Basilicata nascosta: i borghi fantasma da riscoprire

I luoghi invisibili da scoprire per non dimenticare la nostra storia

Pubblicato: 29 Luglio 2020 12:30

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Ci sono luoghi, nel nostro Paese, che meritano di essere raccontati e conosciuti. Un tempo erano ricchi di vita mentre oggi non sono altro che una testimonianza gloriosa di un passato lontano; li chiamano borghi fantasma e sono quei territori abbandonati e svuotati dalle popolazioni che li abitavano e che condividono lo stesso destino: rischiare di essere dimenticati per sempre.

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Craco, Basilicata – Fonte iStock

Grazie al lavoro delle associazioni, dei comuni e all’intervento degli esperti, questi luoghi vengono messi sempre più alla luce, proprio per tutto quello che hanno da raccontare. Borghi affascinanti e abbandonati che vale la pena di vedere, tra questi quelli in Basilicata, da inserire tra le future destinazioni da raggiungere.

Le motivazioni, per cui gli abitati scelgono di lasciare un luogo sono tantissime. Nel nostro Paese ad esempio, gli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale sono stati cruciali: c’è stato un vero e proprio esodo da alcuni paesini dai quali le persone si allontanavo per cercare un lavoro e riscattarsi dalle pieghe della guerra.

Ci sono anche luoghi però che sono stati lasciati per necessità, è il caso di Craco, uno dei paesi abbandonati più conosciuti in Italia. Il borgo della Basilicata è ormai vuoto da oltre 50 anni: prima una frana, poi un alluvione e infine un terremoto hanno costretto gli abitanti a fuggire via. Oggi di questo luogo restano le antiche rovine delle case in pietra visibili percorrendo un itinerario di sicurezza creato dal Comune. Questo luogo di ricordi e di memorie è inserito nella lista dei monumenti mondiali da salvaguardare.

In provincia di Matera troviamo anche il borgo medievale di Alianello, un agglomerato urbano su uno sperone roccioso. Anche qui l’abbandono è stato la conseguenza a una calamità naturale: il terremoto del 1857 rese il paese inagibile e costrinse la popolazione a cercare vita altrove.

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Il borgo fantasma di Alianello – Fonte iStock

La storia di Campomaggiore invece è travagliata e dolorosa. Dopo essere stato raso al suolo dai sovrani Angioini, il borgo fu ricostruito e divenne, in poco tempo, uno dei luoghi rurali più prosperi dell’intera regione. Sul finire del 1800 però, una frana sgretolò l’intero territorio, e con esso le speranze e i sogni di un’intera popolazione che fu costretta ad andare via per sempre.

L’ultimo borgo della nostra lista si trova a pochi chilometri da Irsina, in provincia di Matera. Taccone fu costruito negli anni ’50 dopo l’inserimento nel progetto di riforma agraria del territorio. Nonostante il primo successo di questo nuovo centro abitato, il borgo iniziò a spopolarsi rapidamente per la volontà delle persone di cercare fortuna altrove. Oggi Taccone conta meno di trenta famiglie residenti e anche se non è un borgo fantasma in tutto e per tutto, quasi tutte le strutture pubbliche sono state abbandonate.

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Irsina, strada che conduce a Taccone – Fonte iStock

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