Viaggio a New York City, alla scoperta di Brooklyn

Da quartiere off limits a zona più cool della Grande Mela

Pubblicato: 22 Marzo 2016 17:50

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Se siete stati a New York più volte, forse non avete mai visitato uno dei quartieri più vivaci e popolosi della città: Brooklyn. Se Brooklyn fosse una città, sarebbe la terza più popolosa degli Stati Uniti, dopo Los Angeles e Chicago.

Nel periodo delle grandi immigrazioni, nella seconda metà dell’Ottocento fino ai primi del Novecento, era qui che viveva la maggior parte dei migranti in quanto vi erano le principali fabbriche dove trovare lavoro. Erano talmente tanti gli italiani che ci vivevano che era soprannominata ‘Broccolino’. In ricordo degli italiani è rimasta la pizza: pare che a Brooklyn, infatti, si mangi la migliore di tutta New York.

Brooklyn è sempre stata una città cosmopolita e lo è tuttora. Fino a pochi anni fa l’intera area era off limits, non solo per i turisti ma addirittura per le forze dell’ordine; era una sorta di terra di nessuno. Poi qualcosa è cambiato, la gente del quartiere ha iniziato a reagire, motivata soprattutto dall’intervento dell’amministrazione comunale, sempre più interessata a ripulire i ‘borough’ fuori Manhattan (oltre a Brooklyn anche il Bronx, il Queens e Staten Island).

Sono tantissime le attrazioni di Brooklyn. Innanzitutto il quartiere è a sua volta diviso in tanti quartieri, ciascuno con la sua particolarità.
Williamsburg e Greenpoint, due zone confinanti tra loro, sono quelle più hipster, con negozi vintage, boutique e sale concerti. E’ soprannominata ‘piccola Berlino’ per via dei giovani artisti e musicisti che la frequentano.


Dumbo, acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass, è il quartiere più artistico e si trova proprio tra il Manhattan Bridge e il Brooklyn Bridge. A Dumbo si respira un’aria da vecchia città industriale, con le strade di ciottoli e gli edifici che una volta erano zuccherifici e fonderie di ferro e ottone. Vecchi magazzini, ex cartiere ecc oggi sono diventati laboratori, loft in cui allestire teatri di posa, spazi fotografici, mostre, happening, performance, sfilate. Da zona bohémienne si è trasformata in zona cool.
Tutto il quartiere di Prospect Heights è molto residenziale ed è famoso per le brownstone, le case di mattoni scuri dove ormai vivono i vip. Da Woody Allen a Barbra Streisand, da Mike Tyson a John Turturro, sono in tanti ad abitare qui.

Bushwick è famoso per la street art. Il quartiere, chiamato Bushwick Collective, ha interi edifici ricoperti di meravigliosi murales. E’ una sorta di esposizione permanente di graffiti.

Infine c’è la zona di Coney Island, dove ci sono lunghe spiagge frequentate tutto l’anno, ma che si popolano soprattutto d’estate grazie anche ai suoi luna park.

Da non perdere a Brooklyn:
Andare a Brooklyn Bridge Park per godere della migliore vista sui grattacieli di Manhattan. Qui si scattano le più belle foto di New York City, a qualunque ora del giorno e della notte. Il gigantesco parco di 34 ettari ha riqualificato tutta una parte post industriale del lungofiume con tanto verde e una bellissima passeggiata, la Esplanade.
Recarsi a Manhattan a piedi attraversando il ponte di Brooklyn (ci si arriva anche con i ponti di Williamsburg e di Manhattan) sull’East River. Le corsie centrali del ponte sono per metà pedonali e per metà pista ciclabile. E’ lungo solo 1.825 metri ed è una delle più belle passeggiate che si possano fare a New York se non volete prendere la metropolitana.


Passeggiare sul lungomare di Coney Island, nella zona meridionale di Brooklyn. Coney Island è conosciuta per le spiagge e per i luna park. Qui alla fine ‘800 è stato inventato l’hot dog, quindi bisogna assolutamente assaggiare quello vero.


Andare al Brooklyn Flea Market, il grande mercato delle pulci che si svolge ogni weekend. Si curiosa tra le centinaia di bancarelle e si può spizzicare qualcosa negli stand gastronomici. Il mercato dura tutto il giorno e d’inverno si tiene al chiuso, all’interno dell’Industry City, mentre con la bella stagione le bancarelle si spostano all’aperto nel cortile della Bishop Loughlin Memorial High School.

Con l’arrivo della primavera a Brooklyn si può girare in bicicletta. Oltre mille chilometri di percorsi ciclabili per scoprire la Grande Mela in modo slow. Si può attraversare il ponte di Verrazzano che unisce Brooklyn a Staten Island. Si può noleggiare la bicicletta nei punti di bike sharing del servizio Citi Bike. Costa 9,95 dollari per 24 ore oppure 25 dollari per 7 giorni. A New York ci sono regole ben precise per i ciclisti ed è obbligatorio osservarle.

Andare ad assistere a una partita di basket dei Brooklyn Nets, una delle squadre di pallacanestro che militano nel massimo campionato professionistico statunitense, l’NBA, al Barclays Center. Vale la pena anche solo per partecipare al tifo per la squadra. Quando non ci sono incontri sportivi, questo edificio viene usato per i concerti. Al Barclays si esibiscono Bruce Springsteen, Rihanna, i Duran Duran e altri big della musica, date un’occhiata al calendario degli eventi quando siete in città.

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