Ticket d’ingresso a 5 euro per San Gregorio Armeno: la proposta di Napoli

Anche la città di Napoli prova a contrastare il problema dell'overtourism con una proposta: il ticket d'ingresso per accedere alle bellezze del centro

Pubblicato: 27 Novembre 2024 07:30

Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

L’overtourism sta diventando un rischio per molte città italiane, compresa Napoli. Soprattutto in determinati periodi, come l’estate, la città si trasforma in un mare infinito di persone che arrivano con ogni mezzo possibile, dall’aereo al treno, fino alle navi da crociera. Queste, ogni giorno, almeno durante l’alta stagione, portano in città ben 7 milioni di persone. Per avere un’idea della situazione basta camminare tra i vicoli stretti e lastricati del centro storico: essendo non abbastanza larghi per gestire il flusso di pedoni, questi ultimi si vedono costretti a fare slalom nel traffico napoletano che, come ben sappiamo, non è tranquillissimo.

Non stupisce, quindi, che anche Napoli stia iniziando a prendere spunto da altre città, in primis Venezia, per provare a trovare una soluzione che permetta sia di migliorare le condizioni di vita dei residenti, sia la fruibilità delle bellezze della città da parte dei turisti.

Ticket d’ingresso a San Gregorio Armeno: la proposta

Anche Napoli, come Venezia, si vede sempre più costretta a introdurre il ticket d’ingresso per accedere al centro storico, dai Decumani a San Gregorio Armeno, la famosa via dei presepi. Ad avanzare la proposta è stato il consigliere comunale Gennaro Esposito che, non a caso, è anche il presidente del Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli. Si tratta di una soluzione che chiunque abbia visitato la città negli ultimi anni poteva immaginare, una proposta che potrebbe ridurre l’overtourism e permettere ai residenti di vivere le loro strade senza dover combattere con la folla.

Nel dettaglio, la proposta è quella di introdurre un ticket di ingresso soprattutto nei periodi in cui è previsto un flusso maggiore di persone, come Natale e il Giubileo 2025, per poi investire i ricavati nel miglioramento dei servizi pubblici, della sicurezza, dell’igiene urbana e del patrimonio artistico e monumentale. Sempre secondo la proposta, il ticket potrebbe essere acquistato tramite un’apposita piattaforma digitale creata per gestire in modo efficace le prenotazioni e i pagamenti e che, allo stesso tempo, permetta di applicare eventuali esclusioni ed esenzioni per residenti, studenti, lavoratori e altre categorie vulnerabili.

I vantaggi per la città e il contrasto all’overtourism

È lo stesso Gennaro Esposito a raccontare che, per attraversare una via del centro storico, ha impiegato 30 minuti in quanto era impossibile muoversi a causa dell’occupazione del suolo pubblico da parte di persone che mangiavano sedute su tavoli improvvisati. Questo è solo un esempio delle diverse situazioni quotidiane che avvengono a Napoli, soprattutto in vie famose come Spaccanapoli e la zona di San Gregorio Armeno. Queste risultano talmente affollate che passeggiare è praticamente impossibile, in particolare per persone con disabilità o in altre situazioni fragili.

L’introduzione del ticket ha, quindi, diversi obiettivi: tra i più importanti citiamo la gestione dei flussi turistici nei periodi di maggiore confluenza, garantire una qualità della vita migliore ai residenti, riducendo lo stress derivante dal sovraffollamento, dall’inquinamento e dall’usura degli spazi pubblici, e incentivare un turismo più sostenibile e responsabile riducendo quello tipico giornaliero e “mordi e fuggi”.

Dell’overtourism, soprattutto quest’estate, ne abbiamo sentito parlare parecchio ed è un tema che probabilmente, noi che amiamo viaggiare, continueremo ad ascoltare per capire come muoverci e visitare i luoghi in modo diverso, per esempio in bassa stagione e attraverso esperienze autentiche a contatto con le realtà locali.

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