Il suggestivo borgo italiano in cui regna la pace

Situato tra montagna e mare, Aieta è una vera e propria bomboniera in cui regna la pace più autentica: cosa vedere assolutamente

Pubblicato: 1 Agosto 2022 10:57

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

C’è un borgo, nel nostro incantevole Paese, dove la pace è la parola d’ordine, ciò che lo rende più unico che raro. Tutto scorre all’insegna della bellezza e della tranquillità, ma anche sulla base di tradizioni culturali ed enogastronomiche tipicamente montanare.

Aieta, uno dei “Borghi più belli d’Italia”

Siamo ad Aieta, in provincia di Cosenza, un borgo di origine medievale che sorge all’interno delle maestosità del Parco nazionale del Pollino a 524 metri di quota sul livello del mare.

Un paesino di quasi 800 abitanti ma che, nonostante le sue minute dimensioni, è in grado di affascinare il viaggiatore grazie al suo paesaggio montano dove prendono vita diversi sentieri che conducono al Monte Ciagola, che vanta ben 1462 metri di altezza. Inutile dirvi che il panorama da lassù è magnifico, a tal punto che è possibile ammirare il mare del Golfo di Policastro.

Il centro storico di Aieta sorge a circa 12 chilometri dalla costa e passeggiandoci si è in grado di comprendere sin da subito il suo nobile passato medievale, il tutto anche annusando l’odore intenso della natura che lo circonda. Ma cosa vedere in questo borgo situato in posizione panoramica sulle colline dell‘Alto Tirreno Cosentino?

Cosa vedere ad Aieta

Sono tantissime le testimonianze storiche e architettoniche che si susseguono in questo pittoresco borgo come, per esempio, il suo Palazzo Rinascimentale che rappresenta uno dei rari esempi di questo stile applicato all’edilizia civile nella regione Calabria. Vi basti pensare che è stato persino dichiarato Monumento Nazionale nel 1913.

Bellissima anche la Chiesa Madre di Santa Maria della Visitazione che risale al XVI secolo. Suggestivi gli affreschi e i dipinti su tavola custoditi al suo interno, ma anche il suo crocefisso in legno di artigianato meridionale e il suo prezioso organo di fattura napoletana, consegnato il 19 agosto 1673.

Da ammirare sono anche i resti del Convento dei Padri Minori Osservanti di San Francesco d’Assisi (1520), così come la Cappella di San Vito Martire (XVII secolo) che sorge a 800 metri dal centro storico. Merita una visita anche l’area archeologica di Monte Calimaro dove una grotta testimonia l’antico insediamento di Aieta Vetere.

La cavità è conosciuta con il particolare nome di Buco di Calimaro, un antro naturale dove aleggiano aliti di mistero e leggende popolari. Del resto, il suo ingresso è molto piccolo, ma il suo interno sembra non avere mai fine tanto che provando a scaraventarvi delle pietre, si può notare che esse rotolano senza mai raggiungere una meta, mentre il rumore si perde in un suono sordo. Per questo motivo, infatti, sulle sue dimensioni non c’è un vero e proprio accordo, ma solo diverse teorie contrastanti.

Secondo la tradizione popolare, il Buco di Calimaro nasconderebbe il tesoro di Aieta Vetere, anche se questa antica città situata sul Monte Calimaro qui non c’è mai stata: i resti presenti sul fianco della montagna sono quelli di un antico avamposto militare che venne edificato a controllo delle valli sottostanti.

Infine, i viaggiatori dallo spirito romantico non possono certo perdersi una passeggiata tra le pittoresche stradine del borgo tra cui spicca il Vicolo dei Baci, così chiamato perché è uno dei più stretti d’Italia, di solo 52 centimetri.

Fonte: iStock
Il suggestivo centro storico di Aieta

Aieta e la sua natura

Come detto in precedenza, Aieta è circondata da una natura rigogliosa che infonde una meravigliosa sensazione di pace. Da queste parti, passaggi secolari di pastori, contadini, legnaioli e carbonai, conducono a boschi di cerri e faggi dove si può incontrare persino il bellissimo giglio rosso.

Ma non solo. Il borgo di Aieta è posto tra mare e montagna e allo stesso tempo è anche collegato, tramite una bella strada panoramica, ai centri costieri di Praia a Mare e di Diamante, per poi passare ai pini loricati e alla natura montana che caratterizza il Parco del Pollino.

Tantissimi e facili sono i percorsi di trekking che portano il viaggiatore a scoprire i paesi di Papasidero, Laino Borgo e Laino Castello, mentre uno più impegnativo conduce sulla cima del Monte Ciagola.

Cosa vedere nei dintorni di Aieta

Se si decide di visitate Aieta, il borgo dove regna la pace, non può di certo mancare una sosta a Praia a Mare, sempre in provincia di Cosenza. Del resto, questa è una delle più ridenti e dinamiche mete turistiche di tutta la regione.

Il suo centro storico conserva alcuni monumenti di spicco come la Chiesa del Sacro Cuore e la Chiesa di San Paolo Apostolo, ma anche il caratteristico quanto suggestivo Santuario della Madonna della Grotta, così chiamato perché è posto all’interno di una grotta naturale creatasi dentro la collina.

Poi Diamante, il borgo più famoso della Riviera dei Cedri, che vanta tante altre attrazioni da poter ammirare e conoscere. Si distingue per essere una piccola roccaforte che abbraccia un avvallamento affacciato sul mare, ma anche per il suo nucleo urbano fatto di tanti vicoli intrecciati tra loro.

La chiesa più antica del paese è dedicata all’Immacolata Concezione. Risalente al XVII secolo, è legata a una leggenda che narra di un veliero diretto in Sicilia che improvvisamente si fermò nei pressi di Diamante. Al suo interno c’era la statua dell’Immacolata a cui fu edificata la chiesa.

Da non perdere, inoltre, la principale attrazione del borgo: i suoi murales. Da diverse anni, infatti, il suo centro storico è una sorta di museo a cielo aperto impreziosito da graffiti che raccontano storie molto importanti e da non dimenticare.

Infine, gli amanti del mare devono necessariamente correre a scoprire la Spiaggetta dell’Arcomagno a San Nicola Arcella che è una delle più suggestive e spettacolari di tutta la Calabria (e non solo). Da queste parti, infatti, svetta un maestoso arco di roccia che si specchia in stupendo mare turchese che lambisce una spiaggia a forma a mezzaluna, lunga circa 25 metri.

Ma non solo. Al fianco di questa insenatura prende vita la Grotta del Saraceno, una cavità naturale dove scorre una sorgente di acqua dolce, e oltrepassando l’arco naturale si può raggiungere e ammirare lo Scoglio dello Scorzone, un’enorme roccia calcarea il cui nome deriva dal termine calabrese di “vipera dei pollai”.

Insomma, il borgo di Aieta e i suoi dintorni sanno davvero accontentare i gusti di qualsiasi viaggiatore.

Fonte: iStock
La Spiaggetta dell’Arcomagno

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