Non prestare la giusta attenzione al cibo, quando siamo in viaggio, è un errore che non dovremmo mai commettere. Perché sono proprio le tradizioni gastronomiche locali a conservare l’anima più vera e autentica di un territorio. E questo non vale solo per quei viaggi che ci trasportano in culture affascinanti e diversissime da quelle che conosciamo, ma anche per quelli che facciamo all’interno del Belpaese.
Il territorio italiano intero, infatti, è ricco di tradizioni gastronomiche invidiate e imitate da tutto il mondo, le stesse che rappresentano un vero e proprio patrimonio per l’umanità che non deve essere per forza conosciuto a tavola, ma anche in strada.
Lo street food, infatti, viene venduto e consumato in strada, come il nome stesso suggerisce ed è particolarmente apprezzato dai cittadini e dai turisti di tutto il mondo che scelgono l’Italia come destinazione del loro viaggio. Da nord a sud del nostro stivale la proposta è variegata e saporita, ed è capace di soddisfare anche i palati più esigenti. E voi, avete già assaggiato tutte le prelibatezze tipiche delle regioni d’Italia?
Tra Cesena, Forlì, Rimini e la costa Adriatica, le piadaiole deliziano viaggiatori, cittadini e passanti con le piadine autentiche della tradizione servite lungo i numerosi chioschi della strada. A Firenze, invece, ad attirare l’attenzione dei più affamati è il covaccino, la tipica schiacciata toscana da farcire con ingredienti a km 0.
Chi raggiunge Roma e i suoi castelli non può non ordinare il caratteristico panino con la porchetta nelle botteghe o nei furgoncini in strada. L’alternativa in città, invece, è data dal trapizzino: una via di mezzo tra una pizza e un tramezzino che sta facendo impazzire tutti gli amanti dello street food.
Ci spostiamo ora a Napoli, al cospetto della regina dello street food, perché è sua la tradizione del cuoppo di fritture: panzarotti, frittatine di pasta, zeppole e frittura di pesce. Nel capoluogo campano si ingrassa, ma tanto vale farlo bene. Ecco perché ai cibi già suggeriti, va aggiunta anche la pizza fritta.
A Palermo, invece, troviamo il Pani ca’ Meusa, uno dei piatti tradizionali dell’intera cucina siciliana insieme alle panelle, e che affonda le sue radici nel lontano 1100. Nato come cibo povero, questo panino servito con milza è diventato un vero must dello street food in Italiano.
Non solo piatti salati, però. Lo street food italiano vanta anche una proposta rinfrescante, dolce e non priva di calorie. Stiamo parlando della granita messinese, un dolce freddo al cucchiaio che in estate può sostituire anche i pasti. La si trova su api e furgoni in giro per la città di Messina e su tutto il territorio regionale.