Phoenix è la capitale dello stato americano dell’Arizona, con oltre un milione e mezzo di abitanti, e affonda la sue radici in una piccola e fiorente comunità agricola nata nel 1867 dopo che questo territorio, oggi chiamato simbolicamente la valle del Sole, fu sottratto agli indiani Hohokam, che hanno abitato questi luoghi per più di mille anni. I più antichi insediamenti in quest’area, rinvenuti nell’area di Pueblo Grande, risalgono infatti a un periodo compreso tra il 700 e il 1400 d.C.
I coloni nordamericani iniziarono a insediarsi nell’area negli ultimi decenni dell’Ottocento, grazie all’arrivo della ferrovia (1880) e al benestare del presidente Roosevelt, nel 1902, alla costruzione di un efficiente sistema di dighe che fecero rifiorire il suolo arido del luogo, permettendo così lo sviluppo di un’intensa attività agricola, incentrata sulla coltivazione del cotone, degli agrumi e del foraggio da bestiame. In questo periodo nascono così le principali risorse della città di Phoenix, conosciute localmente come le cinque C: cotton (cotone), cattle (bestiame), citrus (agrumi), climate (clima) e copper (rame).
Indice
Phoenix: un’oasi moderna ai bordi del deserto
La moderna città di Phoenix, in costante crescita economica, culturale e demografica, vanta oggi numerosi luoghi di interesse nel centro cittadino e incredibili bellezze storiche e naturali nei dintorni, che la rendono un ideale punto d’appoggio per andare alla scoperta, oltre che della città stessa, anche del vicino deserto di Sonora, a due ore e mezza circa di macchina, e delle sterminate foreste nazionali dei dintorni. Passeggiando per Downtown Phoenix, dove tutto è pulito e ordinato, si incontrano presto la basilica di St. Mary e il campus della Arizona State University, prima di dirigersi verso due interessanti musei: il Phoenix Art Museum, forse il più interessante della città, e l’Heard Museum, un’altra istituzione cittadina.
I Musei di Phoenix: l’Art Museum
Posto in un quartiere immediatamente a nord del centro, il museo ospita una collezione permanente che comprende più di 19 mila opere d’arte provenienti da tutto il mondo, tra le quali anche quadri di Francesco Barbieri detto il Guercino, Auguste Rodin, Ferdinand Victor Eugène Delacroix, Gusave Courbet e Claude Monet. Le altre sezioni museali comprendono anche opere di Frida Kahlo, Diego Rivera, Jésus Rafael Soto, Picasso, Cocteau e Georgia O’Keefe. Alcune sale sono inoltre dedicate alle stanze in miniatura, le cosiddette Thorne Rooms, create dall’artista americana Narcissa Niblack Thorne (1882-1966). Settimanalmente il museo ospita numerose mostre temporanee, festival, spettacoli dal vivo, cinema d’essai e al suo interno, infine, è presente la Lemon Art Research Library, che conserva oltre 40 mila libri, riviste e saggi artistici.
L’Heard Museum di Phoenix
A circa un km dal Phoenix Art Museum sorge inoltre l’Heard Museum, fondato nel 1929 dal filantropo e collezionista Dwigth B. Heard e sua moglie Maie Bartlett per ospitare la loro collezione privata di opere d’arte e cimeli della cultura indiano-americana. Il museo è animato da un’associazione culturale molto attiva nella promozione della cultura degli indiani d’America. Ogni anno il museo ospita anche alcune interessanti manifestazioni culturali, come El Mercado de las Artes, a novembre, dedicata all’arte e alla cultura ispanica, il campionato mondiale di Hoop Dance a Febbraio e, infine, l’Heard Museum Guild Indian Fair and Market a marzo, che vede la partecipazione di centinaia di artisti nativi americani coinvolti in una gara per la migliore opera d’arte.
L’Arizona Science Center nel centro di Phoenix
Ritornando verso Downtown Phoenix il museo della scienza cittadino è rivolto soprattutto ai bambini, rendendolo un’interessante meta per tutte le famiglie. Questo moderno centro scientifico ha ospitato più di 350 esibizioni, programmi educativi, incontri, convegni e dispone infine di un planetario e di un gigante IMAX theatre.
Il deserto di Phoenix: il Papago Park e il Desert Botanical Garden
Nella periferia orientale di Phoenix sorge il suggestivo Papago Park, un pezzo di deserto perfettamente incastonato nella città dove avere un primo assaggio della natura selvaggia e lunare che tocca il suo culmine nel vicino deserto di Sonora. Qui i viaggiatori possono perdersi tra cactus e formazioni rocciose dalla forma bizzarra, come il celebre Hole in the Rock: un gigantesco foro dentro il quale è possibile sedersi e ammirare l’arido e uniforme panorama circostante. All’interno del parco si trova infine un giardino botanico dedicato alle specie vegetali che popolano il deserto che circonda la città di Phoenix.
