Isola di Caprera, tra storia di Garibaldi e natura selvaggia della Sardegna

Caprera, rifugio selvaggio di Garibaldi, tra mare turchese e macchia profumata, regala sentieri, spiagge e panorami che sfiorano il sogno

Pubblicato:

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

L’Isola di Caprera è stata l’ultimo approdo dell’anima ribelle di Garibaldi, e anche per questo non è un luogo che ci si ferma solo a guardare. Da queste parti il vento ha l’odore della salsedine e del mirto, le rocce granitiche custodiscono storie di battaglie e silenzi, e i sentieri si aprono su panorami che sembrano rubati a un sogno mediterraneo. Passeggiare a Caprera è come muoversi tra il battito lento della natura selvaggia e l’eco lontana di un uomo che scelse di viverla fino all’ultimo giorno, facendone un rifugio, un simbolo e una promessa di libertà. Ecco cosa fare e vedere.

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