Grand Egyptian Museum: cosa sapere per visitarlo

Il GEM del Cairo è il più grande museo al mondo dedicato a una sola civiltà, quella egizia

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Lo definirei uno dei musei più belli del mondo, non soltanto per ciò che espone (100mila pezzi di una rara bellezza e importanza storica), ma anche per la sua spettacolare architettura, per la location in cui si trova, per le costanti simbologie che rimandano all’Antico Egitto e perché è stato pensato davvero per tutti, bambini e persone con difficoltà motorie inclusi.

Ho avuto la fortuna di visitarlo prima dell’inaugurazione ufficiale che è attesa per il 1° novembre 2025, in concomitanza con il 103° anniversario della scoperta della Tomba di Tutankhamon, alla presenza di personalità del mondo politico e istituzionale internazionali. Per questo motivo, il governo egiziano ha dovuto chiudere il GEM dallo scorso 15 ottobre al fine di consentire il completamento degli ultimi preparativi e, soprattutto, la traslazione del tesoro di Tutankhamon, rimasto fino all’ultimo nel “vecchio” Museo Egizio del Cairo, che continuerà a ospitare oggetti dell’Antico Egitto, molti dei quali rimasti a impolverarsi nei magazzini finora per mancanza di spazio. Ed ecco le mie impressioni e i miei consigli per quella che non è soltanto la visita di un museo, ma un’esperienza di vita.

Il Grand Egyptian Museum, meglio conosciuto come GEM, è il più grande museo al mondo dedicato a una sola civiltà, quella egizia. Ospita manufatti che raccontano la ricchissima storia d’Egitto, dal periodo preistorico fino all’epoca romana. Dal Museo Egizio del Cairo sono già stati trasferiti al GEM i principali oggetti e le più importanti mummie (molti ricorderanno la famosa parata di mummie avvenuta in periodo di pandemia trasmessa da tutti i Tg del mondo), tranne il tesoro di Tutankhamon,  spostato solo in occasione del grand opening.

Come visitare il GEM – Grand Egyptian Museum

Il Grand Egyptian Museum è enorme, ma non temete di stancarvi perché, oltre a stupirvi passo dopo passo (l’effetto “wow” è assicurato), è anche molto facile da girare. Ci sono sale da visitare al pian terreno e sui tre piani su cui si sviluppa il museo, per un totale di 12 gallerie. Al momento, le gallerie aperte al pubblico sono 11, la dodicesima è quella riservata al tesoro del faraone Tutankhamon, che comprende circa 5400 pezzi di cui fanno parte la celebre maschera d’oro, simbolo del patrimonio archeologico egiziano, e uno dei tre sarcofagi che contenevano la mummia (la quale si trova là dove è stata rinvenuta il 4 novembre del 1922 dall’archeologo britannico Howard Carter nella tomba nella Valle dei Re), che sarà trasferito poco prima dell’inaugurazione ufficiale che avverrà appunto in autunno.

@SiViaggia - Ilaria Santi
La colossale statua di Ramsete II nella Grand Hall del GEM

Il GEM ospita collezioni permanenti, esposizioni temporanee e anche contenuti multimediali immersivi. Al pian terreno, dopo il grande ingresso con la biglietteria e il check point della sicurezza, si entra nella Grand Hall dove svetta l’imponente statua di Ramsete II alta 11 metri e portata qui dalla piana di Giza dove era stata posizionata circa vent’anni fa, spostandola a sua volta da Ramses Square, dove era rimasta per decenni dalla scoperta avvenuta nel 1820. Questa statua ha 3200 anni e pesa 83 tonnellate. E, solo lei, vale la visita al GEM.

@Ezio Cairoli
La facciata del GEM durante l’inauguraizone

Il museo è strutturato seconda una logica temporale. Pertanto, al pian terreno sono esposti i reperti relativi al periodo preistorico, predinastico (3900 – 3060 a.C.), dell’Antico regno (2700 – 2200 a.C.) e del Primo periodo intermedio (2192 – 2040 a.C.). Qui si trovano le gallerie 1, 2 e 3 rispettivamente dedicate alla Società, ai Regni e alle Credenze.

