visitcanavese.it

Lago San Michele

Il più piccolo dei cinque laghi di Ivrea non fa parte della zona dei Siti di importanza comunitaria. A ridosso delle rive si trova il Parco della Polveriera del Comune di Ivrea, oggi Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Qui ha sede il centro di esperienze didattiche, coordinate dal Dipartimento scienze della terra dell’Università di Torino, GeoDidaLab e associazioni locali che hanno il compito di rendere fruibile il parco.

Il Lago San Michele @visitcanavese.it

Lago Pistono

Questo lago regala un paesaggio da favola, immerso nella natura e con il Castello di Montalto Dora che trasporta il visitatore indietro di mille anni. Ma non solo: qui, infatti, si può tornare ancora più indietro nel tempo seguendo il percorso archeologico nel Parco Archeologico del Lago Pistono di Montalto Dora. Intorno al lago si snoda un sentiero denominato “Anello del Lago Pistono”, che permette escursioni sia a piedi sia in mountain bike. Da questo lago si raggiungono le cosiddette “terre ballerine” e, proseguendo lungo il sentiero, si arriva al Lago Sirio.

Il Lago Pistono @visitcanavese.it

Lago di Cascinette o Lago di Campagna

È questo un piccolo specchio d’acqua di origine morenica dove rilassarsi guardando il Castello di San Giuseppe, un ex convento trasformato da Napoleone in un punto strategico militare. Alla fine dell’800 ospitò anche famosi personaggi dell’epoca, tra questi Eleonora Duse e Arrigo Boito. Questa zona è un habitat ideale per molte specie di uccelli, qui presenti in maniera stanziale o per il periodo invernale. Per chi sceglie questo lago, nelle vicinanze ci sono anche due aree attrezzate per il pic-nic, Pian Cit e Pian Gros.

Fonte: @visitcanavese.it
Il Lago di Cascinette @visitcanavese.it

Lago Nero

Il Lago Nero è tra i cinque laghi quello che si trova più a Nord. Come molti laghi, prende il nome dal colore scuro delle acque che riflettono il paesaggio circostante. Selvaggio e naturale, lo caratterizza un isolotto.

Il Lago Nero @visitcanavese.it

Lago Coniglio (il lago che non c’è più)

Dove un tempo si trovava il “Lago Coniglio” ora ci sono le “terre ballerine”. Uno strato di torba appoggiato su una superficie d’acqua, sul quale cresce il bosco. L’acqua permette alla torba di galleggiare e si può quindi saltellare su questo “tappeto elastico”. Se poi nei giorni precedenti è caduta anche la pioggia l’effetto elastico aumenta. Esiste un simpatico percorso naturalistico autoguidato chiamato “Alla ricerca del Lago Coniglio” con pannelli informativi e segnalato con il colore verde.

Fonte: 123rf
Le “terre ballerine” @123rf

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