Villa Adriana a Tivoli: il capolavoro dell’imperatore Adriano

Alla scoperta di Villa Adriana a Tivoli, una delle più straordinarie testimonianze dell’architettura romana, Patrimonio UNESCO

Pubblicato: 1 Febbraio 2025 10:25

Flavia Cantini

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Immersa nel verde della campagna laziale, Villa Adriana a Tivoli è una delle più straordinarie testimonianze dell’architettura romana, un luogo che unisce grandiosità e raffinatezza, storia e mito.

Edificata per volontà dell’imperatore Adriano, è un sogno tradotto in pietra, un riflesso delle meraviglie del mondo antico, condensate in un unico complesso. Oggi, passeggiare tra le sue rovine significa tornare indietro a un’epoca di splendore, dove ogni colonna, ogni ninfeo, ogni scultura raccontano una storia di potere, cultura e fascino senza tempo.

La storia di Villa Adriana: il sogno architettonico di un imperatore

La costruzione di Villa Adriana si protrasse per circa vent’anni, dal 118 al 138 d.C., e fu concepita come un vero e proprio microcosmo dell’Impero Romano. Adriano, sovrano colto e visionario, desiderava che la sua dimora rappresentasse il meglio delle civiltà mediterranee e unisse elementi architettonici egizi, greci e romani in un’armonia senza precedenti.

La scelta della posizione non fu casuale. Il pianoro su cui sorge la villa, nella piana di Tivoli, offriva un perfetto equilibrio tra comodità e sicurezza. La vicinanza a Roma, a soli 28 chilometri, permetteva all’imperatore di mantenere il controllo sulla capitale senza rinunciare alla tranquillità e alla bellezza del paesaggio. L’abbondanza di acqua, garantita dalla vicinanza del fiume Aniene e delle numerose sorgenti della zona, assicurava il funzionamento di complessi sistemi idraulici che alimentavano fontane, ninfei e terme.

Villa Adriana si estendeva su un’area di circa 120 ettari, una città nella città, suddivisa in quattro grandi aree: gli edifici di rappresentanza e termali, il Palazzo imperiale, la residenza estiva e la zona monumentale. Non si trattava soltanto di una residenza privata, ma di una realtà che rifletteva l’idea di un mondo ideale, una sintesi architettonica delle terre visitate da Adriano nei suoi viaggi. Il Pecile riproduceva la Stoà di Atene, mentre il Canopo evocava l’Egitto, con statue e decorazioni che omaggiavano la cultura nilotica.

Il declino dell’Impero segnò l’inizio della decadenza della villa. Saccheggiata e spogliata delle sue opere più preziose, divenne una cava di materiali per le costruzioni successive. Nel Rinascimento, tuttavia, tornò al centro dell’attenzione: artisti e architetti come Raffaello e Palladio vennero qui per studiare i resti della potenza romana.

Solo alla fine del XIX secolo iniziarono i primi interventi sistematici di recupero, che proseguono ancora oggi con scavi e ricerche archeologiche.

Cosa vedere a Villa Adriana: un viaggio nell’antica Roma

Fonte: iStock
Veduta di Villa Adriana a Tivoli

Dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1999, Villa Adriana conserva ancora oggi l’incanto di un tempo e permette di ammirare le imponenti strutture e le raffinate soluzioni architettoniche che la resero inimitabile. Attualmente, l’area visitabile si estende per circa 40 ettari, tra palazzi, terme, giardini e suggestivi giochi d’acqua.

Varcato l’ingresso, si incontra un plastico ricostruttivo della villa, un’utile introduzione alla visita. Subito dopo appare il Pecile, un vasto porticato che abbracciava un giardino con una grande vasca centrale, pensato per le passeggiate dell’imperatore e della sua corte. Da qui si raggiunge la Sala dei Filosofi, probabilmente una biblioteca, e poi il celebre Teatro Marittimo, una delle strutture più affascinanti: piccolo edificio circolare, delimitato da un canale d’acqua e collegato alla terraferma da ponti mobili, era il rifugio privato di Adriano, laddove poteva ritirarsi lontano dal mondo.

Proseguendo, si incontrano le Grandi e Piccole Terme, dove sono tutt’ora visibili le sofisticate strutture di riscaldamento e le ampie sale per i bagni imperiali. Ma uno dei luoghi più scenografici è senza dubbio il Canopo, una lunga vasca d’acqua impreziosita da colonne e statue, che ricreava l’atmosfera dell’antico Egitto. Qui spicca il Serapeo, ampio ninfeo semicircolare decorato con sculture egizie e dedicato al culto di Serapide.

Di recente scoperta è l’Antinoeion, il santuario dedicato ad Antinoo, il giovane favorito di Adriano, morto in circostanze da chiarire in Egitto e divinizzato dall’imperatore. Si tratta di un’area monumentale con templi e statue, un autentico mausoleo.

Nel cuore della villa ecco poi il Palazzo Imperiale, vasto complesso con sale di rappresentanza e ambienti privati, dove cattura lo sguardo la Piazza d’Oro, il cortile porticato che doveva ospitare sontuosi banchetti. Poco distante fanno mostra di sé l’Atrio Dorico, il Peristilio di Palazzo e il Cortile delle Biblioteche, in cui sorgevano appunto due biblioteche, una latina e una greca, a testimonianza della passione di Adriano per la cultura.

Prima di concludere la visita, merita una sosta il Museo di Villa Adriana, che conserva numerosi reperti rinvenuti durante gli scavi, tra cui le celebri repliche delle Cariatidi dell’Eretteo di Atene, che un tempo decoravano il Canopo.

Informazioni utili per la visita

Orari di apertura

L’area archeologica di Villa Adriana è aperta tutti i giorni con orari variabili in base alla stagione:

L’ingresso è gratuito la prima domenica del mese e in occasione del 25 aprile, 2 giugno, e 4 novembre.

Come arrivare

Villa Adriana si trova a Tivoli, facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.

Parcheggio

È disponibile un parcheggio a pagamento nei pressi dell’ingresso del sito.

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