Una scalinata monumentale, che vuole rappresentare le antiche processioni dei templi egizi, conduce ai piani superiori. La Grand Staircase Gallery è una vera e propria galleria e non soltanto una scala, fiancheggiata da statue di re e faraoni, da sfingi e da circa 60 manufatti. Per salire ai piani ci sono anche dei tapis roulant e gli ascensori.

La scalinata monumentale del GEM, a fianco della quale c’è un comodo tapis roulant per salire e scendere

Al primo piano si trovano le gallerie 4, 5 e 6 con reperti del Medio regno (2055 – 1790 a.C.) e del Secondo periodo intermedio (1794 -1550 a.C.). Al secondo piano ci sono le sale 7, 8 e 9 dedicate al Nuovo regno (1550-1069 a.C.), quello in cui regnarano i faraoni più noti, come Ramsete II, uno dei più famosi e potenti, durante il cui regno l’Egitto raggiunse un periodo di grande prosperità, potere militare e splendore artistico (fu lui a far costruire Abu Simbel, con il Grande Tempio e il Piccolo Tempio dedicato alla regina Nefertari). Al terzo piano, infine, le sale 10, 11 e 12 raccontano il Terzo periodo intermedio (1070 – 656 a.C.), il Periodo tardo dell’Egitto (672 – 332 a.C.) e il periodo greco-romano (332 a.C. – 641 d.C.). Il museo è circondato da giardini tematici che rappresentano la flora dell’antico Egitto. Le mostre all’aperto e i sentieri ombreggiati permettono di interagire con l’ambiente desertico e le vicine piramidi di Giza.

@SiViaggia - Ilaria Santi
Una delle splendide sale del GEM nella piana di Giza

Il museo comprende anche un’area didattica dedicata i bambini, il Children’s Museum, con parti interattive e mostre allestite appositamente per i più piccoli. C’è anche uno dei più grandi Conservation Center al mondo, con ben 17 laboratori riservati agli studiosi. Il GEM ospita anche sale convegni e teatri e, naturalmente, un bellissimo shop, una caffetteria e spazi esterni.

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Alcuni sarcofagi in mostra al GEM

Cosa non perdere al GEM

il tesoro di Tutankhamon rappresenta il clou del museo, ma il GEM ospita comunque, tra le centinaia di migliaia di reperti, alcuni oggetti di valore inestimabile che valgono una visita. Oltre alla colossale statua di Ramsete II nella hall principale, da vedere assolutamente ci sono i tesori della regina Hetepheres I che comprendono il sarcofago di alabastro, elegantissimi mobili e gioielli e manufatti intimi che rivelano lo stile di vita e l’artigianato reale; la barca solare di Cheope fatta di legno di cedro, una delle imbarcazioni più antiche del mondo che era racchiusa in una camera ermeticamente sigillata vicino alla Grande piramide di Giza; il papiro Waziri, ritrovato nel 2023 nella necropoli di Saqqara, un importante manoscritto lungo 16 metri che contiene alcuni testi del Libro dei morti egizio.

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La barca solare di Cheope in mostra al GEM

La galleria di Tutankhamon

L’area dedicata al faraone Tutankhamon è l’ultima che è stata aperta al GEM e racconta la scoperta archeologica della tomba avvenuta nel 1922 da parte di Howard Carter e dei suoi collaboratori, sponsorizzati da Lord Carnarvon, attraverso un’entusiasmante esposizione dei reperti del “faraone d’oro”. D’oro sono infatti molti dei tesori rinvenuti nella  sua tomba e che sono in mostra qui. la famosa maschera funeraria, il trono dorato, il diadema reale, i sarcofagi rivestiti di foglie d’oro e tanti altri oggetti di vita quotidiana realizzati esclusivamente in oro massiccio.

