L'ANTICO VOLTO DEL PAESE - Campitello di Fassa è un grazioso borgo di montagna, situato in una conca prativa circondata dai boschi, con uno spettacolare panorama sul Sassolungo. La gotica chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, dal campanile merlato, contiene affreschi raffiguranti "San Giorgio e i Peccati della Domenica", risalente al XV secolo, "San Cristoforo" (1689) e una "Via Crucis" di metà '700. Si arriva in Piaz Veie, il centro storico, dove si trovano alcune delle case più antiche del paese e l'albergo Agnello d'Oro, una delle prime strutture turistiche di Fassa. L'edificio, in legno, si affaccia sulla Piaz de Ciampedel. Si passeggia tra bar, ristoranti, negozi di prodotti tipici e d'artigianato artistico.
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VAL DURON - Da Campitello, si sale verso la Val Duron, caratterizzata in estate da un prezioso tappeto di erbe e fiori. Lo sapevate che lungo questa valle, incuneata tra il Sasso Piatto e il gruppo del Catinaccio, correva la Strada del Sale e del Vino? Fin dai tempi più antichi, i pastori e i commercianti passavano di qui per raggiungere l'Alpe di Siusi, in Alto Adige. Se si vuole andare verso il Catinaccio, poco dopo la Baita da Lino Brach, si prende il sentiero che sale ripido al Passo delle Ciaregole e al Rifugio Antermoia. In estate è attivo un servizio di bus navetta fino al Rifugio Micheluzzi. In inverno, la Val Duron si raggiunge a piedi o con gli sci d'alpinismo. Possibilità di rientrare a valle con lo slittino.
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PIAN - Da Piaz de Ciampedel, alla confluenza di Strèda de Salin e Strèda Sènc Felip e Giacum, si trovano i gradini a destra della ex-stazione della seggiovia per il Col Rodella. Si sale, per un sentiero caratterizzato dalla presenza delle cappelle della Via Crucis, fino all'incantevole abitato di Pian. Si resta estasiati dal panorama che si ammira da questo borgo di alta montagna: le più belle cime delle Dolomiti sembrano così vicine! Si visita la piccola frazione, uno fra i più arcaici nuclei di Fassa tuttora abitati, dove sono visibili antichi forni per il pane.
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IL GIRO DEL SASSOPIATTO E DEL SASSOLUNGO - Dal Passo Sella si sale in direzione del Col Rodella. Si prosegue lungo il sentiero storico "Friedrich August Weg", superando i Rifugi Friedrich August, Pertini e Sassopiatto. Da qui inizia la discesa fino al Piz da Uridl, un balcone panoramico sull'Alpe di Siusi. Si scende ancora per poi risalire nella gola del Sassolungo in vista del Rifugio Vicenza. Si continua sul sentiero n. 526 giungendo alla sella erbosa di Piz Ciaulonch. Si attraversa un labirinto di massi e si rimonta il pendio in prossimità del Rifugio Comici, per poi proseguire tra splendidi pascoli e inoltrarsi nella candida "Città dei Sassi" fino a giungere al Rifugio Passo Sella, a 2.180 m.
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IL MUSEO DELL'ARTIGIANATO OPEN-AIR - In Piaz Veie, nel cuore del centro storico di Campitello, è possibile visitare gratuitamente questo piccolo "museo" all'aperto. Si tratta in realtà di una grande bacheca, affissa alla parete di un vecchio fienile, nella quale sono esposti gli attrezzi da lavoro più comuni di un tempo: utensili da falegname, carpentiere, fabbro, sarto e calzolaio. I falegnami di Campitello erano anche conosciuti per la realizzazione delle "batole", le raganelle in legno, suonate dai ragazzi del paese per richiamare tutti alle funzioni religiose del Venerdì e del Sabato Santo. Tradizione ancora viva nei giorni precedenti la Pasqua.
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VOLARE, OH OH... - Sorvolare le Dolomiti, immersi nello spettacolo unico delle pareti rocciose Patrimonio Unesco. In Val di Fassa tutto questo non è un desiderio irrealizzabile, ma una splendida realtà. Tanto che Canazei e Campitello (Col Rodella) sono considerate "stazioni top" per la pratica del volo libero, specie con parapendio e deltaplano, grazie a correnti ascensionali favorevoli che si sviluppano tra settembre e ottobre, richiamando migliaia di appassionati della disciplina. Ma anche chi non ha nessuna pratica di volo può provare la favolosa esperienza di librarsi nel cielo, tra le cime dolomitiche, su un parapendio biposto guidato dagli esperti della scuola Icarus Flying Team.
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SCIATE DOLOMITICHE - Per raggiungere la skiarea del Col Rodella bisogna prendere la funivia che parte da località Ischia. Subito si resta "abbagliati" da un paesaggio spettacolare sul Sassolungo. Si lasciano correre gli sci su uno dei tanti tracciati che solcano la Val Salei, fino a Pian de Frataces (Lupo Bianco). Si risale al Col Rodella oppure ci si sposta nel comprensorio del Belvedere di Canazei per poi sconfinare verso Arabba ed affrontare il Sellaronda in senso antiorario. La pista migliore? Sicuramente la 3-Tre. E' uno di quei tracciati che sembra non finire mai: si parte dal Col Rodella e si arriva addirittura sci ai piedi nel centro storico di Canazei.
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A TUTTO SPORT - Frequentato fin dalla metà dall'Ottocento da geologi e alpinisti, Campitello fu il primo centro turistico e alpinistico della valle. Questa "verve" sportiva si è mantenuta inalterata negli anni, tanto che il paese ospita una palestra d'arrampicata sportiva all'aperto, rinnovata nell'estate 2014, l'unica di tutta la valle, dove in estate si svolgono competizioni internazionali. La struttura si trova all'interno del Centro Sportivo Ischia - nelle vicinanze della funivia del Col Rodella - un polo multifunzionale che ospita campi bocce-basket-calcetto-tennis, un'area pratica per il golf, con annesso impianto di mini-golf, uno skatepark ed un attrezzato parco avventura con tanto di teleferica sul torrente Avisio. In inverno, viene allestito un campo di pattinaggio all'aperto.
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SCHIAFFI DA SCHUHPLATTLER - È uno dei gruppi folk più caratteristici della valle, nato nel secondo dopoguerra a Campitello. Il suo nome tedesco significa "battitore di scarpe" è dà un indizio chiave dei balli proposti dai 15 componenti, tutti uomini, che danzando schiaffeggiano cosce e suole delle scarpe. In estate animano le sagre o le serate nei paesi della valle, esibendosi in ben dieci diverse coreografie.
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IL CARNEVALE DI CAMPITELLO - Ogni anno, la domenica precedente il Martedì Grasso, in Piaz de Ciampedel si svolge una delle feste di Carnevale più coinvolgenti di tutta la valle. Una divertentissima sfilata tra scherzi, sketch e risate. Accanto a Laché, Bufon e Marascons, il corteo si arricchisce di maschere che raffigurano ironicamente i mestieri tradizionali, assieme a "facères da bel e da burt", "strions", "stries" (stregoni e streghe) e i personaggi della tradizione e delle leggende della Val di Fassa.
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