Cosa vedere e cosa mangiare a Teglio

Incastonato nella zona montana sopra Sondrio, Teglio è famoso per la ricetta dei pizzocheri a base di grano saraceno ma è anche borgo ricco d'arte e di storia

Pubblicato: 24 Aprile 2024 10:00

SiViaggia

Redazione

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Ha dato il nome alla Valtellina e ne rappresenta uno dei luoghi più caratteristici: Teglio, nella zona montana sopra Sondrio, è un pittoresco borgo tutto da visitare per apprezzare le eccellenze gastronomiche e le bellezze della natura a pochi chilometri dal confine con la Svizzera, nel cuore della Lombardia.

La ricetta dei pizzoccheri a regola d’arte

Da oltre quattro secoli, a Teglio, si coltiva il grano saraceno, uno dei simboli delle tavole e della tradizione culinaria della regione. È questa una delle peculiarità del territorio valtellinese, dove questo tipo di cultura – divenuta residuale nel resto d’Italia – resiste ancora oggi ed è anzi diventata la base per un’eccellenza culinaria: i pizzoccheri.

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Un piatto di pizzoccheri di Teglio, con Casera e verza.

Cosa sono i pizzoccheri? Si tratta di una pasta di forma lunga, fatta mescolando quattro parti di farina di grano saraceno e una di farina bianca, unita alle patate e alla verza e condita con formaggio Casera e burro. L’essenza dei pizzoccheri sta nei suoi ingredienti, ma non bastano le parole per descrivere un piatto che è diventato emblema di una regione. Per tutelare l’originalità della ricetta originaria del borgo, nel 2002 è nata l’Accademia del Pizzocchero di Teglio, che custodisce il segreto della specialità valtellinese e certifica attraverso un elenco aggiornato sul proprio sito internet la qualità dei piatti serviti nei ristoranti associati.

Alla scoperta della tradizione contadina al mulino Menaglio

La coltivazione del grano saraceno, nel borgo al confine con la Confederazione elvetica, rappresenta anche una caratteristica del paesaggio. A Teglio, infatti, nonostante le criticità che hanno fatto scemare altrove la cultura del grano saraceno, è ancora possibile vedere campi coltivati dove cresce quello che con un’espressione locale viene chiamato furmentùn. A disposizione per le visite è anche il mulino Menaglio, dove è possibile osservare gli attrezzi per la decorticazione dei cereali e delle castagne e si poteva assistere alla macinatura dei grani.

Teglio, come tutta la valle della zona di Sondrio in cui il paese trova collocazione, è inoltre patria di formaggi dal sapore inconfondibile e di altrettanto saporiti affettati, quali la conosciutissima bresaola o la meno nota ma ugualmente pregiata slinzega.

Non solo gastronomia: il Rinascimento a Palazzo Besta

Non è soltanto la gastronomia, ad ogni modo, a rendere Teglio uno dei borghi più interessanti della Valtellina. Merita una visita, infatti, Palazzo Besta, edificio di epoca rinascimentale che oggi ospita un museo che fa capo al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Al suo interno si possono apprezzare cicli di affreschi del Cinquecento a soggetto biblico, mitologico e storico e quattro stüe valtellinesi, ovvero caratteristiche stanze rivestite in legno. A disposizione per i visitatori anche l’Antiquarium tellinum, che raccoglie una collezione di incisioni in grado di raccontare la storia del territorio. A partire da Palazzo Besta è possibile inoltre andare alla scoperta di massi incisi ancora visibili al di fuori del museo, nella zona di Somasassa o nella frazione di Cà Branchi.

Valtellina, un territorio tutto da scoprire

È l’intero territorio di Teglio, tuttavia, a riservare piacevoli sorprese per i visitatori. In posizione panoramica a sud del paese si erge la Torre De Li Beli Miri, dalla quale si può ammirare la Valtellina. La struttura è quanto resta di una costruzione medievale che fu eretta sulle rovine di una precedente fortificazione di epoca romana. Vale inoltre la pena di prestare una visita alla chiesa parrocchiale di Sant’Eufemia.

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Il paesaggio naturale che circonda Teglio in Valtellina.

Il Cammino mariano delle Alpi è un progetto per la valorizzazione dei percorsi che permettono la riscoperta dei santuari mariani della Valtellina e intende dare opportuno risalto al patrimonio religioso e culturale della zona di confine.

L’obiettivo è individuare un percorso ideale verso il Santuario della Madonna di Tirano: almeno venti i luoghi di interesse individuati dai promotori del progetto che coinvolge l’intera Valtellina. Teglio è protagonista di questa iniziativa con i suoi luoghi religiosi: il tratto Teglio-Tirano del Cammino mariano è stato inaugurato nel 2019 con la posa di segnaletica e pannelli informativi. Sono circa undici i chilometri che separano il punto di partenza e quello di arrivo della tappa che si snoda tra testimonianze del mondo rurale e strade asfaltate, permettendo ai pellegrini di apprezzare le bellezze naturali del territorio.

Gita fuoriporta nei dintorni di Teglio: la bellezza di Tirano

A proposito di Tirano, la città al confine svizzero è una destinazione perfetta per i visitatori di passaggio a Teglio che vogliono esplorare i dintorni del territorio. Infatti, Tirano è un villaggio molto interessante dal punto di vista storico e culturale, oltre a godere di una posizione splendida, immerso nel verde della natura valtellinese.

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Sguardo sul fiume Adda nella città di Tirano.

Questa cittadina dal passato antico, si trova al crocevia tra l’Italia e la Svizzera. Grazie alla sua storia, il villaggio ospita numerosi tesori artistici e culturali, come chiese, palazzi, torri, castelli e porte medievali. Una delle principali attrazioni della città è la famosa Basilica della Madonna di Tirano, che rappresenta un esempio perfetto di architettura rinascimentale ed è situata nel luogo in cui la Beata Vergine si mostrò a Mario Omodei di Tirano, ragion per cui ancora oggi la basilica è meta di pellegrinaggi da tutta Europa.

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Il campanile del Santuario della Madonna di Tirano nel centro storico.

Nel centro storico di Tirano si erge il magnifico Palazzo Salis, costruito nel XVII secolo, eccezionale patrimonio artistico e culturale dove spiccano le splendide sale affrescate. Un altro edificio di rilievo è Palazzo Merizzi, con il suo giardino d’onore a pianta quadrata e le numerose stanze decorate in stile Luigi XIV. Il Museo Etnografico Tiranese (MET), nella piazza della Basilica, offre uno sguardo sulla storia e la cultura locale.

Nel centro storico è possibile ammirare i resti delle antiche mura sforzesche e le porte Bormina, Milanese e Poschiavina e godersi il panorama sulla natura circostante dalla Chiesetta di Santa Perpetua che si affaccia sulla piazza della Basilica con il suo antico campanile romanico.

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