Si innalzavano per venerare le divinità o in onore dei faraoni defunti, opere dalle geometrie sorprendenti, costruite secondo piani precisi, spesso ancora avvolti nel mistero. Dalla Turchia a Malta, passando per l'Egitto e la Grecia, scopriamo quali sono i templi più antichi e più affascinanti del mondo.
Si trova nell’area sud-est della Turchia ed è il più antico esempio di tempio in pietra mai scoperto. Unico al mondo, il sito archeologico di Göbekli Tepe ('montagna dell'ombelico' in turco) risale al Neolitico preceramico, il che lo rende ben più datato di Stonehenge e delle piramidi. Mai adibito ad area abitativa, era con molta probabilità un luogo riservato a rituali religiosi.
Situato a pochi chilometri dal centro di di Heraklion, la capitale dell'isola di Creta, il Palazzo di Cnosso fu un importante centro politico e religioso della civiltà minoica, eretto intorno al 1700 a.C. È il luogo dove, secondo la leggenda, sarebbe vissuto il leggendario Re Minosse, ed è inoltre legato ad antichi miti greci, come quello di Teseo e il Minotauro.
L'isola di Gozo ospita gli spettacolari templi di Ġgantija (si pronuncia 'gigantìa'), tra i principali siti archeologici dell'arcipelago maltese, dichiarati Patrimonio Unesco. Si stima che siano stati costruiti tra il 3600 e il 3200 a.C. Il nome deriva dalla credenza, un tempo diffusa, che questi imponenti luoghi di culto fossero stati costruiti da un'antica razza di giganti. Una leggenda nata dal fatto che alcuni dei megaliti impiegati nella loro costruzione pesano più di 50 tonnellate.
Nella necropoli di Tebe, in un luogo panoramico circondato da palme, si trova lo splendido tempio funerario costruito per il faraone Seti I, probabilmente verso la fine del suo regno, e completato dal figlio Ramses il Grande. L'edificio era dedicato anche ad altre divinità e qui sono stati rinvenuti alcuni dei rilievi più belli e dettagliati di tutto l’Egitto.
Tra i grandi e antichissimi templi d'Egitto non si può non menzionare quello di Luxor, simbolo della potenza faraonica, situato sulla riva orientale del Nilo. La sua costruzione ebbe inizio durante il regno di Amenhotep III, nel XIV secolo a.C, e ha valso alla città l'appellativo di “museo a cielo aperto più grande del mondo”. Da non perdere una visita di sera, quando, tutto illuminato, regala suggestioni ancora più intense.
Abbarbicati su un altopiano roccioso affacciato sul mare, a una distanza di circa 500 metri l'uno dall'altro, i templi megalitici di Ħaġar Qim e Mnajdra sono i siti più affascinanti e meglio conservati di Malta. Si pensa che siano stati progettati in modo da essere allineati con gli spostamenti solari, un'ipotesi che li rende ancora più misteriosi e interessanti.
Risale a 4.600 anni fa l'affascinante cerchio megalitico di Stonehenge, tra i siti archeologici più famosi al mondo. Lo si può ammirare nella pianura di Salisbury, a sud dell’Inghilterra, e per alcuni studiosi rappresenterebbe un antico osservatorio astronomico. Lo scopo misterioso di quest'opera straordinaria ha stimolato la curiosità di archeologi, scrittori di fantascienza e semplici turisti, ma ben presto è diventato anche un luogo di pellegrinaggio per molti seguaci del celtismo e di altre religioni neopagane.
Noto anche con il nome di Djeser-Djeseru, ovvero "Santo fra i Santi", il tempio funerario di Hatshepsut è situato lungo le rupi di roccia calcarea alle spalle della valle del Nilo, incastonato in uno scenario incredibilmente suggestivo. Considerato uno degli "incomparabili monumenti dell'antico Egitto", è dedicato alla divinità solare Amon-Ra ed è considerato il punto di maggior contatto tra architettura egizia e architettura classica.
Tra i templi più antichi del mondo, spiccano, infine, quelli di Tarxien, splendido complesso di quattro strutture megalitiche realizzate tra il 3600 e il 1500 a.C., scoperto per caso da alcuni agricoltori locali agli inizi del Novecento. Un patrimonio storico e culturale unico, tra i siti archeologici da vedere assolutamente a Malta.