Nelson Mandela: tappa a Qunu, il villaggio dove è cresciuto Madiba

Qunu è rimasto tale e quale com’era ai tempi di Madiba: cosa fare e vedere per ripercorrere le orme di Mandela

Pubblicato: 30 Aprile 2019 12:45Aggiornato: 30 aprile 2019 12:53

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Per comprendere veramente l’importanza che la figura di Nelson Mandela ha avuto per il Sudafrica e per tutto il continente africano è fondamentale visitare il villaggio dove ha vissuto da bambino.

Qunu è rimasto tale e quale com’era ai tempi di Madiba – il soprannome con cui in Africa viene chiamato l’uomo simbolo dell’apartheid. Pochi sono i turisti che lo visitano. Si anima soltanto un giorno all’anno: il 18 luglio, data in cui ricorre la nascita di Mandela.

Il villaggio di Qunu non è di strada, bisogna andarci apposta e guidare per circa tre ore. Si trova nell’immediato entroterra di East London, nel Western Cape, a metà strada tra Durbane Port Elizabeth, nascosto tra le colline.

Fonte: Wikimedia Commons
Il villaggio di Qunu

Poche le case che spuntano qua e là nel villaggio, circondate da prati rinsecchiti dove le capre brucano quel che resta dell’erba. Alcune sono di muratura e hanno la forma rotonda, tipica della case contadine sudafricane, altre ancora sono fatte di latta, molte però sono colorate e tutto sommato allegre. La strada principale è asfaltata ma non appena ci si addentra tra le casette è tutto uno sterrato unico. Un villaggio rurale, insomma.

Pochi anche gli abitanti, meno di 300, molti dei quali discendenti di Mandela. C’è ancora un capo clan che prende le decisioni per tutta la comunità.

La maggior parte della popolazione di Qunu vive di agricoltura, ma negli ultimi anni qualcuno ha aperto un’attività turistica: nelle case private – specie in quelle rotonde – sono stati aperti piccoli home restaurant e bed and breakfast. In quest’ultimo caso, spesso c’è un solo letto disponibile.

Fonte: Wikimedia Commons
Case tipiche a Qunu

Con l’arrivo d turisti curiosi molti degli abitanti stanno aprendo le loro case agli ospiti e non è detto che tra qualche anno non sorga anche qualche hotel.

Per chi desidera ripercorrere le orme di Madiba, oltre a “respirare” la sua presenza ovunque, si può anche visitare il museo aperto il Nelson Madela Museum, un bellissimo edificio nuovo di zecca costruito in cima alla collina. Da qui viene organizzato dall’unica guida ufficiale un tour del villaggio e dei luoghi simbolo, come la scuola elementare frequentata dal piccolo Nelson, la pietra da cui amava farsi scivolare impiegando un semplice cartone – tutti i turisti vogliono provarci! – fino alla casa (una bella villa di muratura) dove si è ritirato e che si trova al confine con il vicino villaggio di Mvezo.

Il Nelson Madela Museum

In realtà Mandela è nato a Mvezo, ma si spostò a Qunu con la famiglia. Vi tornò dopo 27 anni trascorsi chiuso nelle prigioni sudafricane, prima a Johannesburg, poi a Robben Island, di fronte a Cape Town, e infine nel carcere di Drakenstein.

Per chi desidera ripercorrere le orme di colui che è stato Premio Nobel per la Pace, Presidente del Sudafrica e simbolo mondiale dell’uguaglianza razziale, una deviazione a Qunu vale davvero il viaggio.

La casa di Nelson Mandela

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