Anche il 2023 ha riservato numerose e sensazionali scoperte archeologiche che hanno contribuito a fare nuova luce sulla storia e a impreziosire il patrimonio culturale dell'umanità. Tra queste il ritrovamento, presso il sito archeologico del V secolo a.C. Casas del Turuñuelo, situato nel comune di Badajoz, dei resti di cinque statue di circa 2.500 anni, forse testimonianze della civiltà di Tartesso, misteriosa città protostorica ubicata probabilmente nel sud della Spagna. (Nella foto, Tempio Tartessiano di Cancho Roano).
Continua a stupire la vasta area archeologica dell'antica città di Aquileia con la scoperta più recente a cura della nuova campagna di scavo condotta da un'equipe dell'Università di Verona - Dipartimento Culture e Civiltà. Infatti, è emerso un monumentale mercato di epoca romana nell'area del Fondo ex Pasqualis, a sud della città, a conferma di quanto Aquileia sia stata un vivace centro di scambi commerciali durante l'epoca Tardoantica.
Nel Parco Archeologico del Colosseo sono tornati alla luce alcuni rarissimi mosaici, appartenenti a un'antica domus di età tardo-repubblicana, un "autentico tesoro". All'interno della sala per i banchetti, gli archeologi hanno rinvenuto uno splendido rivestimento parietale in mosaico con una complessa e variegata serie di figure, che non trova confronti con simili mosaici dell'epoca.
L'area archeologica di Vulci, l’antica città dell'Etruria nella Maremma laziale in provincia di Viterbo, ha stupito tutti con l''eccezionale scoperta di una tomba intatta, la cosiddetta "Tomba 58", a doppia camera. La camera A, aperta il 27 ottobre 2023, ha restituito un tesoro composto da vasi in bucchero e in ceramica etrusco-corinzia, manufatti in bronzo, olle e pithoi in impasto, e anfore di epoca etrusca.
Nel suggestivo Parco Archeologico di Selinunte, in provincia di Trapani, durante semplici lavori di disboscamento e manutenzione del Vallone del Gorgo Cottone, sono emersi dal suolo quattro filari di blocchi di circa 1,80 metri e una struttura di 15 metri. Secondo gli archeologi, la posizione della costruzione potrebbe indicare un collegamento con il traffico navale del porto orientale ma è ancora tutto da approfondire.
Nuove importanti testimonianze della civiltà etrusca sono tornate alla luce alla Necropoli di Crocifisso del Tufo, provincia di Orvieto, durante un progetto di valorizzazione e recupero del sito. Si tratta di dodici antichi cimeli, tra cui alcuni "buccheri", ceramiche nere, lucide e sottili impiegate per realizzare vasi, e pezzi di calici in ferro, risalenti al 500 a.C.
Non finisce mai di sorprendere anche l'area marina protetta del Parco Sommerso di Baia all'interno del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Napoli. Infatti, sul fondale è riapparso un pavimento realizzato in un vano di oltre 50 metri quadri, forse appartenente a un'importante stanza del noto complesso termale.
Al largo delle coste della Croazia, nella baia di Soline, si cela un villaggio sommerso ormai da millenni, scoperto un paio d'anni fa da due docenti universitari. A maggio 2023, la missione per trovare nuovi reperti ha permesso di rinvenire una strada, lastricata in pietra, a circa 5 metri di profondità, che, probabilmente, collegava l'insediamento con l'isola di Korčula.
A Dendera, antica città egizia celebre per il tempio greco-romano della dea Hathor, una missione ha scoperto una struttura romana su due livelli con una vasca di stoccaggio dell'acqua. E, durante le operazioni di pulizia, ecco apparire la statua di una sfinge che sorride, preziosissimo reperto con il volto dell'imperatore romano Claudio e una decorazione a forma di serpente sulla fronte, simbolo di regalità.
A due passi da Spalato, presso l'antica città romana di Salona, gli archeologi hanno scoperto, al di fuori di quello che era considerato il "limite della città", alcuni bastioni che si estendono fino alla zona sud dell'attuale Solin. All'interno di questa "piccola cittadina", dovevano trovarsi anche le grandi terme, un convento e la porta meridionale d'accesso.