Ulassai, in provincia di Nuoro, si staglia tra i Tacchi d’Ogliastra, offrendo panorami che sembrano scolpiti nella roccia. Il borgo è parte di una delle “zone blu” del mondo, dove la longevità e la qualità della vita sono tangibili. Ogni angolo del paese racconta l’arte di Maria Lai: fili azzurri che uniscono case e montagne, installazioni tessili e murales lo trasformano in un museo a cielo aperto. Tra storia, natura e creatività, Ulassai regala un’esperienza unica, sospesa tra tradizione e paesaggi mozzafiato.
Indice
Cosa vedere a Ulassai
Vicoli lastricati e piazzette raccolte custodiscono opere d’arte e testimonianze storiche uniche. Graffiti, installazioni tessili e musei riportano storie di creatività e comunità, trasformando qualsiasi sguardo in una scoperta inattesa e concreta.
Stazione dell’Arte – Museo Maria Lai
Entrando negli spazi della vecchia stazione ferroviaria del paese, si respira subito la presenza di Maria Lai, artista italiana nata a Ulassai nel 1919. Le pareti e le sale ospitano oltre 140 opere tra disegni, tessuti e installazioni che parlano della sua visione dell’arte come strumento di comunità. L’installazione più famosa, “Legarsi alla montagna” (1981), univa le case del borgo alle vette con un filo azzurro, rendendo la partecipazione collettiva in un gesto poetico e tangibile.
Camminando tra le sale, si percepisce l’intreccio tra creatività e vita quotidiana: laboratori e percorsi didattici spiegano il contesto culturale e sociale in cui le opere sono nate, facendo sentire ogni visitatore parte di quella storia.
Museo a cielo aperto di Maria Lai
Uscendo in strada, il borgo stesso diventa un museo. Sulle facciate, nei cortili e tra gli archi tutto è pura meraviglia, e opere come “La casa delle inquietudini” (2005) creano un dialogo continuo tra arte e architettura. Da queste parti, qualsiasi cosa narra storie di vita quotidiana, memoria e comunità.
Chiesa di Sant’Antioco Martire
La chiesa, ricostruita su una precedente struttura negli Anni ’50 del Novecento e restaurata nel corso del tempo, conserva una navata unica, stile sobrio, elementi classici e decorativi modesti, una facciata azzurra e un alto campanile che sono la testimonianza della storia spirituale di questo paese della Sardegna. Statue lignee, altari intagliati e affreschi rivelano episodi legati al martirio di Sant’Antioco, patrono del luogo.
Antichi laboratori e botteghe artigiane
Percorrendo le strade del centro storico, si incontrano botteghe che continuano a tramandare tecniche antiche: tessitura, lavorazione del legno, ceramica e filatura della lana. Alcune utilizzano ancora il telaio manuale e la produzione artigianale dei tappeti tipici. Osservare gli artigiani al lavoro aiuta a capire quanto questa antica arte sia parte integrante della vita del borgo, un legame tra passato e presente che si percepisce in ogni gesto.
Piazza Barigau
Piazza Barigau è il centro vivo del paese. Qui si celebrano feste, eventi pubblici e manifestazioni artistiche. Recentemente, la piazza è stata riqualificata e ospita l’opera “Il volo del gioco dell’oca” di Maria Lai, simbolo della connessione tra arte e cittadini. Sedersi su una panchina fa sì che si possano osservare i portici, le case in pietra e la vita quotidiana del territorio.
Piazza Sardegna
Piazza Sardegna si distingue per il Palazzo Comunale, inaugurato nel 1909 e progettato dall’ingegnere Ernesto Ravot. L’edificio ha ospitato uffici, scuole e altre funzioni civiche, diventando simbolo della storia politica e amministrativa della zona. La piazza, dalla quale si gode di una splendida vista sul Monte Tisiddu e sulla Valle del rio Pardu, è testimone della memoria urbana di Ulassai, e dona uno spaccato concreto di come la vita pubblica e quella privata si intrecciavano nel borgo.
L’incredibile natura di Ulassai
Ulassai si trova stretto tra le torri calcaree dei Tacchi d’Ogliastra, formazioni che si ergono ripide sopra le vallate circostanti. Perda ‘e Liana, alta 1.293 metri, domina il panorama ed è uno dei simboli naturali più conosciuti della Sardegna. Altri tacchi, più bassi ma altrettanto suggestivi, danno vita a un labirinto di gole, pinnacoli e falesie che circondano il paese rendendo il paesaggio unico.
Le formazioni rocciose sono raggiungibili tramite sentieri che partono dai margini del borgo e dai villaggi vicini come Jerzu. Alcuni percorsi, segnalati e accessibili anche a chi non è esperto di arrampicata, conducono verso punti panoramici spettacolari. In alternativa, è possibile esplorarli con escursioni organizzate in mountain bike.
Tra le meraviglie più spettacolari della zona ci sono le Cascate di Lequarci, a pochi chilometri dal centro, lungo il rio Santa Barbara. L’acqua scivola per circa 50 metri su una parete calcarea, per poi formare piccoli laghi naturali alla base. Lo scenario, come è possibile immaginare, cambia con le stagioni e la quantità di pioggia. La zona è raggiungibile in auto seguendo la strada provinciale per Santa Barbara e poi percorrendo un breve sentiero ben segnalato fino alla base delle cascate.
All’interno delle Vallate dei Tacchi si trovano anche boschi di lecci secolari e ruscelli che si insinuano tra le rocce, creando punti ombreggiati e freschi, ideali per brevi soste o piccole escursioni. La Grotta di Su Marmuri, lunga circa un chilometro, aggiunge un elemento spettacolare: stalattiti e stalagmiti modellano sale sotterranee di grande fascino, accessibili con visite guidate che spiegano la geologia e la storia naturale della zona.
Dove si trova e come arrivare
Circondato dai Tacchi d’Ogliastra, Ulassai appare all’improvviso dopo una serie di curve, aggrappato alla montagna a 775 metri d’altitudine. Le pareti calcaree che lo circondano lo fanno sembrare un presepe di pietra sospeso tra cielo e roccia. Dalla costa orientale dista poco più di 20 chilometri; da Cagliari servono circa due ore d’auto per raggiungerlo.
Chi arriva in macchina percorre la SS125 fino a Jerzu, poi la SP11, una strada locale che sale tra vallate, vigneti e scorci improvvisi sui tacchi. È stretta, ma panoramica e ben tenuta. Gli autobus regionali collegano Ulassai ai principali centri dell’Ogliastra. In questo caso i tempi di viaggio rischiano di essere un po’ più lunghi e gli orari variano in base alla stagione, quindi conviene informarsi in anticipo.
Dai paesi vicini, Gairo e Jerzu, vi sono strade sterrate e percorsi ciclabili che attraversano uliveti, macchia mediterranea e boschi di lecci. Sono vie lente, da percorrere senza fretta, ma che consentono di entrare nel paesaggio prima ancora di arrivare al paese.