Passeggiare per le vie di Guastalla significa ritrovarsi in un passato ricco di storia e cultura: un tempo capitale di un ducato autonomo, conserva ancora oggi il fascino delle antiche corti rinascimentali e il centro storico, con il tracciato urbanistico risalente al Cinquecento, racconta le vicende di un luogo che ha giocato un ruolo chiave nelle dinamiche politiche e culturali della Pianura Padana.
La sua storia affonda le radici nell’epoca romana, quando le fertili terre alluvionali del Po favorirono la nascita delle prime comunità agricole. Il nome, però, deriva dal termine longobardo wardistall, che significa “posto di guardia”, un chiaro riferimento alla sua funzione strategica nell’VIII secolo, quando rappresentava una linea difensiva contro i Bizantini di Mantova.
Nel corso del Medioevo e del Rinascimento, Guastalla divenne un punto nevralgico per le grandi famiglie nobiliari, fino a entrare nell’orbita dei Gonzaga nel 1406. Sotto il loro dominio, infatti, acquisì prestigio, trasformandosi in un raffinato centro culturale e politico. In questo periodo furono edificati molti dei palazzi e dei monumenti che ancora oggi ne caratterizzano il panorama urbano.
Il ducato rimase sotto il controllo della famiglia Gonzaga fino alla metà del XVIII secolo, quando passò prima sotto la dominazione austriaca e poi al Ducato di Parma. Nonostante il passare dei secoli, la città ha saputo preservare il suo patrimonio artistico e architettonico, così da offrire uno scenario suggestivo dove il passato rivive tra vicoli, piazze e imponenti edifici storici.
Indice
Dove si trova Guastalla
Immersa nel cuore della Pianura Padana, Guastalla sorge lungo la riva sinistra del fiume Po, a soli 28 km da Reggio Emilia.
Al confine con la provincia di Mantova, è stata un tempo un’importante corte rinascimentale e oggi rappresenta il principale centro della Riviera del Po e della Bassa reggiana. La sua posizione strategica e il passato glorioso la rendono una meta perfetta per chi desidera vivere appieno l’atmosfera di un’antica capitale del Rinascimento.
Cosa vedere a Guastalla
Come accennato, Guastalla conserva intatto il fascino del tempo che fu, con un impianto urbanistico cinquecentesco ancora ben riconoscibile.
Camminare senza fretta lungo le sue strade significa attraversare secoli di storia, ammirando palazzi, chiese e monumenti che raccontano la grandezza della famiglia Gonzaga e l’evoluzione del centro abitato nel corso dei secoli.
Piazza Mazzini
La visita non può iniziare se non da Piazza Mazzini, l’anima di Guastalla, che con la sua forma rettangolare, è ombreggiata da maestosi edifici storici e portici che ne esaltano l’eleganza rinascimentale.
Tra le sue mura si affacciano gioielli architettonici del Cinquecento, come l’elegante Duomo, il Palazzo Ducale, oggi sede del Museo della città, e il Municipio, testimoni di un nobile passato. Al centro, la statua di Giuseppe Mazzini rende omaggio al patriota che ha contribuito all’unità d’Italia, mentre il monumento a Ferrante I Gonzaga, realizzato dal celebre Leone Leoni, aggiunge un tocco di spessore.
Lungo i lati, caffè accoglienti, ristoranti tipici e negozi invitano a una sosta, per assaporare i prodotti locali. Non solo un punto di passaggio, ma anche palcoscenico per eventi culturali, Piazza Mazzini è un luogo d’incontro e di scambio, dove la storia continua a vivere nel presente.
Palazzo Ducale
Simbolo indiscusso, il Palazzo Ducale venne costruito nel XVI secolo per volere della famiglia Gonzaga, sulle fondamenta di una precedente residenza medievale.
Il progetto iniziale fu curato da Francesco Capriani, detto il Volterra, e in seguito completato da Tommaso Filippi. Splendido esempio di architettura rinascimentale, ha ospitato illustri personaggi come il poeta Torquato Tasso e l’artista Guercino.
