Perché una passeggiata sull’Appia Antica è un’esperienza unica

Visitare l'iconica Regina Viarum è un'esperienza unica e incredibile da fare almeno una volta nella vita. Ecco come riscoprire la Via Appia Antica

Pubblicato: 29 Maggio 2022 09:00Aggiornato: 27 maggio 2024 13:17

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

La capitale d’Italia non finisce mai di sorprendere. Non è un caso che proprio nella città eterna giungono viaggiatori e turisti provenienti da ogni parte del mondo per scoprire le sue meraviglie antiche e moderne.

Meraviglie che si nascondo in ogni luogo di Roma, tra gli angoli, le piazze, i quartieri e anche tra le strade. Come tutti quei tesori preziosi che conserva la Via Appia Antica, una delle più importanti strade a livello nazionale dal punto di vista storico, culturale, architettonico e paesaggistico.

Percorrere l’Appia Antica, candidata alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, è un esperienza unica che tutti dovremmo vivere almeno una volta nella vita. Un viaggio nel passato che permette di rivivere fasti antichi e mai dimenticati che appartengono alla nostra storia.

Storia della Regina Viarum

La storia ci insegna che l’Appia Antica ha sempre avuto un ruolo fondamentale per gli abitanti di Roma e non solo. Costruita durante l’Impero Romano, per volere del Console Appio Claudio nel 312 a.C., è stata denominata Regina Viarum, ovvero la Regina delle strade. Del resto era suo il compito di rappresentare la città e la sua grandezza nel resto d’Italia.

La sua nascita è servita a collegare la città di Roma con il sud della nostra penisola, motivo per il quale la sua importanza è stata subito riconosciuta da tutti. A differenziarla da qualsiasi altra strada mai costruita prima non era solo la lunghezza, ma anche la presenza dei grandi blocchi di pietra che permettevano maggiore viabilità a qualsiasi mezzo e in ogni condizione climatica.

Oggi buona parte dell’antica strada non c’è più, ma restano molti tratti visibili e percorribili. Ed è lì che vi vogliamo portare per ripercorrere un pezzo della storia dell’Impero Romano attraverso le testimonianze che restano nel Parco Regionale.

Fonte: iStock
Via Appia Antica, Circo di Massenzio

Parco Archeologico dell’Appia Antica: un viaggio nel tempo

Quello che resta oggi dell’Appia Antica ha fatto sì che questa strada diventasse una delle mete più ambite e frequentate del turismo archeologico. Nel 2016, proprio per preservare e valorizzare ciò che resta della Regina Viarum, è stato istituito il Parco Archeologico dell’Appia Antica.

Partendo da Piazzale Numa Pompilio, fino alla Località Frattocchie/Santa Maria delle Mole, il parco si sviluppa per circa 16 chilometri ed è accessibile attraverso numerose porte d’ingresso che sono utilizzate come punti di partenza o di arrivo.

Il meraviglioso parco archeologico si configura come una delle aree protette urbane più grandi e importanti d’Europa, nonché un polmone verde nella capitale d’Italia. Passeggiando all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica, a piedi o in bicicletta, è possibile ammirare come archeologia e natura si siano fuse nel tempo creando un paesaggio eccezionale e mozzafiato.

Per agevolare questo viaggio nella storia dell’Antica Roma, il Parco Regionale ha suddiviso l’intera area in tre grandi sezioni che vanno da Porta Capena alla Tomba di Cecilia Metella, dalla Tomba di Cecilia Metella al Mausoleo di Casal Rotondo e dal Mausoleo di Casal Rotondo alla Loc. Frattocchie/Santa Maria delle Mole.

Chilometro dopo chilometro si palesano davanti agli occhi degli esploratori muri di cinta delle tenute suburbane, catacombe cristiane e chiese e poi, ancora, è possibile fare incontri ravvicinati con le rovine di antichi monumenti.

Lo scenario cambia improvvisamente quando si oltrepassano i confini del cuore di Roma per raggiungere i comuni di Marino e di Ciampino. I resti della cinta muraria lasciano spazio alla campagna romana che si apre a viste suggestive che raggiungono i Castelli Romani, mentre a fare da cornice ci sono le arcate degli antichi acquedotti.

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Via Appia Antica

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