Locorotondo: il bianco borgo pugliese tra sogno e realtà

Locorotondo è un luogo imperdibile della Puglia: considerato come uno dei borghi più belli d'Italia, stupisce e conquista con le sue architetture particolari

Pubblicato: 24 Giugno 2024 20:00

Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Una paese che sembra uscito da un sogno, con le sue casette bianche e i tetti spioventi. Locorotondo è un borgo splendido, affacciato sul paesaggio offerto dalla Valle d’Itria e considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Suddiviso in ben 138 frazioni nella provincia di Bari e situato a 410 metri sul livello del mare, deve il suo nome alla particolare forma del suo centro storico: letteralmente significa ‘luogo rotondo’ (dal latino Locus Rotundus) e fa riferimento alle casette bianche disposte su anelli concentrici.

Una struttura testimoniata già nella prima parte del XIII secolo, perché il borgo di Locorotondo vanta una storia ricca e interessante, che si snoda tra dominazioni feudali, conquiste normanne e periodi di fiorente crescita economica. Il primo documento giunto fino a noi, che riporta il nome del paese come ‘Rotondo’, risale al 1195, al tempo della dominazione sveva. Da allora e per tutto il Trecento, con gli Angioini in Puglia, Locorotondo si tramuta in un casale, un possesso feudale che nei secoli cambia molti proprietari, dai monaci ai baroni.

Passeggiando tra le sue strade potrete ammirare le testimonianze storiche del suo passato sotto forma di chiese barocche, palazzi signorili e botteghe artigiane. Ma non sveliamo tutto ora, continuate la lettura per scoprire cosa fare a Locorotondo per scoprirlo al meglio.

Cosa vedere a Locorotondo

Locorotondo è senza ombra di dubbio un luogo magico e, seppur di piccole dimensioni, è in grado di rimanere impresso nella memoria di ogni viaggiatore grazie alla sua atmosfera, che non ha nulla da invidiare ad altri borghi vicini come Alberobello. Le Cummerse, ossia le case tradizionali, con i loro caratteristici tetti a spiovente ricoperti di chiancarelle, rappresentano il vero simbolo del borgo e regalano un panorama unico.

Forma circolare perfetta, delineata tra pietre e calcine, con il colore bianco che avvolge ogni cosa, arricchito dai mille colori dei balconi fioriti. Locorotondo, infatti, è conosciuto anche come il paradiso dei balconi, che emergono, protagonisti, in architetture barocche realizzate in pietra locale. Inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia e premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Locorotondo ha diversi luoghi dal valore storico e architettonico da visitare: scopriamoli insieme.

Le chiese del borgo

Gioiello neoclassico, la Chiesa Madre di San Giorgio fu realizzata tra il 1790 e il 1825 sui resti di precedenti edifici religiosi e domina il paesaggio cittadino con la sua struttura imponente. La facciata è in stile cinquecentesco, mentre la pianta a croce, con una cupola alta 35 metri, un tempo rivestita in tegole di terracotta. Al suo interno è possibile ammirare decorazioni in stile barocco misto al rinascimentale, con un altare in marmo risalente al 1764 e una raffigurazione in rilievo di San Giorgio, adornata dai Santi Pietro e Paolo e dal drago.

Più semplice è la Chiesa di San Nicola, realizzata nel 1660. La sua volta è a botte e all’interno sono custoditi affreschi di grande interesse artistico, raffiguranti la vita e i miracoli di San Nicola di Mira. Ricca la cupola, colma di festanti cherubini, mentre risulta molto interessante la presenza di alcuni bassi rilievi in pietra. Raffigurano la crocefissione di Cristo e sono più antichi della chiesa stessa: si dice che siano stati ritrovati in una grotta nei pressi del borgo. La tipica copertura a “cummerse”, invece, caratterizza la Chiesa Madonna della Greca, le cui origini sono ancora oggi incerte. All’interno è presente un portale con lunetta rialzata, caratterizzato da un rosone traforato al di sopra.

Gli edifici da non perdere

Tra gli edifici da non perdere spicca sicuramente Palazzo Morelli. Si tratta di uno splendido esempio di architettura civile, con richiami simili allo stile adottato nella vicina Martina Franca. Risale al 1819 e vanta un portale decorato splendidamente, con balconcini dalle ringhiere in ferro battuto, tipiche delle costruzioni barocche del sud della Puglia. Infine, durante la vostra passeggiate vi imbatterete nella Torre dell’Orologio, un edificio sfruttato anticamente come sede universitaria, risalente al XVIII secolo. Venne qui sistemato l’orologio che un tempo adornava il campanile della Chiesa Madre di San Giorgio. Torre abbellita in seguito alla sua realizzazione, con la costruzione di un colonnato circolare nella parte superiore.

Fonte: iStock
Il borgo di Locorotondo di notte

Cosa vedere nei dintorni

Quando terminate di passeggiare tra le vie di Locorotondo, non perdetevi le bellezze presenti nei dintorni, come il Trullo Marziolla. Questo è considerato il trullo più antico della Valle d’Itria perché risalente alla metà del Cinquecento. Agli appassionati di storia e cultura, invece, consigliamo una visita a Martina Franca dove a dominare sono gli edifici contraddistinti da un barocco elegante e la sua ricca tradizione musicale.

Chi visita la Puglia durante i mesi più caldi non può esimersi dal nuotare nel suo mare cristallino. Se desiderate il relax e le atmosfere vivaci tipiche pugliesi, una tappa obbligata è Polignano a Mare. Il suo centro storico arroccato sulla scogliera offre scorci panoramici indimenticabili, mentre le calette nascoste invitano a rilassarsi al sole e godersi i pomeriggi lenti tipici dell’estate italiana.

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