Molti sentendo il nome di Fort Boyard ricorderanno il celebre show televisivo ma oggi la fortezza sognata dal Re Sole è in pericolo: per poterla preservare sono necessari 37 milioni di euro per intervenire con un’opera di restauro. La struttura, immaginata da Luigi XIV ma portata a compimento solo due secoli più tardi da Napoleone, è l’icona di un’impresa umana che ha voluto sfidare la potenza dell’Atlantico. A renderla famosa ai più è stato un programma televisivo che ha raggiunto ben 40 Paesi.
Indice
Alla scoperta di Fort Boyard
Fort Boyard si trova sulle coste occidentali francesi e più precisamente nello stretto di Pertuis d’Antioche. Viene nominato in prima battuta dal Re Sole che lo desiderava tanto. Un sogno incompiuto però, che ha visto i suoi natali solo alcuni anni più tardi grazie a Napoleone Bonaparte che lo ha costruito per proteggere la costa. L’imponente costruzione nata come fortezza militare è stata poi utilizzata come icona di un programma TV ma oggi ha bisogno di interventi di restauro importanti. Si trova proprio tra le due isolette di Oléron e Aix e sembra quasi spuntare dalle acque con una struttura austera e pareti stondate arricchite da pochissime aperture: dopotutto si trattava di un’opera militare e doveva essere inespugnabile.
Fort Boyard protagonista in TV
È stato dichiarato ufficialmente monumento nazionale negli anni Cinquanta, ma oggi Fort Boyard si può ammirare solamente dal mare con il suo inconfondibile profilo, oppure dall’alto attraverso alcune escursioni in elicottero. Nessuno ha modo di visitarlo, o almeno per il momento, poiché i piani prevedono anche la possibilità di riaprire al pubblico in piccoli gruppi. La fama dell’opera architettonica si deve all’omonimo programma TV lanciato in Francia nel 1990 e che ha contato nel tempo oltre 1500 episodi. Trasmesso poi tra Regno Unito, Canada e altri 40 Paesi ha persino avuto un tentativo di adattamento in Italia sotto la conduzione di Paolo Bonolis ma senza successo. Il gioco prevedeva la sfida tra squadre: i concorrenti affrontavano enigmi, giochi di strategie e prove fisiche racimolando punti per poi conquistare il tesoro custodito proprio all’interno del forte.
Il piano per salvarlo e trasformarlo in un’attrazione turistica
Cosa è stato pensato per salvarlo? È partita ufficialmente una raccolta fondi per intervenire a tutela di Fort Boyard. L’opera che ha sfidato l’Oceano Atlantico con coraggio in un tratto selvaggio che si estende dal confine con la Spagna fino alle punte del Pointe du Van e del Pointe du Raz in Bretagna a largo delle coste tra Bordeaux e Brest.
A parlare in una nota ufficiale è Ghislaine Guillen, codirettrice del progetto “Save Fort Boyard” e rappresentante del consiglio dipartimentale. La sua voce ha evidenziato la necessità di 36,6 milioni di euro per portare a termine i lavori di restauro di cui tre quarti hanno già una copertura garantita dal finanziamento da parte della Charente Marittima. Mancano all’appello 9 milioni di euro che si spera di raggiungere attraverso donazioni pubbliche e private.
I lavori includono la messa in sicurezza della struttura e hanno come obiettivo accogliere piccoli gruppi di visitatori. Il tempo della ristrutturazione potrebbe comprendere diversi anni, portando a termine il tutto entro il 2028. Se si dovesse superare il tetto minimo tramite raccolta fondi, i soldi verranno investiti per consolidare le pietre e riparare le crepe.