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La celebre maschera funeraria d’oro di Tutankhamon

L’architettura del GEM

Il Grand Egyptian Museum (GEM) non è solo un punto di riferimento culturale, ma anche una moderna meraviglia architettonica che fonde simbolismo antico e design all’avanguardia. Progettato dallo studio di architettura irlandese Heneghan Peng Architects, la sua costruzione ebbe inizio nel 2005, vent’anni fa, proprio a ridosso della piana di Giza, di fronte alle piramidi. L’area occupata dall’edificio è di 480.000 metri quadrati. Concepito come un portale d’accesso all’Antico Egitto, ma già soprannominato “Tempio del XXI secolo”, è un edificio davvero imponente e bellissimo.

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La facciata esterna del Grand Egyptian Museum lunga 800 metri

I costanti richiami alle piramidi sono il fil rouge di questo spettacolare edificio, con soffitti altissimi e parti semi-aperte e arieggiate da motivi triangolari che lasciano passare luce e aria, proprio nello stile architettonico mediorientale, rendendo la struttura anche sostenibile. La lunghissima facciata che misura 800 metri, sulla quale sono stati incisi geroglifici dorati su fondo di alabastro nero, presenta anch’essa un motivo triangolare, così some le pareti dell’edificio che si stringono verso la cima, proprio come una piramide. Inoltre, l’edificio è allineato lungo un asse visivo che lo collega alla Grande Piramide di Cheope, legandolo spiritualmente e geograficamente all’antica Giza. Un lato del museo, infatti, è completamente vetrato consentendo di ammirare costantemente lo spettacolo delle piramidi di Giza, l’unica delle Sette Meraviglie del Mondo Antico ancora esistente.

@SiViaggia - Ilaria Santi
L’ampia vetrata del GEM da cui ammirare le piramidi di Giza

Sulla grande piazza esterna del museo, grande 30mila metri quadrati, proprio davanti all’ingresso principale, è stata posizionato l’Hanging Obelisk, un obelisco sospeso nel vuoto risalente alla XIX dinastia e fatto erigere da Ramesses II che si trovava a Sharqiya, nel Basso Egitto. Alto 16 metri e fatto di granito, pesa 87 tonnellate. Il motivo della sua sospensione è per consentire ai visitatori del GEM di poter ammirare il cartiglio di Ramesses II che si trova proprio alla base dell’obleisco e che è solo un’anticipazione di ciò attende il visitatore una volta entrato in questo meraviglioso museo.

Ufficio stampa
La piazza antistante il GEM con l’obelisco sospeso

Come visitare il Grand Egyptian Museum

Il GEM è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 9, il mercoledì e il sabato chiude alle 22. Le gallerie aprono alle 9 e chiudono alle 18, il sabato e il mercoledì alle 21. L’accesso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.

Quanto costa l’ingresso al Grand Egyptian Museum

I biglietti per visitare il GEM si possono acquistare esclusivamente sul sito del Grand Egyptian Museum o direttamente presso la biglietteria del museo. Il biglietto intero costa circa 22,50 euro, i bambini dai 6 ai 12 anni e gli studenti di età compresa tra i 13 e i 25 anni pagano circa 10,80 euro. Vengono organizzate anche visite guidate della durata di 90 minuti a un prezzo maggiorato (30 euro per gli adulti, la metà per i ragazzi), la prenotazione deve essere fatta online, anche se la maggior parte dei gruppi che visitano l’Egitto ha già una propria guida che li accompagna durante l’intero tour, ma per chi decidesse di venire per conto proprio al Cairo – una città che merita assolutamnete un long weekend in qualunque periodo dell’anno – c’è anche questa possibilità. All’esterno del museo c’è anche un parcheggio gratuito.

Il Grand Egyptian Museum naturalmente è l’antipasto della piana di Giza, che si può visitare prima o dopo le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino e della Sfinge. Non so quale delle due esperienze sia più emozionante.

@Ezio Cairoli
L’inaugurazione ufficiale del GEM

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