Cosa vedere nella meravigliosa Erice, in Sicilia

Erice è uno splendido borgo siciliano ricco di cultura, storia e tradizioni: dai Musei ai monumenti civili fino alle bontà del luogo, ecco cosa non perdere

Pubblicato: 15 Maggio 2020 18:31Aggiornato: 1 maggio 2024 10:25

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Redazione

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Arroccato sulla cima del monte omonimo, il borgo medievale di Erice svetta dall’alto dei suoi 750 metri, godendosi un’eccezionale vista panoramica che guarda al golfo di Trapani ed alle isole Egadi da un lato ed alla vallata del Valderice dall’altro, abbracciando le campagne dell’entroterra della Sicilia. Piccolo ed incredibilmente autentico, Erice è un dedalo di viuzze lastricate che scorrono tra chiese, piazze ed antichi cortili e che invoglia i suoi visitatori alla scoperta.

Vagando tra le sue tipiche salite e discese, da Erice si scorgono tratti di Mediterraneo davvero indimenticabili e si ammirano tramonti tra i più belli della Sicilia. Un borgo dall’atmosfera unica, con radici antiche che affondano le origini nel mito e intridono le mura di Erice di leggenda. Esplorare lentamente questo suggestivo paesino dall’aria sempre fresca sa regalare istanti da ricordare per sempre.

Cosa vedere a Erice

Situato a meno di 15 chilometri da Trapani, il borgo di Erice è un nucleo antico nel quale la pietra la fa da padrona, dato che è possibile ritrovarla quasi ovunque nelle architetture del paese. Nelle mura delle case, nei palazzi storici, nelle cinta difensive che circondano il borgo, gli antichi blocchi di pietra sono testimoni immobili delle popolazioni che qui hanno vissuto e prosperato: fenici, normanni, arabi e romani, sono molte le culture che hanno lasciato le loro tracce tra le strade del borgo.

Mettere piede a Erice è un po’ come fare un tuffo indietro nel tempo e poco dopo aver attraversato l’arco che si staglia all’ingresso del paese, Porta Trapani, ci si ritrova faccia a faccia con l’edificio religioso più importante del paese, la Real Chiesa Madrice Insigne Collegiata, conosciuta come Duomo di Erice. Fu costruita nel XIV secolo da Federico d’Aragona ed è oggi dedicata alla Vergine dell’Assunta. Si erge imponente nell’ampia Piazza Matrice e sfoggia uno stile gotico ed una Torre Campanaria imponente, che servì in passato da torre di vedetta. Imboccando i vicoli che si dipartono dal Duomo è possibile iniziare un avvincente tour di Erice, tra lastricati, negozietti, ristoranti e pasticcerie dai profumi inebrianti. Passeggiando lungo Corso Vittorio si incontra un altro dei luoghi di culto della città, la chiesa di San Martino, realizzata per volontà di Ruggero il Normanno e particolarmente raffinata nelle decorazioni interne, caratterizzate da bellissime maioliche ed affreschi.

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Il Duomo di Erice, situato nel centro storico del borgo medievale

Una delle icone di Erice è però il suo baluardo difensivo, ossia il Castello di Venere, arroccato sullo strapiombo che delimita il paese e risalente all’epoca normanna. Fu costruito tra il XII e XIII secolo, sui resti di un primitivo tempio dedicato al culto della dea Venere. La sua fortunata posizione gli permetteva di scorgere in anticipo ogni attacco nemico proveniente da terra o dal mare, offrendo a Erice un notevole vantaggio strategico. Nulla può nascondersi alla vista dalle mura del castello, né la pianura di Trapani né le coste che ospitano Bonagia a nord e Marsala più a sud. Né il Monte Cofano e la lingua di terra di Capo San Vito, né le splendide isole Egadi. E nemmeno, quando le condizioni di visibilità lo permettono, Mazara del Vallo e le isole di Ustica e Pantelleria, all’orizzonte. Un punto insomma decisamente privilegiato.

I curati Giardini del Balio fanno da cornice al Castello e poco distanti da esso si possono ammirare diverse torri medievali ben conservate. Sotto le torri, su una piattaforma rocciosa, svetta la Torretta Pepoli, una residenza in stile moresco fatta costruire nel 1870 dal conte A. Pepoli per divenire un pacifico e panoramico ritrovo di uomini di cultura. Oggi è diventata Osservatorio permanente di Pace e Faro del Mediterraneo ed ospita un museo multimediale nel quale vengono raccontate le storie e le tradizioni di Erice. Se si capita a Erice non si può non concedersi una passeggiata lungo la cinta muraria realizzata in difesa del borgo. Una cinta davvero antica composta da enormi massi strutturati in un’opera ingegneristica di alto livello. Sono molte le porte di accesso alla città che aprono brecce di accesso lungo le mura: oltre alla meravigliosa già citata Porta Trapani, è il tratto attorno a Porta Spada ad essere quello dalle origini più lontane ed il meglio conservato.

Tra gli edifici civili di Erice, merita una visita il Palazzo Municipale, sede sia della Biblioteca Comunale che del Museo Civico, custode di preziosi reperti archeologici, quali la Testina marmorea di Afrodite del IV a.C. e di molte altre opere di valore. Il Quartiere Spagnolo è invece una fortezza in posizione decentrata rispetto al nucleo del paese, iniziata nel XVII secolo per ospitare soldati spagnoli, ma mai terminata per tale scopo. Oggi ospita il Museo degli Antichi Mestieri e sorgendo su uno sperone di roccia offre, come spesso accade a Erice, una vista mozzafiato sui dintorni. Oggi Erice è famosa, oltre che per le sue bellezze storiche e artistiche, anche per essere sede del prestigioso Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, organizzazione scientifica fondata nel 1963 e celebre nel mondo, che vale alla cittadina la prestigiosa qualifica di Città della Scienza per la Pace.

Cosa mangiare a Erice

Per gli amanti del cibo la Sicilia è un vero e proprio paradiso del gusto. I suoi sapori e le sue tradizioni culinarie ne fanno un luogo impossibile da visitare senza deliziare anche il palato. La scelta enogastronomica di Erice è vasta e di qualità eccelsa, e per le strade del borgo siciliano si trovano molti ristoranti e locali dove assaporare piatti davvero prelibati della cucina trapanese. E’ d’obbligo qui abbandonarsi ai piaceri di un’arancina calda e filante oppure addentare un tipico pane cunzato: pane di grano duro cotto a legna condito con pomodori, pecorino, acciughe e olio, una delizia. E per gli amanti del dolce? I Genovesi di Erice sono dolci tipici ericini, deliziose preparazioni farcite con crema pasticcera, da comprare ad Erice ed assaggiare assolutamente durante un viaggio in questa terra incredibilmente genuina.

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Una vista del Castello di Venere che domina il borgo di Erice

Come arrivare

Ad Erice si può arrivare sia in auto che in autobus, ma durante i mesi estivi esiste un modo molto più particolare di raggiungerla: si tratta della funivia che collega la città di Trapani con la vetta di Erice. Il viaggio dura circa 10 minuti e permette di avvicinarsi ad Erica gustandosi un emozionante vista dall’alto di Trapani e del poco distante litorale.

È possibile raggiungere Erice anche da Palermo, che è distante poco più di 100 chilometri via terra. In questo caso gli itinerari più comodi includono la macchina e l’autobus, con un tempo di percorrenza compreso tra una e due ore.

Per chi arriva da altre regioni, il punto di appoggio più comodo è senza dubbio l’aeroporto di Trapani, dal quale poi spostarsi ad Erice con le opzioni descritte in precedenza.

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