Un giorno a La Morra, piccolo borgo delle Langhe

Alla scoperta di La Morra: il centro storico e le colline dove nasce il Barolo, un paesaggio unico oggi protetto dall’Unesco

Pubblicato: 9 Settembre 2017 14:00

SiViaggia

Redazione

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La Morra è un piccolo comune piemontese che conta meno di 3.000 abitanti. Piccolo non è l’aggettivo adatto a definirlo però, dato che la sua fama ha valicato i confini nazionali. Situato in cima a una collina, si trova a pochi chilometri da Alba nel territorio delle Langhe.

Dal 2014 La Morra è inclusa nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità Unesco in quanto parte del sito I Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato. Il comune è inoltre premiato dal riconoscimento “Bandiera Arancione” del Touring Club che individua i piccoli borghi d’eccellenza dell’entroterra italiano.

All’inizio del paese, in piazza Martiri, si trova l’ufficio turistico di La Morra dove è possibile reperire tutte le informazioni utili e le guide del territorio. Percorrendo via Umberto ci si addentra nel cuore del centro storico: incontriamo per prima la chiesa della Confraternita di San Sebastiano risalente al XVIII secolo, e a sinistra della facciata un campanile in mattoni del 1766. Nella casa storica a destra della chiesa ha recentemente aperto una piccola libreria che, oltre alle guide turistiche e alle stampe, offre al visitatore un’ampia raccolta di autori piemontesi.

Proseguendo si giunge in piazza Castello dove si trova la Torre campanaria del 1700, costruita con i resti del castello, abbattuto nel XVI secolo. La torre è alta poco più di 30 metri e presenta una pianta quadrata e una struttura sobria. Visitabile nei weekend da marzo a novembre, tramite una piccola scala è possibile raggiungere la cella campanaria e ammirare il panorama circostante, 360° di pura bellezza.

Poco distante si può ammirare il monumento bronzeo al Vignaiolo d’Italia, l’opera dell’artista Antonio Munciguerra inaugurata nel 1972 che celebra la fatica e il lungo lavoro del contadino che cura i pregiati vigneti tutto l’anno. Sulla destra, vicino alla scuola elementare di La Morra, un busto marmoreo ricorda Giuseppe Gabetti, il compositore ottocentesco autore della Marcia Reale, il primo inno d’Italia. L’attrattiva migliore della piazza è però la balconata del Belvedere: da qui la vista è mozzafiato e si possono ammirare le colline delle Langhe e del Roero.

Proseguendo lungo il nostro itinerario si giunge in via Carlo Alberto: qui si trova la Cantina Comunale di La Morra nata nel 1973 nei locali del palazzo dei Marchesi di Barolo. La cantina offre la possibilità di degustare i vini dei numerosi produttori locali e partecipare a eventi enogastronomici.

Nella vicina piazzetta si trovano la parrocchiale di San Martino, la chiesa della Confraternita di San Rocco e il palazzo del municipio di La Morra; tutti gli edifici risalgono al XVIII secolo. Proseguendo su via Garibaldi si ripercorre il cammino delle antiche mura medievali che proteggevano il paese. Altri edifici storici sono il palazzo dell’ex Ospedale e casa Boffa risalente al XV secolo. In via XX settembre si trovano il palazzo Falletti-Cordero e l’adiacente cappella della Madonna del Buon Consiglio.

Nella vicina frazione Annunziata non si può non visitare l’ex monastero benedettino di San Martino di Mercenasco. Nelle cantine dell’ex monastero, risalenti al XV secolo, ha sede oggi il Museo Ratti dei vini. Recentemente ha catturato l’attenzione anche la piccola cappella della Madonna delle Grazie in località Brunate. Restaurata e completamente dipinta con colori vivaci da due artisti, l’inglese David Tremlett e l’americano Sol Lewitt, non passa di certo inosservata.

Gli amanti dell’escursionismo potranno cimentarsi lungo la rete di 7 sentieri realizzata dall’associazione Eventi e Turismo per promuovere il territorio. Le stradine non solo conducono il visitatore vicino alle grandi vigne, ma permettono di scoprire piccole frazioni di La Morra, piloni votivi, boschi e punti panoramici. Di diversa lunghezza e altimetria questi sentieri sono adatti a tutti; si consigliano scarpe comode e una macchina fotografica per le foto ricordo.

Tra le varie possibilità di escursionismo molto famosa è diventata la Mangialonga, una camminata enogastronomica non competitiva che prevede in alcune tappe degustazioni di prelibatezze locali. Bellezza paesaggistica e arte culinaria, inutile aggiungere che attira a La Morra turisti e appassionati ogni anno.

Oggi La Morra è famosa in tutto il mondo, soprattutto per la produzione del vino Barolo. Sulle colline del territorio si coltivano pregiati vitigni; tra questi il più rinomato è il Nebbiolo da cui si producono il Barolo e il Nebbiolo d’Alba. Il Barolo, coltivato nel Monferrato da secoli, è oggi un vino riconosciuto DOCG. È un vino adatto a piatti di carne rossa, selvaggina, pietanze tartufate e formaggi stagionati ed è ingrediente fondamentale per preparare il famoso Brasato al Barolo, una delle ricette tipiche della cucina piemontese.

Il turismo a La Morra è cresciuto in maniera esponenziale e ha cambiato il volto del paese, costituendone una delle attività principali. In ogni via si possono trovare cantine e locande tipiche dove poter degustare non solo il famoso vino, ma anche i pregiati prodotti locali. Da non dimenticare che qui viene anche coltivata la nocciola trilobata, marchio IGP. La nocciola, che deve la sua qualità all’aria collinare e prealpina in cui cresce, è usata in diverse preparazioni culinarie e ovviamente in pasticceria.

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