Avete mai sentito parlare di città strane e curiose? Oggi ne scopriamo qualcuna: la prima è il villaggio berbero di Matmata (nella foto), situato alle porte del deserto del Sahara, in Tunisia. La sua architettura troglodita, con abitazioni scavate sul fianco di una collina, ha affascinato milioni di persone: la città è stata infatti scelta come set di uno dei film della saga di Guerre Stellari, richiamando così molti turisti.
Considerata la città più stretta del mondo, Yanjin si trova in Cina ed è incastonata tra il fianco di alcune ripide montagne e il corso del fiume Nanxi, in una valle quasi claustrofobica. La maggior parte delle case è costruita su pilastri di cemento che le proteggono dalle inondazioni. Vista la sua posizione, è molto difficile da raggiungere ed è per questo poco frequentata dai turisti.
Ecco un'altra città sull'acqua: stavolta si tratta di Ganvie, villaggio palafitticolo del Benin, che per via delle sue caratteristiche è stato soprannominato la "Venezia dell'Africa". Le sue capanne di bambù sono infatti costruite sul lago Nokoue, e i suoi abitanti si spostano solamente in canoa. Il villaggio è oggi protetto dall'Unesco, per il suo fascino paesaggistico unico al mondo.
Longyearbyen è la città in cui è "vietato" morire: si trova in Norvegia, ed è anche l'insediamento abitato più settentrionale al mondo, nonché il luogo in cui il sole non sorge per ben quattro mesi. Viste le sue condizioni climatiche estreme, che impediscono la normale decomposizione dei corpi, il governo ha impedito ai cittadini di effettuare sepolture nel cimitero locale - chi muore in città, deve essere trasferito altrove.
In Russia c'è una città che sembra quasi un gigantesco parco giochi. Si tratta di Elista, conosciuta anche come la "città degli scacchi": ospita infatti un'area interamente dedicata a questa attività, inclusa una scacchiera gigantesca stampata sul pavimento. Questa sua peculiarità sarebbe dovuta all'oligarca Kirsan Ilyumzhinov, che ha dichiarato di essere stato rapito dagli alieni per diffondere l'amore per gli scacchi.
Una baraccopoli indonesiana si è letteralmente trasformata in un villaggio arcobaleno, attirando l'attenzione di moltissimi curiosi: si chiama Kampung Pelangi, un centro abitato costituito da case vecchie e diroccate, che sono state ora riverniciate in mille colori brillanti per diventare una vera e propria attrazione turistica. Missione riuscita, a giudicare dal risultato.
La Rinconada è la città più alta del mondo, situata a circa 5.100 metri di quota ai piedi di un ghiacciaio delle Ande peruviane. Qui le condizioni di vita sono terrificanti: a parte il clima rigido, non esistono rete elettrica e sistema fognario, l'unica fonte di acqua "potabile" è un lago contaminato dal mercurio e i cittadini vivono in mezzo ai rifiuti, non esistendo un punto di smaltimento.
E a proposito di spazzatura, eccoci a Manshiyat Nasser: non è una vera e propria città, bensì un quartiere de Il Cairo (che tuttavia conta, da solo, oltre 200mila abitanti). La sua popolazione vive letteralmente di rifiuti, che i cittadini raccolgono e riciclano come fonte primaria di sostentamento. Non è dunque difficile vedere le strade e i marciapiedi ricoperti di immondizia di ogni genere.
In Australia c'è una cittadina dove fa davvero tanto caldo: si chiama Coober Pedy, e qui le temperature arrivano tranquillamente sopra i 40°C durante tutta la stagione estiva. Il paesaggio è polveroso e dominato dal colore rosso dell'arenaria, ma ospita comunque quasi 3.500 persone. I suoi abitanti vivono principalmente in rifugi sotterranei, dove sono stati costruiti persino negozi, musei, chiese e alberghi.
Infine, andiamo alla scoperta di una città interamente azzurra: si chiama Chefchaouen e si trova in Marocco, ai piedi delle montagne del Rif. Non è certo l'unica al mondo ad avere le sue case quasi interamente colorate di blu (ne abbiamo un esempio anche in Italia), ma è forse la più affascinante. Immergersi tra le sue viuzze significa quasi ammirare un mondo sottomarino.