Cuore bretone, anima moderna. Senza fronzoli, tutto l’anno. E’ Rennes, la capitale della Bretagna, antico Stato indipendente nel Nord Ovest della Francia. Ma è anche sede della Prefettura del dipartimento dell’Ille-et-Vilaine. Ed è ancora la decima città francese per popolazione, la cui storia riconduce al popolo celtico degli armoricani e vanta un patrimonio artistico, storico e architettonico da capitale europea.
Sono tanti i modi per raccontare Rennes e sono tutti riferiti a maestrie artistiche e culturali. La storia della città sembra fondarsi su un gioco di materiali ed elementi, su una realtà plasmata dalla materia viva. Dal fuoco, innanzitutto. Quindici anni fa il Parlamento di Bretagna, oggi sede della Corte d’Appello, venne danneggiato da un rogo. Ma la memoria cittadina non dimentica neanche quella lontana settimana del 1720, che avvolse nelle fiamme il centro medievale. Oggi il palazzo si presenta di nuovo in tutta la sua maestosa eleganza.
Si prosegue con la roccia. Un tempo era il legno, ovunque, grazie alle rigogliose foreste, come testimoniano ancora oggi rue Motte-Fablet, rue Saint-Geroges e i vicoli intorno a place St. Anne. Poco distante altre forme di materia, mattoni e ferro battuto, sono le artefici di nuove forme architettoniche: il mercato di place des Lices, uno dei principali della città, offre due volte a settimana un variegato menu sensoriale tra ostriche ed eccellenze gastronomiche, fiori ed erbe.
Poi c’è l’acqua, in particolar modo quella del fiume Vilaine. I lungofiume – quai – che tagliano orizzontalmente il centro cittadino consentono nuove soste e creano nuovi scenari, sempre suggestivi e attraenti in qualsiasi ora li si ammiri. Gli artefici principali sono gli architetti Jacques-Jules Gabriel e il figlio Jacques-Ange di questo ricco bagaglio storico artistico risalente al Settecento.
Materiali storici a parte, la giovane Rennes è un alternarsi ed intrecciarsi di nuovi metalli e strumenti da consolidare. A partire dai metalli impiegati negli storici stabilimenti delle Citroën, sino ai nuovi composti dei poli di biotecnologia in cui la capitale della Bretagna eccelle a livello europeo. Principale leva della specializzazione tecnica e intellettuale è proprio quella giovane: nella città, in cui una persona su tre è studente, gli Champs Libres, nell’esplanade Charles de Gaulle, è un complesso polifunzionale in cui le antiche sale museali si avvicendano attentamente a eccentriche istallazioni scientifiche.