Minorca: un giorno a Mahón in uno dei più grandi porti naturali del Mediterraneo

Mahón offre ai visitatori tantissime cose da vedere e da fare, tra spiagge, musei, chiese storiche, palazzi e panorami mozzafiato

Pubblicato: 6 Luglio 2024 11:30

Alfonsa Sabatino

Giornalista specializzata in Travel & Lifestyle

Sogna fin da bambina di "viaggiare per lavoro", cercando di unire al viaggio la sua passione per la scrittura e la fotografia.

Mahón, capoluogo di Minorca, è un piccolo gioiello circondato da un mare strepitoso. Sviluppata intorno ad uno dei più grandi porti naturali del Mediterraneo, la città sorprende per la sua ricchezza di storia, cultura, bellezza naturale, ma anche per la vivace vita notturna. Il centro, con un carattere dalle evidenti influenze inglesi, è un mix di architettura moderna e antica. A sud, la costa scende a picco sul mare, in scogliere alte fino a 30 metri, e proprio lì svetta la città vecchia.

Un giorno a Mahón

Cosa fare per visitare in un giorno il capoluogo di Minorca, magari durante un giorno nuvoloso o a ridosso del volo o della nave, prima di spostarsi in qualche spiaggia paradisiaca? Iniziate la vostra giornata con una passeggiata al porticciolo, ammirando gli yacht e le barche che si muovono tra le acque cristalline. Proseguite con una passeggiata in centro, e magari visitate il Museu de Menorca per conoscere la storia e la cultura dell’isola. Salite per il tramonto sulla Fortaleza de La Mola per godervi la vista panoramica sulla città e sulla costa. Concludete la giornata con una passeggiata lungo il Carreró de Ses Voltes, un caratteristico vicolo pieno di negozi e ristoranti dove potrete assaggiare qualche tapas, o in alternativa tornare sul porticciolo per la cena. Se capitate qui di martedì e sabato, sulla ex piazza d’armi alla mattina si tiene un mercato di abiti, calzature tipiche di Minorca e curiosità di vario genere.

Cosa vedere a Mahón

Nella passeggiata per il centro storico si incontrano diversi punti di interesse storico, architettonico e culturale.

Museu de Menorca

All’interno delle mura storiche di Mahón, il Museu de Menorca svela i segreti dell’isola attraverso un affascinante percorso espositivo che si snoda su tre piani. Attraversando le sue sale, potrete immergervi nella ricca storia di Minorca, dalla preistoria all’epoca medievale, grazie a una collezione di reperti archeologici di inestimabile valore. Tra i tesori più preziosi custoditi dal museo troviamo il toro di bronzo proveniente dallo scavo di Torralba d’en Salort, un’opera d’arte nuragica che risale al 1.000 a.C., e il pavimento a mosaico della basilica paleocristiana che un tempo sorgeva sull’Isola del Re, nel porto di Mahón. Ma il Museu de Menorca non si limita a esporre reperti. Attraverso installazioni multimediali, video e ricostruzioni, il museo offre un’esperienza immersiva che permette di conoscere da vicino la vita quotidiana delle popolazioni che hanno abitato l’isola nel corso dei secoli.

Pont de Sant Roc

Adagiato tra le mura medievali di Mahón, il Pont de Sant Roc è stato costruito nel 1359 per proteggere la città dai pericoli esterni. Rinforzato nel 1535 dopo l’incursione turca, il portale porta i segni della sua storia gloriosa. Le sue due torri, vigili sentinelle, scrutano ancora l’orizzonte, mentre l’arco a sesto acuto incornicia il passaggio verso il cuore di Mahón. Più che un semplice portale, il Portale di Sant Roc è un simbolo. È l’unico vestigio della cinta muraria che un tempo cingeva la città, un monito tangibile di un passato fiero e resiliente. Il suo nome, dedicato a San Rocco, patrono protettore di Mahón, evoca la devozione e la speranza che la gente riponeva in questo santo, invocato come difesa contro malattie terribili come colera e peste. Oggi, il Portale di Sant Roc non è solo un monumento storico, ma anche un’amata meta turistica. Attraversare il suo arco significa varcare la soglia del tempo, immergendosi nella ricca storia di Mahón e lasciandosi avvolgere dalla sua atmosfera unica.

