Nel corso dei secoli, gli esseri umani hanno esplorato quasi tutti i luoghi della Terra, compresi i più remoti e segreti. Molti di questi abbiamo potuti ammirarli attraverso le fotografie o i tour virtuali che ci hanno portato persino nello spazio. Tuttavia, anche quando si potrà riprendere a viaggiare come prima, ci sono vaste aree del globo che probabilmente non visiteremo mai, scenari spettacolari ed estremamente selvaggi che finora solo in pochi hanno avuto il privilegio di raggiungere. Scopriamo insieme alcuni dei più incredibili luoghi ancora poco esplorati del nostro pianeta.
È la più grande foreste pluviale del pianeta ed è una delle aree naturali più importanti e meno conosciute della Terra. Un vero e proprio regno di biodiversità, acque dolci e sistemi idrologici, che include anche comunità indigene in isolamento volontario. Enormi parti di questo inestimabile patrimonio naturale, minacciato dalla deforestazione e dagli incendi, sono tutt'oggi ancora inesplorate, in particolare le aree lontane dai fiumi principali.
La prima cosa che viene in mente pensando alla Groenlandia è il bianco abbacinante dei ghiacci che contrasta con le case colorate dei piccoli centri abitati, gli enormi iceberg, le spettacolari aurore boreali e la sensazione di essere fuori dal mondo. Eppure, l'isola più estesa del pianeta, meravigliosa terra degli inuit, è ancora uno dei territori meno esplorati d'Europa.
Incastonata nell'Oceano Atlantico, l'arcipelago della Georgia del Sud è raggiungibile solo con 2-3 giorni di navigazione e non esistono aeroporti. L'esiguo numero di visitatori annuali è superato da oltre un milione di pinguini che risiedono qui, e da una ricchissima fauna che comprende foche, molte specie di balene e stormi di uccelli antartici che vi trovano rifugio per riprodursi.
Questo vasto altopiano di arenarie, situato nella sezione sahariana del Ciad settentrionale, è un'oasi desertica di incredibile bellezza, tra canyon, gole e stretti passaggi che regalano un paesaggio davvero spettacolare, da sembrare quasi uscito da un film di "Star Wars". Tuttavia, la visita del territorio è sconsigliata ai turisti a causa dell'aumento degli attacchi terroristici verificatosi negli ultimi anni.
La Repubblica di Sakha (o Jacuzia) è un'area remota e perennemente fredda: è qui, infatti, che si misurano le temperature più basse del mondo. Proprio per questo, vanta un'incredibile varietà di meraviglie naturali incontaminate: dagli spettacolari ghiacciai alla prima oasi del WWF Russia, fino all'eccezionale Parco naturale Pilastri della Lena, iscritto nella lista del Patrimonio dell'Umanità, con più di 40 km di rocce calcaree di straordinaria bellezza, affacciate a strapiombo sul fiume.
I tre laghi di Kolsai sono delle autentiche perle immerse nella natura incontaminata, ancora poco visitate. Stretti tra le ripide colline ricoperte di abete rosso del Küngey Alatau, danno l'illusione di trovarsi in Canada o in Svizzera, mentre si tratta di uno dei paesaggi più spettacolari del Kazakistan, caratterizzati da acque cristalline, cime verdi e pascoli, e fiumi che scorrono attraverso una foresta fitta e selvaggia.
L'Alaska ospita grandi distese di natura selvaggia che rimangono poco esplorate. Come lo splendido Parco nazionale e riserva di Wrangell-St. Elias, il più grande di tutti gli Stati Uniti (6 volte il Parco di Yellowstone). Montagne e vulcani, foreste e ghiacciai che occupano questa grossa fetta d’Alaska sono tuttora in buona parte incontaminati e protetti come Patrimonio dell’Umanità, e moltissime delle sue meraviglie sono ancora poco visitate.
Circondato dal deserto, il lago Turkana, in Kenya, è davvero un luogo remoto e affascinante. Chiamato "lago Rodolfo", in onore del principe Rodolfo d'Asburgo-Lorena, dagli esploratori Sámuel Teleki e Ludwig von Höhnel (i primi europei a raggiungerne le sponde nel 1888), è il più vasto lago desertico e alcalino al mondo. Tuttavia, poche persone, compresi i kenioti, si avventurano fin qui, a parte gli occasionali antropologi, operatori umanitari o missionari, il che rende le comunità locali tra gli insediamenti meno esplorati del continente africano.
Non sorprende che questo labirinto di pinnacoli acuminati rimanga in gran parte inesplorato. Le formazioni calcaree di tsingy del Parco Nazionale di Bemaraha offrono uno dei paesaggi più spettacolari del Madagascar e, ad eccezione di alcuni sentieri, ponti e punti panoramici, gran parte di questa meraviglia popolata dai lemuri non è stata ancora toccata dall'essere umano. Non per niente, il nome significa “il posto dove non si può camminare”.