La storia ci insegna che nel corso dei secoli l’uomo è riuscito a viaggiare con l’immaginazione più di quanto abbia fatto forse nella realtà. Del resto, perdersi in quei racconti così mitici e leggendari, fatti di scoperte ed esplorazioni è qualcosa che ancora ci emoziona e ci affascina. Ma era davvero solo finzione e fantasia umana? Alcuni storici giurerebbero di no, del resto basta pensare all’isola perduta di Atlantide che per molti oggi ha una collocazione. Volete sapere qual è? Sfogliate la gallery per partire alla scoperta delle isole perdute e mai dimenticate.
Perduta ma mai dimenticata, Atlantide è un’isola mitica descritta da Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia. Secondo i racconti del filosofo greco, questa si estendeva oltre le Colonne d’Ercole, ma sprofondò in una notte di disgrazia a causa di Poseidone. Sono molti gli storici che sostengono che Atlantide sia esistita davvero, in Andalusia.
Chiunque abbia amato il ciclo letterario legato al re Artù conosce Avalon. Questo luogo è diventato leggenda sin dalle prime apparizioni nei documenti scritti. Secondo molte persone Avalon si trova in Cornovaglia dove sono presenti altri luoghi legati alla leggenda di Artù.
L’isola di Pancaia non è stata mai ben identificata ma è apparsa nella letteratura greca antica. Ancora oggi gli studiosi si domandano se questa terra sia stata solo un espediente letterario o sia esistita davvero. Eusebio di Cesarea nel IV secolo descrive Pancaia come un’isola paradisiaca situata nell’Oceano Indiano.
Conosciuta anche come Isola delle Sette città, Antilia è un territorio leggendario localizzato nell’Oceano Atlantico occidentale. Sulle mappe del quattrocento l’isola veniva spesso rappresentata nei pressi delle Azzorre.
Ogigia è l’isola dove viveva Calipso, descritta da Omero, nella quale Ulisse restò per sette lunghi anni dopo aver affrontato le avventure durante il suo ritorno della Guerra di Troia. Secondo gli studiosi, questa isola è realmente esistita e si trovava appena fuori dallo stretto di Gibilterra.
Estotiland è l’isola che appare nel XV secolo sulla mappa di Zeno, situata a ovest dell’Oceano Atantico. Secondo le lettere scritte da Antonio Zeno, questo territorio fu scoperto da alcuni pescatori per caso mentre navigavano il territorio.
Thule appare per la prima volta nei diari di viaggio dell’esploratore Pitea che la descrive come un’isola di fuoco e di ghiaccio nella quale il sole non tramonta mai. Secondo alcuni storici questa terra altro non era che l’Islanda.
Radicata nella cultura dei Paesi Bassi durante il dominio franco è l’isola di Brittia, considerata la terra dei beati, dove finivano le anime dei morti. A parlare di questo territorio fu Procopio, che affermo che l’isola era reale e si trovava tra la Britannia e Thule.
L’isola dei Demoni è stata scoperta nel 1542 dall’avventuriero Jean-François de La Rocque de Roberval che avrebbe abbandonato la giovane Marguerite proprio su quella terra, dopo aver scoperto che la donna si era fidanzata segretamente. Dopo essere riuscita a fuggire dall’isola la giovane tornò in Francia e raccontò a tutti di quel territorio dove rimase per mesi, che per alcuni è stato identificato nell’Isola di Terranova.