Esglèsia de Santa Maria

Domina la scena la Chiesa di Santa Maria, sorta nel XIII secolo come parte della fortezza di Mahón. L’edificio attuale, risalente al XVIII secolo, si distingue per la sua facciata semplice e austera, quasi a voler celare la magnificenza che si racchiude all’interno. Varcata la soglia, si è avvolti da un’atmosfera di solenne bellezza. La navata unica, con le sue sei cappelle laterali, ci conduce verso l’altare, dove due ampie cappelle barocche, quella del Rosario e di San Giuseppe, ci abbracciano con la loro opulenza. L’organo è uno dei più maestosi d’Europa.

Esglèsia de Sant Francesc

La Chiesa di San Francesco si erge imponente nel cuore di Mahón, con la sua facciata dominata da un ampio arco a tutto sesto. Tre rosoni e la statua di San Francesco sopra il portale ci accolgono, preludio di un’armonia architettonica che si ritrova all’interno. La chiesa, a navata unica, è coperta da una volta a crociera che dona un senso di pace e raccoglimento. Le colonne e gli archi, decorati con motivi a zig zag e a spirale, ci raccontano storie di un passato lontano. Un vero gioiello è la cappella dell’Immacolata, con la sua cupola ottagonale e le ricche decorazioni floreali. Il sagrato, con le sue panchine e gli alberi, invita a un momento di quiete e riflessione.

Chiesa di Nostra Signora del Carmine

Fuori dalle mura cittadine, in epoca di dominio inglese, sorse la Chiesa di Nostra Signora del Carmine. Risalente al XVIII secolo, la sua bellezza risiede nella sua semplicità e robustezza. La navata unica, con i suoi massicci contrafforti e la grande cupola in mattoni rossi, ci trasmette un senso di solidità e di fede incrollabile. Tre cappelle impreziosiscono l’interno: tra queste, quella di San Lorenzo si distingue per le sue particolari decorazioni a stucco con angeli, ghirlande e grotteschi. La storia ci ricorda che durante la guerra civile la chiesa fu adibita a deposito, subendo la distruzione dell’organo, dei dipinti e del retablo. Ma oggi, la Chiesa di Nostra Signora del Carmine brilla di nuova luce, pronta ad accogliere i visitatori con la sua bellezza austera e la sua storia affascinante.

Esglèsia de la Concepciò

Vicino al parco di Es Freginal, la Chiesa della Concezione svela un’architettura unica che la rende uno degli edifici più singolari di Minorca. Costruita dai Greci nel 1749 per il loro culto ortodosso, dopo la loro espulsione divenne una chiesa cattolica. La sua storia controversa, osteggiata dal clero cattolico, si riflette nella sua struttura: quattro pilastri rettangolari sorreggono gli archi a volta, creando un ambiente insolito e suggestivo. Inizialmente dedicata a San Nicola, la Chiesa della Concezione rappresenta un inno alla diversità e all’unicità.

Baixamar

Il centro storico e il porto sono collegati da una scalinata che scende verso il mare. Lungo la passeggiata di Baixamar si susseguono caffè, negozietti, ristoranti e alcuni laboratori di ceramica. Giunti al porto, uno spettacolo di colori e suoni vi attende: grandi navi da crociera si contrappongono a graziosi pescherecci e imbarcazioni turistiche, mentre il viavai dei traghetti e il dondolio delle barche creano un’atmosfera vacanziera tutto l’anno. Proseguendo verso levante, la parte più autentica di Mahón si svela tra le strette viuzze. Qui, le vecchie case dei pescatori, con le loro grandi porte arrotondate, raccontano storie di mare e di lavoro, conducendovi fino a Cala Figuera, una piccola insenatura incastonata tra le rocce, dove potrete godervi un panorama mozzafiato e la quiete del mare.

Illa Plana e Illa del Llatzeret

All’ingresso del porto di Mahón, due isole catturano l’attenzione di chi arriva: Illa Llatzaret e Illa Plana. Illa Llatzaret, con le sue vestigia architettoniche, racconta un passato legato alla salute pubblica. Costruita nel XVIII secolo per volere di Carlo III, servì come lazzaretto per i lebbrosi. Nonostante l’aspetto da fortezza, il suo scopo era quello di isolare e curare i malati. Illa Plana, invece, vanta una storia ancora più antica. Già nel tardo Medioevo, questa penisola era adibita a lazzaretto, anticipando la funzione di Illa Llatzaret. Nel 1900, per garantire un isolamento ancora più efficace, la penisola venne trasformata in un’isola a tutti gli effetti grazie al Canal de Sant Jordi. Dalle navi che solcano il porto, si scorgono le torri di vedetta e gli edifici che un tempo ospitavano i malati. All’ingresso principale di Illa Llatzaret, un blasone sorretto da due leoni britannici e una scultura in bronzo di un uomo con la catena spezzata simboleggiano la vittoria sulla malattia.

