Dopo il successo di Expo Dubai 2020, al posto dei padiglioni dell’esposizione universale della città,nascerà un huovo quartiere completamente green: un luogo multispazio, con attività commerciali, uffici, zone verdi, aree residenziali e mezzi di trasporto tutti pensati in ottica eco-sostenibile e vicini alle esigenze della gente.
Spenti i riflettori nei 192 padiglioni, si riaccendono quelli di una nuova città nella città.
Il futuro dopo Dubai Expo 2020
L’Expo 2020 di Dubai è stata un successo, nonostante il periodo di emergenza globale, si è andati oltre le aspettative. Ora i riflettori si spengono ed è tempo di tirare le fila di un progetto maestoso: 182 giorni di permanenza dei 192 padiglioni nel sito espositivo visitati da 24.102.967 persone da tutto il mondo (un visitatore su tre dall’estero) e 178 Paesi registrati, ai quali si aggiungono panel, conferenze e live online con 200milioni di visite, e 35.000 eventi. Tutto è stato improntato sul grande tema di attualità mondiale: la sostenibilità come mezzo per salvare il pianeta. Proprio su queste basi nascerà il futuro di Dubai Expo 2020, ossia: Dubai District 2020.
Il nuovo distretto urbano di Dubai sarà sostenibile
Parola d’ordine: riconversione. Della gigantesca area destinata all’esposizione universale di Dubai 2020, ben l’80% di tutto il materiale edificato per l’esposizione sarà riconvertito e riutilizzato per la creazione di Dubai District 2020, il nuovo e dinamico quartiere della città, pensato per essere un ulteriore volano del già crescente sviluppo turistico ed economico della regione e dell’Emirato in particolare. Qui sorgerà una piccola città sostenibile e innovativa, un quartiere dove il verde e le misure green conviveranno con intelligenza artificiale, Big Data, Internet delle Cose (IoT) e la Blockchain.
Uffici, coworking, aree residenziali, negozi, spazi per lo sport outdoor come piste da corsa e ciclabili alzeranno l’asticella della qualità della vita del nuovo distretto che sarà interamente pedonale e con una presenza di mezzi a motore ridotta al minimo, incentivando la mobilità sostenibile. I trasporti pubblici, invece, saranno automatizzati. Tre autostrade principali collegheranno il centro di Dubai con il distretto, mentre una metropolitana di nuova realizzazione, la Route 2020, sarà il mezzo che dal Distretto 2020 porterà alle principali attrazioni di Dubai.
Dubai non si ferma mai
Una città che non sta mai ferma, che è in costante sviluppo e dove non si fa in tempo a vistare una nuova attrazione che subito ne nasce un’altra. Abbiamo appena visitao il Museo del futuro che è stato da poco inaugurato nel Financial District e che è già divenuto la nuova icona di Dubai.
Poco prima era stata inaugurata The View at The Palm, una terrazza panoramica al 52° piano di The Palm Tower che, dai suoi 240 metri, offre un incredibile panorama a 360 gradi di Palm Jumeirah, l’isola a forma di palma, oltre a una splendida vista sul Golfo Arabico e sullo skyline di Dubai.
Expo 2020: a Dubai un successo tutto italiano
I numeri del Padiglione Italia consegnano una fotografia molto positiva della partecipazione a Dubai Expo 2020. In sei mesi, negli spazi del tricolore che hanno visto passare oltre 1,6 milioni visitatori da tutto il mondo, si sono tenuti più di 180 eventi culturali e sportivi. Sono state 16 le regioni italiane presenti con le proprie eccellenze accumunate dal filo conduttore: “La Bellezza unisce le persone”, e della ricerca scientifica e accademica, che è stata il fulcro della partecipazione italiana a Dubai.
Al termine di Expo 2020, il Padiglione Italiano è stato premiato con due riconoscimenti che hanno sottolineato il prestigio della compagine italiana a Dubai: miglior Padiglione agli UAE Innovates Awards, conferito al progetto più innovativo nella categoria “Best innovation that achieves sustainability” e un terzo posto nei premi del Bureau International des Expositions (BIE) ossia i vertici delle Expo, come “miglior interpretazione del tema”.