Cosa sapere se vuoi organizzare un viaggio in Norvegia

La Norvegia sta riaprendo gradualmente i confini, ecco quali sono le regole da seguire

SiViaggia

Redazione

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Una buona notizia arriva dalla Norvegia dove, finalmente, cominciano a riaprire gradualmente i confini. Questo vuol dire che i viaggiatori provenienti da alcune aree europee, con un basso indice di contagio, possono ora entrare nel Paese senza sottoporsi a quarantena. 

Quali sono le regole per entrare in Norvegia

A partire dal 24 giugno, i viaggiatori residenti nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (S.E.E.) tra cui l’Italia, potranno far ingresso nel Paese senza sottoporsi ad autoisolamento, a patto che abbiano un certificato verde Covid ufficiale verificabile con un codice QR e che attesta che la persona ha completato la vaccinazione, o che ha un test negativo effettuato non oltre le 48 ore dall’arrivo, oppure che è guarito dalla patologia negli ultimi sei mesi.

La Norvegia, nei prossimi giorni, si allineerà con i colori del semaforo UE dove l’Italia, in questo momento, è quasi completamente di colore verde, ad eccezione di Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia che sono in giallo.

Inoltre, dal 5 luglio il Governo norvegese aprirà i propri confini ai viaggi da e per i paesi SEE/area Schengen e Regno Unito oltre a pochi altri Stati terzi legati allo Spazio Economico Europeo che rispondono a criteri di bassi indici di contagio e hanno una situazione epidemiologica sotto controllo.

Infine, per favorire l’individuazione e il tracciamento dei casi è obbligatorio registrare il proprio ingresso in Norvegia sul sito del Governo prima dell’arrivo. Se non ci si vuole registrare online bisogna presentare un modulo cartaceo alla polizia al controllo di frontiera.

Situazione epidemiologica in Norvegia

La Norvegia è riuscita meglio di tutti i Paesi scandinavi a controllare la diffusione del Coronavirus. Aiutata anche da una bassa densità di popolazione e la conseguente maggiore facilità nel rispettare il distanziamento, insieme al grande impegno del governo nel contact tracing, che si è rivelato vincente.

Inoltre, la Norvegia porta avanti una campagna vaccinale di successo, affiancandola alle regole già dette. Secondo i dati istituzionali, circa il 42% dei norvegesi ha ricevuto una dose di vaccino e il 28% ha completato il ciclo.

In generale in Norvegia sono state implementate poche restrizioni nel corso dell’emergenza sanitaria (con l’eccezione dell’area di Oslo e della Danimarca) a partire dall’assenza del coprifuoco.

Cosa fare al rientro in Italia

In base alla normativa italiana, gli spostamenti da/per la Norvegia sono consentiti senza necessità di motivazione. Al rientro è necessario:

La certificazione relativamente al completamento del ciclo vaccinale deve riferirsi a uno dei quattro vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali: Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Moderna, Vaxzevria, Jansen (Johnson & Johnson). Infine, le certificazioni devono essere presentate in una delle seguenti lingue: italiana, inglese, francese o spagnola.

Ricordiamo, tuttavia, che le regole sono in continuo mutamento. Per questo motivo, prima di organizzare un viaggio in Norvegia, vi invitiamo a visionare i siti istituzionali del Paese di destinazione il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

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