Oggi, l’ex ospedale di isolamento ha assunto una nuova vita: è diventato una casa vacanza per i dipendenti dell’assicurazione sanitaria spagnola, un luogo di riposo e svago che conserva la memoria di un passato difficile. Se avete la possibilità, visitate Illa Llatzaret e Illa Plana. Passeggiate tra le loro rovine, immaginate le storie di sofferenza e speranza che si sono svolte qui, e ammirate la bellezza di queste isole che, nonostante il loro passato, emanano un fascino unico.

S’Altra Banda

Oltrepassando un piccolo ponte all’interno della darsena di Mahón, vi potete addentrare nel lato nord del porto, costeggiando la zona militare. Attraverso S’Altra Banda, si raggiungono le romantiche baie di Cala Rata e Cala Ratolì, con le loro pittoresche case di villeggiatura. Tra Cala Rata e Cala Figuera, il porto si apre in un’ampia distesa che supera il chilometro di larghezza. Sulle piattaforme di legno, l’allevamento di molluschi testimonia la vocazione marinara di questa terra. Alzando lo sguardo, la villa di Sant’Antonio domina la scena: un esempio fastoso dell’architettura coloniale inglese che impreziosisce il porto di Mahón. Proseguendo sulla sinistra, si incontra Cala Mesquita, la cui baia sabbiosa prende il nome dalla Torre de sa Mesquita, una struttura di vedetta del XVIII secolo che veglia sulla costa.

La Fortezza di La Mola

Lungo la costa nord di Mahón, si raggiunge la Fortezza di La Mola, un capolavoro di architettura militare che sorge su un promontorio a strapiombo sul mare. Costruita nel XIX secolo per difendere l’isola dagli attacchi nemici, la fortezza rappresenta un’opera ingegneristica di grande fascino e valore storico. La Fortezza di La Mola è aperta al pubblico e passeggiando tra i suoi bastioni, tunnel sotterranei e cannoniere, ci si può immergere nella storia militare di Minorca e ammirare panorami mozzafiato sulla costa e sul mare.

Le spiagge di Mahón

Mahón offre diverse opzioni per gli amanti del mare, a seconda delle tue preferenze. Se cerchi spiagge sabbiose con fondale basso e servizi, Platja d’es Grau è perfetta per famiglie con bambini. La sua laguna poco profonda e la presenza di bar e ristoranti la rendono ideale per una giornata di relax al sole. Se preferisci calette incontaminate con acque turchesi, Cala Sa Mesquida e Cala Binibeca sono ottime scelte. Cala Sa Mesquida vanta una pineta alle spalle per ripararsi dal sole, mentre Cala Binibeca, con il suo piccolo porto e l’atmosfera suggestiva, è un vero gioiello. Per gli amanti delle immersioni, Platja de Trebaluger offre un fondale ricco di fauna marina. Infine, se cerchi una vista mozzafiato sulla costa, Cala Rafalari ti lascerà senza fiato.

Info pratiche

Come arrivare a Maiorca

Mahón è collegata all’Italia da voli diretti da diverse città, come Roma, Milano e Bologna, anche low cost. In alternativa, si può prendere un traghetto da Barcellona o Valencia.

Come spostarsi in città e nell’isola

Il modo migliore per spostarsi a Mahón è a piedi o in bicicletta. La città è relativamente piccola e compatta. Ci sono anche autobus e taxi disponibili per spostamenti più lunghi. Per chi trascorre le vacanze sull’isola di Minorca e ha intenzione di spostarsi per visitare le varie zone, la soluzione più comoda per girare in autonomia è noleggiare un’automobile. Un consiglio? Non fermatevi alla costa, ma prevedete qualche sosta e pausa nell’interno.

Cosa mangiare a Minorca

Oltre alle tradizionali tapas spagnole (che troverete ovunque anche se non sono prettamente minorchine), la cucina tipica di Minorca include la paella; la sobrasada, una pasta di salsiccia di maiale speziata ma non piccante; e il formatge de Mahó, un formaggio di pecora DOP. Birra, vino e sangria accompagnano i pasti.

Quando andare

Il clima di Minorca è mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti e piovosi. Il periodo migliore per visitare l’isola è da maggio a ottobre, possibilmente evitando i mesi di luglio e agosto, durante i quali l’isola è imballata di turisti.

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