Meravigliosa è la natura che con le sue creazioni dà vita a quelli che sono gli spettacoli più straordinari del nostro pianeta, gli stessi che ci invitano ad andare alla scoperta del mondo che abitiamo e della grande bellezza che gli appartiene.
Foreste incantate, laghi fiabeschi, sabbie bianche, deserti fioriti e colline dorate: queste sono solo alcune delle attrazioni naturali che si snodano sul nostro pianeta, le stesse che spesso sono in cima alle nostre travel wish list. Ma c’è qualcosa di ancora più straordinario da raggiungere e toccare con mano, e sono qui capolavori che nascono quando l’uomo incontra la natura.
La più alta e magistrale testimonianza di questo incontro si trova in India dove sono state create delle opere architettoniche naturali fuori dall’ordinario. Si tratta di ponti costruiti con radici di alberi che vivono e respirano, e che lasciano senza fiato.
Viaggio in India: alla scoperta dei ponti viventi
È un viaggio unico e straordinario quello che facciamo insieme oggi e che ci conduce direttamente in India. Il vasto Paese dell’Asia Meridionale è da sempre in cima alle destinazioni da raggiungere almeno una volta nella vita e il perché è facilmente intuibile.
Il territorio, tanto vasto quanto variegato, ospita alcuni dei patrimoni naturali e paesaggistici più incredibili del Pianeta, insieme a una storia che risale a oltre 5000 anni fa. Ecco perché un viaggio in India è destinato a stupire e a incantare ogni volta catturando il cuore di tutti i viaggiatori.
L’avventura di oggi ci conduce nello stato del Meghalaya, nell’India nord-orientale, tra l’Assam e il Bangladesh. È qui che è possibile scoprire, osservare e attraversare i ponti viventi, meraviglie architettoniche naturali che nascono dall’incontro dell’uomo e della natura.
Le radici degli arbusti, infatti, sono state utilizzate per costruire dei passaggi che sovrastano fiumi e burroni e che collegano i villaggi che si snodano sul territorio. Oltre a essere strategicamente funzionali, questi ponti creano visioni bellissime e surreali.
Le opere architettoniche naturali più straordinarie del pianeta
I ponti viventi in India sono stati creati dagli uomini utilizzando le radici dell’albero della gomma. Queste possono estendersi per una lunghezza di 50 metri e possono sopravvivere per secoli. Le radici sono così robuste al punto tale da poter resistere sia alle intemperie che al peso di centinaia di uomini.
Nel territorio del Meghalaya sono stati individuati e studiati circa 70 ponti e oggi questi passaggi incredibili sono considerati dei veri e propri capolavori di ingegneria naturale unici al mondo.
La costruzione dei ponti, che è simbolo del lavoro magistrale svolto dagli indigeni e dalle popolazioni del territorio, avviene piantando l’albero della gomma sulle sponde dei fiumi o sui margini dei precipizi. Quando iniziano a crescere le radici volanti, queste vengono avvolte attorno a strutture in bambù e direzionate verso la riva opposta.
La natura poi fa il suo corso. Le radici si allungano e si espandono formando una struttura sempre più forte, complessa e solida fino a trasformarsi in un passaggio che collega i villaggi e che può essere attraversato da centinaia di uomini contemporaneamente.
Per la nascita di un ponte vivente, ovviamente, possono volerci anni, ma niente è lasciato al caso. Periodicamente gli uomini del villaggio e gli indigeni del luogo si prendono cura di queste strutture affinché possano continuare a vivere.