Oggi, è sede del Museo della Città di Guastalla, che raccoglie preziose opere d’arte e documenti storici. Le sale affrescate e i giardini regalano l’emozione un viaggio nel tempo, tra il fasto della nobiltà e la raffinatezza del Rinascimento.
Cattedrale di San Pietro
La Cattedrale di San Pietro è un capolavoro dell’architettura barocca, la cui costruzione iniziò nel 1569 per volere della famiglia Gonzaga. La facciata, realizzata nel XVIII secolo, presenta un’elegante suddivisione in due ordini: quello inferiore ospita le statue dei santi patroni Pietro e Paolo, mentre quello superiore accoglie un gruppo scultoreo con la Madonna in trono col Bambino.
L’interno, a croce latina con tre navate, è decorato con stucchi, affreschi e altari laterali che testimoniano la maestria degli artigiani dell’epoca. Una tappa di grande suggestione, capace di trasmettere la spiritualità e l’arte che caratterizzano Guastalla.
Biblioteca Maldotti
Istituita il 14 agosto 1801 per volontà del sacerdote Marcoantonio Maldotti, la Biblioteca Maldotti è un autentico scrigno di cultura.
Alla sua morte, il fondatore lasciò in eredità alla città un prezioso patrimonio librario di quasi 5000 volumi, molti dei quali di straordinario valore storico.
Con il tempo, la collezione si è arricchita di nuovi testi, manoscritti e opere d’arte, fino a rendere necessario, nel 1857, il trasferimento nella sede attuale di Corso Garibaldi. Oggi la biblioteca custodisce circa 100.000 opere, tra cui dipinti, stampe, monete, medaglie, fotografie e documenti storici di grande rilevanza.
Teatro Ruggeri
Costruito nel XVI secolo e intitolato a Ruggero Ruggeri, celebre attore nato a Guastalla, il Teatro Ruggeri è un gioiello architettonico in stile neoclassico.
L’elegante facciata e gli interni finemente decorati con affreschi e stucchi lo rendono uno degli spazi culturali più affascinanti della città. Nel corso dei secoli, è stato oggetto di svariati interventi di restauro, che ne hanno preservato la bellezza e l’importanza storica.
Ancora oggi, ospita un’intensa stagione teatrale, con spettacoli di opera, prosa e musica che richiamano artisti e spettatori da tutta la regione.
Santuario della Beata Vergine della Porta
Il Santuario della Beata Vergine della Porta custodisce un’opera di grande valore spirituale e artistico: un’immagine miracolosa della Vergine, dipinta nel 1646 da Damiano Padovani, da secoli meta di pellegrinaggio.
Tra i pochi esempi di stile barocco emiliano, prende il nome dalla vicinanza con l’antica Porta di San Francesco.
Inizialmente, l’immagine della Vergine fu collocata sulla porta sud della città come ringraziamento per il suo intervento, che secondo i fedeli aveva posto fine a una devastante epidemia. Col trascorrere del tempo, l’icona continuò a compiere miracoli, tanto che nel 1693 il Duca Vincenzo Gonzaga ordinò la costruzione del Santuario, affidando il progetto all’architetto reggiano Prospero Mattioli.
All’interno, lo sguardo si sofferma sul maestoso altare con ciborio, realizzato nel 1702 da Antonio Ferraboschi e Michele Costa, dalla Pietà dipinta del XVIII secolo e dall’affresco della Beata Vergine.
Parco del Po
Infine, per chi ama la natura e le attività all’aria aperta, il Parco del Po rappresenta un’oasi di pace e biodiversità. Lungo le sponde del grande fiume, offre sentieri per passeggiate ed escursioni in bicicletta, aree picnic e spazi per il birdwatching, grazie alla presenza di numerose specie di uccelli migratori.
Oltre a essere ideale per il relax, il parco consente di esplorare il territorio con gite in barca lungo il Po, donando panorami suggestivi e momenti di profondo contatto con la natura.