E’ proprio sulla rampa dello scalone che, allo scoccare della mezzanotte, prima che l’incantesimo svanisse, la fanciulla perse la scarpetta di cristallo.
Basile, che visse nella metà del 1500, era campano – per la precisione, di Giugliano, a pochi chilometri da Napoli – e fu il primo a utilizzare la fiaba come forma di espressione popolare che lui chiamava ‘lo trattenimento de peccerille’ (il divertimento dei bambini).
Visse molti anni nel capoluogo e conosceva bene la città e gli edifici più celebri, tanto da prendere ispirazione per le sue fiabe, come nel caso del Palazzo Reale.