Tra le città italiane più amate dai turisti, Firenze è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove si possono contemplare capolavori architettonici e opere d’arte uniche al mondo. Il suo centro storico, dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità, racchiude le principali attrazioni di questa ammaliante culla del Rinascimento italiano, tra musei, piazze, chiese, giardini e palazzi storici di fama internazionale. Ma ci sono anche angoli insoliti e attrazioni curiose che persino i visitatori più assidui potrebbero non conoscere. Ve ne sveliamo alcuni.
In via Sant’Antonino 11, fra la stazione di Santa Maria Novella e il mercato di San Lorenzo, ci si imbatte nella curiosa facciata di quello che è stato ribattezzato Palazzo dei Cartelloni, per le grandi epigrafi in latino che vi fece apporre il matematico Vincenzo Viviani, proprietario dell'edificio, per celebrare la vita e le scoperte del proprio maestro, Galileo Galilei. Ma c'è un'altra curiosità: il palazzo sorge sul terreno che in precedenza ospitava le case della famiglia Del Giocondo. Sarebbe stato proprio Francesco di Bartolomeo Del Giocondo a commissionare a Leonardo da Vinci il ritratto di sua moglie, Madonna Lisa Gherardeschi, oggi conosciuto, appunto, come Gioconda.
Nato come percorso segreto per la famiglia de' Medici, il Corridoio Vasariano unisce gli Uffizi a Palazzo Pitti, correndo per circa un chilometro sopra Firenze e il fiume e conducendo alla scoperta della città da punti di vista sorprendenti e inattesi. Chiuso alle visite nel 2016 per ragioni di sicurezza, riaprirà al grande pubblico a partire dal 2022, e il nuovo allestimento permetterà a tutti di percorrere questa strepitosa passeggiata affacciata sul cuore del capoluogo toscano.
Affacciata sull'omonima piazza, la Chiesa di Ognissanti è una gemma poco conosciuta di Firenze, prezioso scrigno d'arte e cultura. Si trova a due passi dalla più famosa Santa Maria Novella, e forse proprio per questo passa quasi inosservata agli occhi dei turisti. Si tratta di una chiesa francescana unica nel suo genere, con gli interni riccamente decorati e la facciata barocca, nonostante le sue origini siano molto più antiche. La sua edificazione, infatti, risale alla metà del 1200 quando a Firenze si stabilì l’ordine degli Umiliati.
I fiorentini lo conoscono come “l'importuno di Michelangelo”. A destra del portone d'ingresso di Palazzo Vecchio, osservando attentamente le pietre che formano la muratura potrete scorgere il profilo di un volto umano. Narra la leggenda che questo ritratto appena abbozzato sulla facciata sia opera di Michelangelo Buonarroti. Tra le leggende che aleggiano sulla genesi del curioso schizzo, la più famosa racconta di un uomo che era solito importunare il celebre artista con domande e richieste, finché un giorno Buonarroti decise di ritrarre il volto del suo disturbatore sulla facciata del palazzo fiorentino. Secondo alcuni, invece, si tratterebbe di un autoritratto.
Appena fuori dal centro di Firenze, c'è un altro tesoro poco conosciuto da scoprire. Si tratta della splendida Villa di Montughi, eretta sull’omonimo colle e residenza di Frederick Stibbert, un ricco collezionista ed imprenditore anglo-italiano del 1800, oggi diventata casa museo. Al suo interno ospita una curiosa ed ampia collezione di armi, armature, costumi ed oggetti raccolti da Stibbert nel corso della sua vita e donati alla città. Tra le sue particolarità, spicca il parco in stile romantico all’inglese dove sorge un eccentrico tempietto egizio affacciato sul laghetto, realizzato dallo stesso Stibbert.
Era il 15 ottobre del 1612 quando il Consiglio del Convento domenicano decise di avviare un laboratorio aromatico, denominato Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella. Le ricette di Fra' Angiolo Marchissi, speziale, studioso e maestro di alchimia, sarebbero poi state esportate in tutto il mondo. Oggi è ritenuta la farmacia storica più antica di tutta Europa, essendo attiva da oltre 4 secoli, nonché uno degli esercizi commerciali più antichi in assoluto.
Tutti conoscono il giardino dell'Orticultura di Firenze. Meno nota, invece, è la parte più alta del parco, gli Orti del Parnaso, una splendida terrazza panoramica da cui si può godere di una vista spettacolare della città. Il nome del luogo deriva dalla bizzarra scultura situata all’interno di questo piccolo gioiello verde: una fontana a forma di serpente (o forse di drago) che si snoda fantasiosamente lungo una scalinata, attraverso cui è possibile raggiungere il parco e il suo famoso Tepidarium.
Caminando per le strade di Firenze potrebbe capitarvi di imbattervi in segnali stradali molto particolari. Si tratta delle opere del pittore e scultore francese Clet Abraham, in arte CLET, che dal 2006 risiede e lavora nel capoluogo toscano. La sua sticker art è un ironico intervento che permette una lettura del mondo nuova e diversa, migliorando il patrimonio visivo, in modo intelligente e divertente.
In Piazza delle Pallottole, appena oltrepassato il Duomo, ci si imbatte in un grosso masso situato accanto al portone di un palazzo. Una targhetta ricorda che quello è “i’vero Sasso di Dante”. Si narra, infatti, che il celebre poeta fosse solito sedersi lì per riposarsi durante le sue lunghe passeggiate nel centro di Firenze e osservare i lavori di costruzione della Cattedrale. Secondo la leggenda, un giorno mentre era assorto nei propri pensieri sul solito sasso, un suo conoscente passando di lì gli chiese: "Oh Dante, qual è il cibo che più ti piace?". Telegrafica fu la risposta: "L'ovo". Trascorse molto tempo, quando lo stesso tizio ripassò e, ritrovando il poeta seduto al solito posto, gli domandò: "Con che cosa?". E l'Alighieri: "Col sale".
Tra i luoghi più insoliti di Firenze c'è la splendida sinagoga, uno degli esempi più significativi in Europa dello stile esotico moresco. La sua fisionomia diversa dalle tradizionali architetture fiorentine di epoca medievale-rinascimentale e la grande cupola rivestita in rame verde risaltano nello skyline della città. Parte integrante della visita alla sinagoga è il Museo Ebraico, fondato nel 1981 e ampliato nel 2007. Allestito su due piani all’interno dell’edificio, ospita una ricca collezione di oggetti cerimoniali d’arte ebraica. Un luogo che merita senza dubbio una visita.