Il favoloso Duomo di Siena, dedicato a Santa Maria Assunta, è forse una delle chiese più belle d’Europa, e senza ombra di dubbio uno dei più prestigiosi e importanti edifici religiosi romanici-gotici che ci sono in Italia. Dall’imponente facciata in marmo bianco con decorazioni in rosso di Siena e serpentino di Prato, offre un interno straordinario dove sono gelosamente conservate opere di raro pregio, tra cui un pavimento definito da Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte italiano, come “il più bello… grande e magnifico… che mai fusse stato fatto.” Non sempre disponibile per il pubblico, tornerà finalmente visitabile durante l’estate e l’autunno di quest’anno.
Il pavimento del Duomo di Siena
Il pavimento che impreziosisce la splendida Cattedrale di Siena è frutto di un programma iniziato a partire dal Trecento e terminato nel corso dell’Ottocento. Vari artisti, infatti, nel corso dei secoli hanno trasferito le loro idee sul suolo di questa spettacolare chiesa iniziando in modo semplice, per poi raggiungere una perfezione alla quale è persino impossibile credere.
Il merito è sicuramente della maestria degli artisti, ma anche di una particolare tecnica chiamata graffito, alla quale si aggiunsero marmi colorati per dare vita alle cosiddette tarsie marmoree.
In sostanza, si tratta di un vero e proprio tesoro che potremmo definire nascosto, segreto, in quanto è possibile ammirarlo solo durante 2 finestre temporali all’anno: quando viene scoperto e reso visibile in tutta la sua incredibile perfezione.
Ma del resto non c’è da sorprendersi: questo “tappeto” di opere comprende 56 tarsie marmoree, la cui creazione ha coinvolto artisti di grande talento, come Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni e Domenico Beccafumi, oltre al celebre pittore umbro Pinturicchio.
Sappiate, inoltre, che questo favoloso pavimento è unico non solo per la tecnica utilizzata, ma anche per il messaggio delle figurazioni che sono un invito costante alla Sapienza.
Ma a prescindere dal pavimento, anche solo la chiesa viale il viaggio in quanto il suo interno è un vero scrigno di capolavori dell’arte, a partire dal pulpito di Nicola Pisano, per poi passare alla Libreria Piccolomini fatta costruire nel 1492 per custodire il ricchissimo patrimonio librario raccolto da Papa Pio II, e finendo posando gli occhi sulle otto statue bronzee che adornano i pilastri del coro e che sono opera di Domenico Beccafumi.
Quando si potrà visitare il pavimento del Duomo di Siena?
Fate partire il conto alla rovescia perché l’eccezionale pavimento del Duomo di Siena tornerà visibile al pubblico dal 27 giugno al 31 luglio 2024, e poi ancora dal 18 agosto al 16 ottobre 2024, due occasioni imperdibili e che consentiranno di fare un viaggio attraverso cinquecento anni di arte.
A disposizione dei visitatori ci sarà anche l l’itinerario completo OpaSiPass che, oltre alla visita del pavimento in cattedrale, permetterà anche l’accesso al Museo dell’Opera, alla Cripta, sotto il pavimento del Duomo, e al Battistero.
Prenotando una visita presso questa meraviglia custodita in una delle città più belle d’Italia, avrete a disposizione un’audioguida direttamente sul vostro smartphone, anche se è giusto sapere che sarà possibile richiedere pure una visita guidata.
Grazie al QR Code presente su tutto il materiale informativo, tra le altre cose, si avrà la possibilità di accedere direttamente alla cattedrale, evitando le code in biglietteria e vivendo un’esperienza indimenticabile.