Di un bel turchese acceso, dalle sfumature che corrono dal verde al blu. Si presenta così il lago artificiale di Valvestino, uno specchio d’acqua immerso nel cuore della riserva naturale del Parco Alto Garda Bresciano, capace di lasciare senza parole chiunque vi si trovi di fronte.
Questo posto magico, che si affaccia su ripide scogliere, ha un trascorso ricco di storia e mistero; oltre ad un’antica traccia della dominazione austriaca che riaffiora, di tanto in tanto, dalle acque di questo bacino artificiale.
Quando il lago si abbassa, infatti, mostra parte dei resti di un’antica dogana sommersa. Uno spettacolo meraviglioso che non si può mai prevedere con esattezza e che, quando accade, richiama moltissimi viaggiatori (e curiosi) nella valle altogardesana. Anche perché ogni volta che questo fenomeno accade, della dogana solitamente viene svelato solo ciò che rimane del tetto, tranne quest’anno, in cui la struttura è riemersa completamente mostrandosi fino alle fondamenta.
Di quest’antica architettura ormai è rimasto solo lo scheletro, ma il fenomeno è talmente curioso, magico e affascinante che non può lasciare indifferenti. Come la sua storia. Qui, infatti, c’era una piccola località, Lignago, dove passavano ogni giorno moltissime persone e la dogana, di proprietà austro-ungarica, veniva utilizzata per l’entrata e l’uscita delle merci verso il confine.
Questo almeno fino alla fine della Prima guerra mondiale quando poi Valvestino passò a Trento, prima di diventare bresciana negli anni Trenta. La diga, che unì il fiume Toscolano e il torrente Droanello, formando così il lago artificiale, arrivò solo negli anni Sessanta, spazzando via la dogana, un ultimo ricordo storico che, però, riaffiora nei periodi di secca, mostrandosi in tutta la sua bellezza.
E c’è anche chi la scambia per un antico castello. Del resto, ciò che rimane del tetto, eroso dall’acqua e dal tempo, può essere scambiato davvero per antichi merli di una fortezza.
Questa chicca rende Valvestino, vicino al Garda, una località fatata, perfetta meta da visitare tutto l’anno per chi ama scoprire luoghi incontaminati. Una fitta foresta separa il lago e fornisce l’habitat perfetto per una fauna selvatica composta da cervi, caprioli e altre specie.
Un meraviglioso ed affascinante territorio montano da visitare, anche nei centri abitati e nei musei locali, per scoprirne il passato e goderne il presente.