“Mirage”, l’adrenalinica serie Tv Sky ambientata ad Abu Dhabi

Merito del grande successo della spy story è della location in cui è ambientata, tra grattacieli e deserto

Pubblicato: 2 Settembre 2021 15:05

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Merito del grande successo di “Mirage“, la spy story franco-tedesco-canadese in sei episodi in onda su Sky, è della location in cui è ambientata: Abu Dhabi. Se qualcuno finora era scettico riguardo questa destinazione, dopo aver seguito la serie se n’è sicuramente innamorato.

Un mix di tradizione, cultura, arte, tecnologia, architettura e modernità. Abu Dhabi è il prototipo della perfetta città del futuro, in grado di coniugare passato, presente e futuro, dove chiunque, giovane o meno giovane, trova il proprio spazio.

E le immagini che scorrono sul piccolo schermo non fanno altro che confermare questa teoria e fanno venire voglia di andare a visitare subito l’Emirato. Basta dare uno sguardo allo skyline di Abu Dhabi per restarne affascinati.

Fonte: Ufficio stampa
Panorama sull’Emirato di Abu Dhabi

Tra le città più spettacolari da ammirare per la sua architettura avveniristica un posto d’onore è riservato proprio ad Abu Dhabi, di recente nominata anche “città più sicura del mondo”. Capitale degli Emirati Arabi Uniti, è un insieme di grattacieli e di architetture che lasciano il visitatore a bocca aperta. Il Capital Gate, per esempio, è stato riconosciuto dal Guinness World Record come “l’ultima torre pendente al mondo realizzata dall’uomo”. Alto 160 metri, è di quattro volte più inclinato rispetto alla torre pendente di Suurhusen. Al suo interno, uffici e hotel a 5 stelle.

Le Eithad Towers sono tra le strutture più rappresentative dello skyline di Abu Dhabi. Un complesso di edifici formato da cinque torri che sorgono di fronte all’Emirates Palace Hotel, l’albergo più lussuoso in città, il cui atrio, racchiuso da una cupola, è il più grande del mondo. Molte scene di “Mirage” sono state girate proprio qui.

L’ufficio della protagonista, Claire Kohler, esperta di sicurezza informatica, si trova all’interno di un altro edificio molto famoso di Abu Dhabi: l’Aldar Building anche soprannominato “la Grande Conchiglia”. È il primo grattacielo al mondo di forma circolare. Costruito per ospitare il quartier generale della più grande società di sviluppo immobiliare di Abu Dhabi, si compone di tre diversi sistemi di facciata a moduli, preassemblati con un telaio in alluminio e vetrocamera di forma triangolare. A vederlo, toglie davvero il fiato.

Fonte: 123rf
L’Aldar Building di Abu Dhabi

Tra le location non poteva mancare l’iconico Louvre Abu Dhabi, il museo progettato dal pluri-premiato architetto Jean Nouvel che somiglia a un’immensa cupola galleggiante. Con i suoi 24mila metri quadrati, è il più grande museo della penisola araba.

I grattacieli moderni contrastano con la storia dell’Emirato rappresentato dall’antico porto, il Mina Dhow Harbour dove, accanto ai lussuosissimi yacht, sono attraccati i dhow, le tradizionali imbarcazioni a vela arabe, dove abita il protagonista di “Mirage”, Gabriel Taylor e dove svolge la sua attività sotto copertura di istruttore sub.

Fonte: Ufficio stampa
Il bellissimo Louvre Abu Dhabi

Altro luogo famosissimo che si trova ad Abu Dhabi e il Ferrari World, dove il figlio di Claire, Zack, va con gli amici appena conosciuti. Questo incredibile parco a tema, costruito sull’isola di Yas, è il primo al mondo a essere legato al mondo della celebre casa automobilistica. Tanti sono i suoi record, a cominciare dalla montagna russa più veloce che sia mai stata progettata (la Formula Rossa): in 5 secondi, si toccano i 240 chilometri orari. La circonferenza esterna del parco, di 2.200 metri, è la più estesa di sempre.

Impossibile visitare Abu Dhabi senza andare nel deserto, il Rub’ al-Khali Desert, la più grande distesa di sabbia del mondo dove vedere l’alba e le stelle da una tenda beduina, circondati da immense dune. Ancora ampiamente inesplorato e praticamente disabitato, persino i Beduini occupano solo le zone marginali. Le alte dune del deserto color ocra sono uno spettacolo. Proprio sotto le dune viene estratto il petrolio che ha reso l’Emirato di Abu Dhabi così ricco.

L’Emirato si è scoperto recentemente essere una destinazione green ed ecoturistica, una meta perfetta per il birdwatching, fatta di oasi, come Al Ain, sei oasi abbracciate dal deserto, Patrimonio Unesco, di spiagge come la Riserva della biosfera marina di Marawah e di isole come Sir Bani Yas, una riserva naturale che ospita gazzelle, iene e ghepardi. Chi pensa che Abu Dhabi sia una copia di Dubai deve assolutamente andarci per verificare di persona che si tratta di un luogo completamente diverso e unico al mondo.

Fonte: 123rf
Lo skyline di Abu Dhabi

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