Alla scoperta del “balcone d’Italia”, panorama magico

Ammirare il nostro Paese da un punto di vista davvero suggestivo e unico nel suo genere: benvenuti sul "balcone d'Italia"

Pubblicato: 13 Aprile 2023 13:28

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Quanto è piacevole affacciarsi da un belvedere e ammirare un panorama che sembra uscito direttamente da un quadro? Il nostro Paese – per fortuna – è pieno di luoghi meravigliosi che permettono di scorgere paesaggi che sembrano dipinti dalle sapienti mani di un famigerato artista. Ma ne esiste uno che, dato lo spettacolo visivo che regala, è persino chiamato il “balcone d’Italia”.

Sighignola, il panorama più bello che c’è

Il posto in questione si chiama Sighignola ed è una montagna delle Prealpi Luganesi che svetta nel cieli limpidi con i suoi ben 1.320 metri di altezza. Sorge sul confine italo-svizzero, tra il comune italiano di Alta Valle Intelvi e quelli svizzeri di Arogno e Lugano. Un balcone diviso a metà, direte voi, ma la verità è che il belvedere prende vita nel nostro territorio, anche se è ovviamente possibile raggiungerlo dai versanti di entrambi i Paesi.

La meravigliosa Sighignola, infatti, rappresenta il culmine dell’altrettanto affascinante Valle Intelvi, una zona vallivola montuosa della provincia di Como che ha molto da regalare ai suoi visitatori.

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Un angolo della Valle Intelvi

Come raggiungere il “balcone d’Italia”

Per raggiungere il “balcone d’Italia” e ammirare un panorama che inevitabilmente conquista il cuore di tutti i suoi ospiti, bisogna partire da Lanzo d’Intelvi, località in cui sorge persino l’unico impianto sciistico della provincia di Como.

Da qui, se si vogliono utilizzare auto o bici, bisogna intraprendere una strada di 5,5 km che è stata costruita nel 1913 da Vittorio Bertarelli, uno dei padri fondatori del Touring Club Italiano. Ma la buona notizia è che, soprattutto durante la bella stagione, è possibile attraversare un percorso a piedi gestibile persino con i bambini.

Il tragitto è segnalato da un grande cartello e percorrendolo si arriva dritti al magnifico “balcone d’Italia” in circa 20 minuti. Una volta giunti sulla cima della Sighignola, si potrà visualizzare un piazzale detto, per l’appunto, “balcone d’Italia” dove è posto anche un cartellone che racconta la storia della funivia che da Campione d’Italia doveva portate alla Sighignola. Un progetto che, purtroppo o per foruna, è rimasto incompiuto.

Se invece vi trovate sul versante svizzero ma volete comunque raggiungere questo spettacolare belvedere, sappiate che per arrivarvi dovrete approfittare di un percorso dai profili completamente differenti rispetto a quelli che si trovano nel nostro lato.

Ma a prescindere dal versante che sceglierete, una volta arrivati sul “balcone d’Italia” al vostro cospetto avrete un paesaggio dalla bellezza così autentica che vi risulterà persino difficile descriverlo. Sotto ai vostri piedi ci sarà la placidità del Lago Ceresio, poi ancora quello di Lugano e, nelle giornate limpide, persino le infinità del Lago Maggiore.

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Parte del panorama che si può scorgere dalla Sighignola, il “balcone d’Italia”

Ma non solo: si potrà ammirare anche l’elegante città svizzera di Lugano, poi ancora le linee sinuose del Monte Rosa e quelle magnetiche del Cervino. Insomma, è un vero e proprio balcone che permette di avere una visuale davvero eccezionale e unica nel suo genere, qualcosa che difficilmente si può trovare altrove.

Sulla cima della Sighignola, tra le altre cose, svetta fiera una piccola cappella che è stata edificata in memoria degli alpini caduti durante la Prima Guerra Mondiale. E se con voi avrete dei bambini, niente paura: in prossimità della balconata è stata ricavata una zona di svago proprio per loro con alcuni giochi con cui divertirsi e un’area picnic in cui concedersi un pasto mentre si ammira un panorama di sconfinata bellezza.

Inutile sottolineare che ogni stagione è in grado di regalare panorami diversi impreziositi dai colori tipici e gli eventi atmosferici classici del periodo.

Cosa vedere presso la Valle Intelvi

Se si decide di visitare il fantastico “balcone d’Italia” non si può non approfittare di questa occasione per conoscere più a fondo le tante meraviglie che racchiude la poetica Valle Intelvi.

Tra le attrazioni più peculiari ci sono, senza ombra di dubbio, i tanti piccoli borghi. Lo stesso Lanzo d’Intelvi è una vera bomboniera che, oltre a ospitare un piccolo comprensorio d’impianti di risalita per lo sci e lo snowboard e una pista per lo sci di fondo, è puntellato anche di edifici da non perdere.

Uno di questi è il Santuario della Madonna di Loreto che al suo interno conserva un seicentesco paliotto in scagliola che raffigura la Madonna di Loreto, oggetto sacro che è rappresentato anche da una statua situata alle spalle della mensa eucaristica che, a sua volta, protegge un’ulteriore opera a cui la popolazione locale è devota.

Non da meno è Villa Turconi che sfoggia particolari decorativi di notevole interesse e una serie di simboli davvero peculiari. Tra questi non si possono non nominare il serpente e la mela di Adamo ed Eva, il melograno, il cardo e la lumaca.

Un altro borgo che vale la pena visitare presso la Valle Intelvi è Pigra, luogo in cui vivono poco più di 200 anime. Si tratta di un paesino aggrappato a una montagna dove, oltre ad ammirare un panorama da sogno, si può visitare la Chiesa Parrocchiale di Santa Margherita che custodisce alcune interessanti opere d’arte, decorazioni in stucco, tele seicentesche e settecentesche e un paliotto in scagliola risalente al XVIII secolo.

Degna di nota è anche la sua piazzetta di San Rocco dove si specchiano alcune dimore con eleganti decorazioni risalenti al Settecento.

Un altro borgo che vale la pena visitare è Claino che, come purtroppo tante altre realtà del nostro Paese, è un luogo afflitto dal fenomeno dello spopolamento. Per contrastare questa problematica, due cittadine nel 2015 hanno proposto dell’amministrazione Comunale di creare un “borgo dipinto”, tanto che oggi il visitatore ha la possibilità di ammirare una sorta di museo a cielo aperto.

Le opere sono oltre 60 e si trovano in quasi la completa lunghezza del paesino. Da visitare, inoltre, è la Chiesa parrocchiale di San Vincenzo che conserva una Pietà del 1492, i dipinti delle volte di Vincenzo de Bernardi e molto altro ancora.

Infine, salutate la Valle Intelvi e le sue meraviglie da un posto davvero speciale: la panchina gigante. Sorge in località Bolla e, grazie alla sua posizione altamente suggestiva, permette di ammirare un panorama che lascia intravedere anche i profili del Lago di Como.

La Valle Intelvi con il suo “balcone d’Italia” e le altrettante attrazioni che offre – naturali e non – è un vero angolo-capolavoro del nostro Paese.

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Il “balcone d’Italia” in autunno

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