La Valle d’Aosta è una Regione ricca di panorami mozzafiato, dove la natura dona un senso di pace e di benessere che avvolge i visitatori, regalando colori e sensazioni uniche. Tra questi luoghi ameni, la Riserva naturale del Lago di Villa offre uno spettacolare itinerario per addentrarsi tra boschi molto suggestivi permettendo di visitare e godere di questo luogo incantevole, dove trovare il relax, seguendo i ritmi della natura.
Il Lago di Villa in Val d’Ayas
Il cuore della riserva, che si trova nel Comune di Challad-Saint-Victor, nella bassa Val d’Ayas, è il piccolo Lago di Villa, circondato da una conca boscosa di origine glaciale, circondata da dirupi, con le acque che variano dal grigio al verde. Il contrasto tra la vegetazione di tipo palustre, con un grande canneto tutt’intorno, e l’ambiente montano è unico nella Regione. Questo splendido scorcio della natura rappresenta l’habitat ideale di specie botaniche e di animali unici per la Valle d’Aosta. E il luogo, insieme al contesto in cui si trova, è talmente unico nel suo genere da essersi aggiudicato l’importantissimo premio come “Meraviglia italiana“.
La ricca vegetazione comprende boschi di pino silvestre, roverella, castagno, saliconi, betulle, larici, mentre nei prati si può godere di un’incredibile varietà di fiori, fra cui delle rare orchidee che in estate stupiscono con la loro splendida fioritura. Nelle sue acque cresce la meravigliosa Ninfea bianca. Il lago e le zone limitrofe offrono riparo e cibo a molti mammiferi. Qui, infatti, è facile incontrare la volpe, lo scoiattolo o i piccoli roditori e gli uccelli come la poiana, la ghiandaia, il picchio e il gufo.
La leggenda del Lago di Villa
Si dice che nel fondale delle sue acque giaccia il corpo di un drago. La curiosa leggenda locale vuole, infatti, che un drago si divertisse a giocare sulle rive del lago con una palla d’oro. Lo faceva di notte, uscendo dalla propria grotta, mentre tutti dormivano. Ma una volta un contadino si svegliò e, al chiarore della Luna, vide la palla d’oro e decise che doveva essere sua. Si fece così costruire una botte per galleggiare sulle acque, facendola rivestire di chiodi acuminati. Quella notte il drago, come sempre, uscì dalla tana e, non scorgendo nulla perché la botte galleggiante non faceva alcun rumore, si mise a giocare. Giunto nei pressi della botte, però, il contadino estrasse il braccio da una feritoia e riuscì ad afferrare la palla d’oro. Il drago cercò di riprenderla ma ogni volta che ci provava si feriva con i chiodi, finché non morì. E, ora, il suo gigantesco corpo si nasconde ancora là sotto, tra sabbia, radici e canne.
Gli itinerari escursionistici
Dal Lago di Villa, prendendo leggermente quota, è possibile raggiungere il Col d’Arlaz, dove lo sguardo si apre su un panorama ampio e arioso circondato da uno scenario mozzafiato. Da qui si può seguire il corso del “ru d’Arlaz”, un canale risalente al XIV secolo, che conduce sino a Brusson, dopo aver incontrato cascate vaporose, grotte e persino un percorso salute. La riserva, che si trova a un’altitudine tra gli 800 e i 900 metri, può essere raggiunta a piedi seguendo alcuni sentieri e mulattiere o a cavallo, per circa due chilometri e mezzo dal paese di Torille, nel Comune di Verrès. Il percorso, accessibile anche alle persone diversamente abili, attraversa case nel bosco, radure – come quella di Nache -, prati e sentieri sterrati pianeggianti fino alle rive del lago. Il Lago di Villa è un’ottima meta per fare passeggiate in tutta tranquillità, lontano dalla folla e a stretto contatto con la natura.