Il misterioso tempio di Dendera in Egitto

Gli Egizi conoscevano l'elettricità? Alla scoperta dei misteri del tempio di Dendera con "Freedom" di Giacobbo

Pubblicato: 24 Gennaio 2019 17:22Aggiornato: 25 Gennaio 2019 10:05

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Redazione

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Uno dei templi meglio conservati in tutto l‘Egitto è il tempio di Dendera, situato circa 2.5 chilometri a sud-est della città che in antico egizio veniva chiamata Iunet.

Proprio questo sito archeologico sarà al centro della puntata di oggi, giovedì 24 gennaio 2019, di “Freedom“, la trasmissione di Rete 4 condotta da Roberto Giacobbo giunta ormai al suo sesto appuntamento. Come sempre, il giornalista condurrà i telespettatori alla scoperta di eventi misteriosi. Nello specifico, l’attenzione in questo caso sarà rivolta al ritrovamento di un misterioso geroglifico nel tempio di Dendera, che ha fatto ipotizzare che gli antichi Egizi conoscessero già qualcosa sull’elettricità.

L’intero complesso del tempio di Dendera, circondato da un muro di mattoni a secco, copre un’area di circa 40.000 m² ed ospita cappelle, santuari e un lago sacro, oltre ad una chiesa cristiana e a due mammisi (ovvero i luoghi della rinascita).

Il tempio principale è quello dedicato alla dea Hathor, divinità egizia dea della gioia, dell’amore, della maternità e della bellezza. Sul muro d’ingresso è riprodotto il nome, scritto in geroglifico, dell’Imperatore Traiano. La decorazione dello Zodiaco del tempio di Hathor (trasferita nel 1821 in Francia ed ora esposta al Museo del Louvre di Parigi), è al centro di uno dei “misteri” che riguarda il sito archeologico di Dendera.

Il rilievo rappresenta il cielo così come era conosciuto dagli antichi egizi. La controversia principale verte sulla datazione della rappresentazione: Joseph Fourier (in base alla situazione astronomica rappresentata) datò lo Zodiaco al 2500 a.C., mentre Jean-François Champollion (decifrando nel rilievo i nomi degli imperatori romani Tiberio, Nerone, Claudio e Domiziano) attribuì la data di costruzione del tempio all’ultimo periodo della storia dell’antico Egitto.

L’altro “mistero” è legato alle cosiddette “Lampade” di Dendera. Due bassorilievi che decorano la cripta del tempio di Hathor mostrano alcune rappresentazioni simboliche del fiore di loto associato con l’immagine del serpente, tradizionalmente legato ai miti egizi della creazione. Nel 1894 però, Joseph Norman Lockyer diede un’altra interpretazione alle rappresentazioni: secondo lui, queste mostrerebbero invece lampade elettriche ad incandescenza, simili ai tubi di Crookes. In base a quanto dichiarato da Joseph Norman Lockyer, ciò sarebbe la prova delle conoscenze degli antichi egizi sull’elettricità.

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