Il Parco Nazionale della Majella è uno dei polmoni verdi dell'Abruzzo. Anche se alcune delle sue vette superano i 2000 metri, buona parte del parco è in bassa montagna, questo dà la possibilità anche a chi non è esperto di godersi a pieno le passeggiate nella natura.
Con una facile camminata è possibile raggiungere i resti di quello che fu il Campo di detenzione e lavoro di Acquafredda dove furono detenuti circa 200 prigionieri neozelandesi e 150 africani che per mesi lavorarono nelle vicine cave di pietra. Dopo l'armistizio ci fu una rivolta dove i prigionieri imposero di essere liberati non essendo più nemici, fu concessa loro la libertà e si sparpagliarono per la Maiella per sfuggire ai tedeschi.
Nel parco della Majella c'è un cammino meraviglioso, poco turistico non troppo difficile sto parlando della Traversata della Maielletta: si parte da Bocca di Valle, a Guardiagrele e si arriva al Monastero di San Liberatore a Maiella a Serramonacesca. Anche se il percorso è lungo complessivamente 21 chilometri, è percorribile in tre giorni circa 3 ore e poco più di cammino al giorno.
Poco distante da Roccamorice si trova un luogo davvero unico: la sorgente sulfurea del Parco Lavino. Laghetti turchesi ed un fiume gelido che non ti aspetti. Seguendo il corso del fiume co una piacevole camminata si arriva ad un vecchio mulino rinascimentale.
Si pensa che la prima costruzione dell'Eremo di Santo Spirito a Majella sia anteriore all'anno 1000, incastonato sotto una falesia meravigliosa, lascia tutti a bocca aperta quando ci si arriva. Nei secoli ebbe diversi usi e ampliamenti, per visitare il suo interno è necessario pagare un biglietto d'ingresso.