Viaggi terrificanti: sulle tracce di Edgar Allan Poe

Tra genio e follia. Itinerario tra i luoghi suggestivi e spaventosi del visionario scrittore

Pubblicato: 1 Settembre 2020 13:24

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

A voler entrare nella sua mente, certo, non si può non prendere in considerazione il rischio di finire intrappolati in un viaggio tra genio e follia. Perché Edgar Allan Poe è stato esattamente questo: onirico, folle, geniale e spaventoso, così come è stata la sua vita e la sua scrittura.

Persino la sua morte è oggi un mistero non ancora svelato, lui che soltanto pochi giorni prima di scomparire, fu trovato a Baltimora in stato confusionale evocando il nome “Reynolds”, mai collegato a qualcuno che abbia fatto parte della sua vita o dei suoi romanzi.

Nessuno è riuscito a stabilire se la sua fosse solo follia o una forma suprema e sconosciuta di intelligenza, quel che è certo e che questo genio incompreso ci ha lasciato in eredità una produzione letteraria incredibile, anche se ad appassionare, forse anche di più, è stata la sua vita.

Celebri furono i suoi eccessi, i suoi deliri, gli amori e le rivalità, complici di aver ispirato gli scritti più belli di sempre tra genio, orrore e follia.

Ripercorrere quindi i luoghi della vita di Poe è diventato un obiettivo, quasi ossessivo, di viaggiatori, letterati e storici intenti ad entrare nei meandri della mente dello scrittore. E se alcuni di questi luoghi sono ancora osservabili e reali, altri, come il seminterrato del gatto nero, è meglio lasciarli all’immaginario del folle genio.

Per iniziare il nostro viaggio dobbiamo spostarci a Baltimora, esattamente al 203 di Amity street dove lo scrittore visse, dal 1832 alla fine del 1835, insieme alla zia Maria Clemm e alla famiglia di lei.

Questo piccolo appartamento fatto di mattoni, e incoronato da un lampione all’ingresso, è stato salvato dalla demolizione nel 1941 dalla Edgar Allan Poe Society di Baltimora e oggi è diventato un museo. In questa città lo scrittore fu pubblicato per la prima volta, ed è sempre qui che conobbe sua cugina Virginia, che poi sposò.

Fonte: Getty Images
La casa di Edgar Allan Poe a Baltimora – Fonte Getty Images

Baltimora è anche il luogo dove riposa adesso Poe, poco distante dalla casa museo, infatti, c’è la tomba dello scrittore, situata all’interno del cimitero Old Western Burying Ground, che riporta l’effige di un corvo. Secondo una tradizione locale, ogni anno dal 1949 un’ombrosa figura si reca in questo luogo il 19 gennaio, giorno della nascita di Edgar, per lasciare sulla lapide 3 rose e una bottiglia di cognac.

Nonostante l’importanza della città del Maryland, per entrare nella mente dello scrittore dobbiamo spostarci a Philadelphia. Nella città più grande della Pennsylvania, Poe cambiò 5 case, ma soltanto una oggi sopravvive: l’Edgar Allan Poe National Historic Site al 532 N. 7th Street. In questa casa lo scrittore visse insieme alla moglie Virginia, alla zia Maria Clemm e alla gatta Catterina.

A New York, invece, nel Bronx, troviamo il cottage bianco che Edgar Allan Poe e sua moglie affittarono per dare a Virginia, malata di tubercolosi, la possibilità di respirare la campagna che un tempo circondava l’area. La casa, fu salvata dalla demolizione negli anni del 1890 dalla Shakespeare Society e oggi è diventata un museo.

Fu qui che lo scrittore scivolò nella disperazione totale e nella solitudine, dopo la morte di Virginia. Si racconta, infatti, che Poe trascorresse le sue giornate facendo lunghe passeggiate solitarie nei boschi, fino a tornare a Baltimora per spegnersi misteriosamente.

Fonte: 123rf
Il cottage di Edgar Allan Poe – Fonte 123rf

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