Scottsdale: la parte antica di Pheonix
Prima di lasciare la città in direzione del deserto di Sonora, merita sicuramente una visita la parte antica della città di Phoenix: il suggestivo sobborgo di Scottsdale, chiamata infatti localmente Old Town. Il tipico tessuto urbano a scacchiera della città si arricchisce qui di alcuni edifici d’inizio Novecento, che ricordano il vecchio West. Occorre ammettere però che alcuni non sono autentici, bensì costruiti negli ultimi decenni per attrarre i turisti. L’unico edificio autentico e degno di nota e la famosa Little Red School House, un piccolo edificio tinteggiato di rosso che oggi ospita il museo storico di Scottsdale.
Frank Loyd Wright e il Phoenix South Mountain Park
A breve distanza da Scottsdale sorge inoltre la scuola di Architettura Taliesin West, creata nel 1938 dal celebre Frank Loyd Wright, che vi rimase fino alla sua morte, avvenuta all’età di 91 anni, nel 1959. Oggi l’edificio, realizzato da Wright soltanto mediante l’utilizzo di materiali naturali, ospita la fondazione omonima che promuove e diffonde nel mondo l’opera dell’architetto americano, tra i più celebri della storia, e la sua idea di architettura organica.
A sud di Pheonix si sviluppa anche un enorme parco urbano, il South Mountain, dove ci si immerge ulteriormente nella wilderness di uno dei più estesi deserti nordamericani. Per tutti gli amanti delle passeggiate immersi nella natura, all’interno del parco si diramano una serie di sentieri escursionistici che permettono di scoprire suggestivi punti panoramici da cui ammirare tramonti mozzafiato, tra i quali il Kiwanis Trail, il Buena Vista TrailHead e il Dobbins Lookout at South Mountain.
La città ideale di Arcosanti
A circa 110 km da Phoenix, nei pressi della cittadina di Prescott, si trova inoltre la pittoresca comunità di Arcosanti. Nel 1970 l’architetto italiano Paolo Soleri (1919-2013) concretizza in quest’area il suo concetto di arcologia, termine da lui stesso coniato, ovvero quello di un complesso architettonico capace di sopportare un’elevata densità demografica interna mantenendo però un’equilibrio totalmente ecosostenibile. Arcosanti è ancora oggi abitato da un centinaio di persone. Complicate architetture di cemento, con grandi arcate e aperture verso l’esterno, irrompono sul piatto panorama desertico come un’antica astronave atterrata lì decenni fa e abbarbicata al suolo arido e polveroso.
Tra storia e natura nei dintorni di Pheonix
Lasciandosi alle spalle la città e viaggiando sulle strade del deserto a breve distanza da Phoenix si può raggiungere Tucson (2 ore di macchina circa) con l’Arizona State Museum e la sua collezione di arte dei nativi americani, gli Old Studios, dove furono girati alcuni tra i più celebri film western della storia del cinema, e l’Arizona Desert Museum con flora e fauna del deserto. Oltre alla città di Tombstone (3 ore circa), teatro della famosa sparatoria dell’O.K. Corral, la più famosa e più raccontata del vecchio West, in direzione del Grand Canyon meritano inoltre una sosta anche le cittadine di Flagstaff (2 ore) e di Williams (2 ore e mezza), che rappresentano due delle porte d’accesso al parco nazionale più famoso d’America.
Phoenix: le grandi foreste dell’Arizona
A ovest della città di Phoenix si estende l’immenso comprensorio delle foreste nazionali di Tonto e Coconino, mentre a nord, intorno alla cittadina di Prescott si trova la foresta omonima. La Tonto National Forest è la quinta foresta per estensione di tutti gli Stati Uniti, un’oceano incontaminato di giganteschi pini che si distende dalle piane del deserto di Sonora fino a raggiungere la catena montuosa del Mogollon Rim, in mezzo ai quali il paesaggio passa gradualmente dai cactus a colorati massicci rocciosi in cui si apre il suggestivo Canyon Lake e il curioso altipiano chiamato Tortilla Flat.
La Coconino National Forest si estende invece più a nord, nei pressi Flagstaff, e anche qui il paesaggio lascia davvero a bocca aperta, mutando rapidamente e comprendendo al suo interno deserti, riarsi massicci montuosi dal tipico colore rossastro, tundra alpina e antiche cime vulcaniche. Per gli amanti del trekking merita infine una visita la Prescott National Forest, la cui area è disseminata di migliaia di sentieri escursionistici che vi permetteranno di lasciare l’auto e muoversi a piedi nella wilderness americana.
Phoenix: l’Organ Pipe Cactus National Park
Attraversando il deserto di Sonora, invece, in direzione sud ovest, da non perdere infine l’Organ Pipe Cactus National Park (sito Unesco), dove si possono ammirare gli iconici cactus giganti chiamati organ pipe per la loro particolare forma, che ricorda appunto le canne di un gigantesco organo. Il parco è accessibile in auto pagando un biglietto (8$) che dura una settimana e permette di esplorare le strade in terra battuta dell’area per ammirare cactus, formazioni rocciose vecchie centinaia di migliaia di anni e panorami mozzafiato.