Cosa vedere ad Addis Abeba, il nuovo fiore d’Etiopia

Addis Abeba è la base ideale da cui partire per un viaggio alla scoperta dei siti naturalistici più spettacolari dell’Etiopia.

Pubblicato: 17 Luglio 2017 15:00

SiViaggia

Redazione

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Addis Abeba è diventata la città principale e il centro politico-amministrativo dell’Etiopia dopo che l’imperatore Menelik II decise di farne la sua capitale con l’intento di trovare un punto geograficamente equidistante dai confini del regno. Il suo nome, in lingua amarica significa “nuovo fiore”. La sua posizione particolare, nell’altopiano centrale ai piedi del Monte Entoto la rende un ottimo punto da dove partire o da utilizzare come base per esplorare le meraviglie naturali che la circondano. In questa guida scopriremo alcune delle mete naturalistiche più belle e suggestive nei dintorni della città o a poche ore di auto da essa.

La prima meta è appena fuori dalla periferia di Addis Abeba e si può raggiungere con i comodi minibus direttamente dal centro cittadino: si tratta delle montagne Entoto, il massiccio montuoso che forma una cintura naturale attorno alla città. Queste montagne, che raggiungono i 3000 metri di altitudine, sono state ricoperte di eucalipti, piantati per volere di Menelik II, che formano un vero e proprio polmone verde per la città sottostante.

Nell’Entoto National Park – distante meno di un’ora d’auto da Addis Abeba – potrete partecipare a suggestive escursioni nel bosco, dove le guide vi mostreranno la grande varietà di specie di uccelli che vivono tra i grandi alberi, per poi arrivare alla grande chiesa di Entoto Maryam, un’imponente struttura ottagonale che fu sede dell’incoronazione di Menelik II nel 1882 e che ospita un piccolo museo che ripercorre la storia del regno d’Etiopia.

Sempre nei dintorni, viaggiando in direzione ovest arriverete alla Foresta nazionale di Menagesha, accessibile dal villaggio di Sebeta, distante una ventina di chilometri da Addis Abeba: una rigogliosa foresta montana dove crescono alcuni alberi che hanno più di 400 anni. La leggenda locale vuole che questa sia stata la prima area protetta di tutta l’Africa, poiché nel 1600 gli imperatori d’Etiopia la rivendicarono come loro possedimento diretto ed esclusivo. Si narra che alcuni imperatori vennero incoronati proprio sotto i suoi possenti alberi. Nella foresta potrete organizzare una bella escursione tra la vegetazione per osservare i magnifici pappagalli che vivono tra gli alberi e le grandi colonie di scimmie arboricole.

Appena fuori da Addis Abeba, in direzione sud-est, troverete la città di Debre Zeyt, che deve la sua fama ai laghi vulcanici dove è consentito fare il bagno e praticare sport acquatici tutto l’anno. Questa città, che nel corso degli anni ha cambiato nome diverse volte – da Ada durante l’occupazione italiana, a Bishoftu – è la meta del turismo balneare locale proveniente da Addis Abeba. Nonostante lo sviluppo a volte eccessivo delle strutture turistiche negli ultimi anni, i laghi conservano ancora un aspetto magico e incantato con le loro acque colorate e le spettacolari colonie di uccelli acquatici. I laghi più grandi e famosi sono il Bishoftu e l’Hora, attorno ai quali sono sorti gli alberghi più moderni, mentre se cercate un’esperienza più solitaria vi dovrete allontanare leggermente fino ai laghi Babogaya e Kuriftu, dai quali si può ammirare una vista meravigliosa del paesaggio vulcanico ai piedi del Monte Yerer.

Continuando il viaggio, a 4,5 ore d’auto da Debre Zeyt oppure 5,5 ore partendo da Addis Abeba, in direzione est-sudest vi troverete davanti il Parco nazionale dell’Awash, uno dei principali parchi naturalistici dell’Etiopia, molto famoso per le sue conformazioni geologiche dovute all’attività vulcanica che nel corso delle ere geologiche ha prodotto strutture di lava molto suggestive. All’interno del parco potrete partecipare al safari fotografico che parte con frequenza regolare per osservare da vicino i grandi mammiferi che vivono nell’area protetta, per lo più gazzelle, orici e gnu, ma potrete incontrare anche leoni e iene, che si concentrano nella zona nord del parco verso il monte Fantale.

La zona più suggestiva del parco è la Gola dell’Awash, uno stretto canyon scavato dall’acqua che termina con delle spettacolari cascate che si gettano in un tuffo di 150 metri in uno specchio d’acqua abitato da grandi coccodrilli. Se volete fare una lunga escursione potete prendere il sentiero fino alla sommità del monte Fantale, dove si trova uno spettacolare lago vulcanico di 3,5 chilometri di diametro, che la mattina presto assume un aspetto surreale, quando il vapore sale dall’acqua e nel silenzio della natura selvaggia si sentono in lontananza i ruggiti dei leoni. Prima di lasciare il parco, visitate il museo locale, molto interessante per conoscere i dettagli della fauna del parco e l’interessante storia geologica della zona.

Tornati ad Addis Abeba, programmate una nuova escursione in direzione Ambo, una famosa città termale a circa 100 chilometri dalla capitale dello Stato; la strada è percorribile in auto in circa 2,5 ore. La città offre alcune interessanti realtà turistiche sorte attorno alle fonti termali e un vivace mercato cittadino che concentra molti commercianti di prodotti artigianali locali e una ricca selezione delle specialità gastronomiche locali. Dopo una breve tappa, proseguite verso sud per raggiungere le pendici del monte Wenchi (o Wonchi), un antico vulcano, oggi inattivo, che ospita nella sua caldera un grande lago color turchese.

Tutte le escursioni e le visite del monte Wenchi partono dall’ufficio turistico locale, dal quale potrete noleggiare un fuoristrada o partire per una gita a cavallo per andare a visitare la principale meta della zona: le fonti termali del lago Wenchi. Queste sorgenti, dalle quali sgorga acqua calda e sulfurea, sono conosciute da millenni per le qualità curative; infatti nelle grotte circostanti si trovano spesso pellegrini e viaggiatori venuti appositamente da Addis Abeba o altre località per curarsi. Le campagne attorno alle sorgenti sono un luogo di grande bellezza, ricco di ruscelli, mulini ad acqua e cavalli al pascolo che meritano di essere visti in completa tranquillità.

L’altra importante meta da visitare nella zona del cratere è l’isola di Cherkos al centro del lago, dove si trova una pittoresca chiesa in pietra che custodisce la campana di Gonder, forgiata da uno degli imperatori d’Etiopia nel 1600 e oggi conservata di monaci di questa piccola isola. Prima di ritornare nella vivace e caotica Addis Abeba, la scelta migliore è passare una nottata accampati vicino al paesaggio incantato delle sorgenti.

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