In Sardegna, lungo le Strade dello zafferano

Da qualche anno è nato un itinerario turistico alla scoperta di questa meravigliosa e antica spezia che viene da Oriente

Pubblicato: 2 Novembre 2022 15:16

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Chi conosce la Sardegna, sa benissimo che tra i prodotti tipici c’è lo zafferano. E da qualche anno è nato un itinerario turistico che non è solo la scoperta di questa meravigliosa e antica spezia che viene da Oriente, ma quella di un territorio che in alcune stagioni dell’anno è davvero bello visitare.

Lo zafferano, che in Sardegna chiamano “oro rosso” (è considerato tra le spezie più costose del mondo), fiorisce in autunno ed è proprio questo il momento migliore per andare alla scoperta delle Strade dello zafferano che attraversano un territorio ricco di bellezze e di luoghi inaspettati.

Le Strade dello zafferano

Si diramano nel Centro-Sud della Sardegna, in particolare tra i Comuni di Turri, San Gavino Monreale e Villanovafranca. Nel Medio Campidano si coltiva, infatti, oltre il 60% di tutto lo zafferano italiano e questi tre paesi detengono il primato nazionale.

Proprio in questi Comuni, nel mese di novembre si svolgono eventi che hanno lo scopo di promuovere una zona dell’isola che i turisti poco conoscono, specie quando vengono d’estate e all’entroterra preferiscono le splendide spiagge del Sud, da Villasimius a Chia.

Un novembre di eventi

Nei weekend di novembre sono tantissime le iniziative a cui è possibile prendere parte. Visite guidate, musei aperti e degustazioni di prodotti enogastronomici, ma anche passeggiate libere nei Comuni e lungo le Strade dello zafferano.

A San Gavino Monreale l’appuntamento è per il 6 novembre, a Turri per il 13 e a Villanovafranca per il 20.

San Gavino Monreale, uno dei paesi con la maggiore produzione di zafferano, è conosciuto anche per essere il paese dei murales. Si può quindi visitare liberamente facendosi condurre dalle immagini dipinte sulle facciate delle case. In occasione dell’evento, si potrà anche salire a bordo di una mongolfiera per ammirare il paese e il territorio dall’alto.

Il piccolo paese di Turri, invece, è popolato da poco più di 400 abitanti. Il suo delizioso centro storico è fatto di tipiche case a corte, circondate da alti muri, con davanti ampi cortili e alle spalle piccoli orti familiari. Solitamente si affacciano sulle vie con grandi portali, alcuni risalenti all’Ottocento. Perdersi tra i vicoli ammirando le antiche case e la seicentesca Chiesa di San Sebastiano è sicuramente come un balzo indietro nel tempo.

Infine, Villanovafranca, un paese leggermente in collina, famoso anch’esso per lo zafferano. Molti turisti lo conoscono perché nel suo territorio sono stati ritrovati importanti resti di nuraghi, tra cui l’unico altare intatto della prima Età del Ferro ritrovato nel nuraghe Su Mulinu. Il paese ospita infatti il Museo archeologico Su Mulinu.

Laboratori del gusto e del sapere, visite ai campi di zafferano e a suggestive case antiche aperte al pubblico in via del tutto eccezionale completano le attività.

Il treno dello zafferano

In occasione degli eventi lungo le Strade dello zafferano della Sardegna partirà anche un treno storico speciale. Il treno partirà da Cagliari alle 9.05 e arriverà a San Gavino, in occasione della sagra dello zafferano che si tiene il 6 novembre. Il viaggio sarà a bordo di un affascinante treno storico con locomotiva diesel e carrozze degli Anni ’30 “Terrazzini”. Il loro nome è dovuto al fatto di essere caratterizzate da due terrazzini, uno aperto in testa e un altro chiuso in coda al vagone.

Queste carrozze, che un tempo erano di Prima e Terza classe, venivano utilizzate per servizi locali. L’arredamento interno è costituito da sedili di legno nella Terza classe, mentre erano ricoperti in velluto rosso nella Prima.

Giunti a San Gavino, i viaggiatori visiteranno gli stand gastronomici dove potranno gustare piatti a base di zafferano e altri prodotti tipici di San Gavino Monreale.

Per chi viaggia a bordo di questo treno, nel pomeriggio viene organizzata una visita guidata al Museo delle due fonderie situato all’interno degli ex magazzini ferroviari, un tempo snodo per la materia prima che, dalla miniera di Montevecchio, era portata allo stabilimento industriale di San Gavino Monreale per la lavorazione.

Il treno riparte alle 18.15 con arrivo previsto alla stazione di Cagliari alle 19.37.

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